venerdì 28 dicembre 2007

A Terracina c'è qualcuno che vuole vendere il Comune

Riportiamo un articolo apparso su La Provincia a firma di Rita Recchia.
"Scherzetto di fine anno a Terracina: secondo alcune voci trapelate nel corso della giornata, ieri mattina i primi dipendenti comunali giunti sul posto di lavoro avrebbero trovato un cartello che riportava l’annuncio ‘Vendesi Comune’. Sembra che l’avviso ‘immobiliare’ si trovasse sul cancello d’ingresso del palazzo comunale, evidentemente attaccato da qualche buontempone in vena di marachelle.Non è difficile immaginare la sorpresa di quanti si sono ritrovati di fronte al cartello che annunciava la messa in vendita del Comune, non si sa se inteso soltanto come edificio oppure se comprensivo anche di sindaco, giunta e consiglio comunali. Certo è che, nel caso in cui fosse giusta la seconda opzione, non si tratterebbe di motivo d’orgoglio da parte dell’amministrazione terracinese visto che vorrebbe dire che c’è qualcuno disposto addirittura a metterla in vendita.E poi, visto l’arrivo imminente dei saldi di fine stagione, si tratterebbe di una vendita oppure di una svendita al miglior offerente?"
Aggiungiamo: magari potesse veramente comprarlo qualcuno che vuole veramente bene a Terracina...forse l'aiuterebbe ad uscire dal pantano politico sociale in cui è immobilizzata!

Il Professore nel Paese delle meraviglie


Non è difficile immaginare la reazione che gran parte degli italiani avrà avuto nel sentire le parole di Prodi alla conferenza stampa di fine anno. I più si saranno guardati increduli, chiedendosi di cosa stesse parlando il Professore, quali siano i risultati decantati e le ragioni che dovrebbero indurci a guardare il futuro con gioia e ottimismo. Non pochi si saranno chiesti quale sia il pianeta in cui vive, come possa recitare con disinvoltura la parte del leader tranquillo e fiducioso, come possa credere che il suo sia un buon governo, lui un buon governante e il futuro italiano costellato di profumate violette e odoroso pout pourri. Secondo noi, invece, è inesatto credere che Prodi non percepisca il disagio in cui vive l'Italia, siamo convinti che conosca bene la paludosa realtà italiana, solo che fa finta di nulla per mera convenienza. In sostanza, mente sapendo di mentire, insulta l'intelligenza degli italiani, offende soprattutto la gente che, ignara e speranzosa, ha fatto il grave errore di votarlo. Che disastro! Da più parti si sono sollevate critiche alle sue parole (e più genericamente al suo operato), sia dalla stessa maggioranza che dall'opposizione. Non daremo conto dei numerosi commenti, visto che sono su tutti i giornali. Qui vorremmo soltanto evidenziare l'immagine che il leader dell'UDC Casini ha dato del Premier ("Alice nel paese delle meraviglie") per dissentire da essa. Sì, dissentiamo perchè, da buoni conoscitori del mondo delle favole Disney, Prodi è stato sì collocato nel cartone animato giusto, ma il ruolo che gli calza a pennello è quello del Cappellaio Matto. E sì, è proprio lui..."volete mezza tazza di tè"? Fate una cosa: cogliete l'occasione al volo e andate a riguardavi Alice nel paese delle meraviglie ... poi mi direte. E la Lepre Marzolina chi sarà? Secondo me Silvio Sircana (anche se con Rutelli è una bella lotta).
Emilio Marigliani

giovedì 27 dicembre 2007

Solita sceneggiata !

Siamo alle solite. Ogni tanto è Mastella a miniacciare il Governo, qualche volta Di Pietro, spesso i sinistroidi radicali. Oggi tocca a Dini, che, di fatto, sancisce la fine della variegata maggioranza che da circa due anni tiene in ostaggio l'Italia. E lo fa in modo perentorio, affermando che non esiste una maggioranza in Senato e che le preannunciate misure governative a difesa del salario sarebbero "mosse disperate".
Si tratterà delle solite dichiarazioni dei soliti minipartiti o Lambertino dice sul serio? Fatto sta che i proclami sono aria fritta se non sono seguiti da coerenti fatti. Si critica e si minaccia ma si continua a votare la fiducia. Assurdo!
Secondo noi siamo alle solite, tanto rumore per nulla. Inquietante è invece una delle frasi dette da Dini nella sortita di Santo Stefano: "Nelle prossime settimane indicheremo noi quali pensiamo essere le misure di cui il Paese ha bisogno per superare il declino". Ecco un altro mago, un altro dispensatore di ricette risolutive, che userà il suo irrisorio peso parlamentare per imporre scelte politiche, applicando ancora una volta il ricatto dei numeri. E intanto l'Italia affonda! Che ne pensate?

lunedì 24 dicembre 2007

Ce ne sarebbe di carne a cuocere...

E sì, ce ne sarebbero di cose su cui discuetere. Il Governo che scorrazza con le questioni di fiducia, la questione Alitalia, ennesimo esempio della politica del non decidere (anche se alla finde decideranno, come sempre, le corporazioni e gli interessi particolari), sinistra e destra alle prese con le solite crisi di identità. Per non parlare della politica locale terracinese, dove pare (dico pare, perchè tra una settimana non sarà più così) che la maggioranza non sia più così solida e sembrano soffiare venti di crisi. Facciamo però una cosa...per qualche giorno non ci pensiamo, non discutiamo, riposiamoci un po', così da tornare più vigorosi che mai...
Quindi, BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI (bhe, dal felice anno nuovo esonererei lo sciagurato Governo Prodi...come si dice a Terracina "passasse j'angel e dicesse ammen")....
AUGURI DAL CIRCOLO DELLA LIBERTA' TERRACINA "Eleuterìa"


mercoledì 19 dicembre 2007

E gli alleati perdono pezzi...

Alcune delle cose che ultimamente si sentono dai leader di UDC e AN sono anche condivisibili. Sono sempre state persone equilibrate, politici sagaci, ragionevoli, comunicatori di concetti il più delle volte condivisibili. In fin dei conti, se si filtrano le dichiarazioni delle ultime settimane, privandole di acredine e risentimenti, i valori di fondo restano gli stessi, quelli della Casa della Libertà, l'antagonismo (e l'alternanza) nei confronti della sinistra e del caotico crogiuolo prodiano. Chiudendo la manifestazione del 13 ottobre scorso, al Colosseo, Fini, che non aveva mai nascosto il desiderio di un grande partito di centro destra, ha esordito dicendo "Ecco il popolo della libertà", mentre Casini, sebbene costantemente intento a creare distinguo, non è poi lontano dalle posizioni di molti illustri esponenti di Forza Italia, e quindi del Popolo della Libertà. Senza dimenticare che anche i Circoli della Libertà, fin dal progetto originario, sono nati come base e spinta per la creazione di una grande forza liberale unitaria (si pensi all'appoggio che i Circoli hanno dato alla manifestazione di AN dell'ottobre scorso).
Ma allora, al di là delle frasi ad effetto e delle dichiarazioni al vetriolo, che succede? Le intenzioni di Berlusconi sembrano essere chiare e palesi, affidate non tanto a dichiarazioni quanto piuttosto ad azioni concrete, in alcuni casi, diremmo, dirompenti. E gli alleati? Che faranno? Mha...nel frattempo farebbero meglio a muoversi, visto che cominciano a perdere i pezzi. E probabilmente, proprio loro che ultimamente hanno accusato Berlusconi di eccessivo personalismo, che si agitano per i timori di partiti senza democrazia interna, gestiscono le rispettive compagini come se fossero roba loro. Forse è per questo che lasciano quà e là lembi di partito, sia a livello locale che a livello nazionale...la Destra di Storace e l'ultima direzione UDC ne sono il chiaro esempio. A Terracina, dopo l'adesione di alcuni esponenti di AN alla Destra, anche un consigliere UDC ha annunciato l'ingresso nel PdL, seguito dal consigliere di una società mista, sempre UDC. E sì, c'è maretta, l'equipaggio mormora, la ciurma è in agitazione! Ma se questa partita non la giocano bene, per Fini e Casini potrebbero esserci sorprese davvero devastanti. Ne siamo convinti: gli elettori stanno capendo poco. Bha...staremo a vedere!

lunedì 17 dicembre 2007

Dalla protesta alla proposta

L'Associzionismo a Terracina è un fenomeno vivo. Nonostante però siano numerose le associazioni che si occupano dei più svariati ambiti della vita socio politica terracinese, è palese che il più delle volte i loro interventi si limitano a costituire attività di denuncia, di critica. Basta aprire i giornali locali per notare che ogni giorno c'è l'intervento di qualche associazione, per cui le denunce, le proteste, le lamentele e le critiche abbondano, mentre scarseggia ogni forma di proposta. Intendiamoci, con questo non si vuole dire che le denunce, soprattutto sulla carta stampata, non siano utili: far sentire la propria voce, far circolare opinioni e creare dibattiti è sempre positivo, e, in diversi casi, anche il nostro Circolo ha cercato di far sentire la propria voce, in linea con la propria vocazione di tramite i cittadini e istituzioni. Crediamo, però, che sia necessario un salto di qualità, occorre che alla protesta si affianchino delle proposte. E' indubbio infatti che se la critica non è seguita da ulteriori iniziative propositive finisce per restare fine a se stessa, divenendo quindi sterile. Una denuncia fine a se stessa, poi, oltre a costituire attività estremamente agevole (criticare è sempre facile), lascia qualche perplessità in ordine alle reali finalità di colui che critica, spesso più incline a cercare facile pubblicità più che a tentare di dare un contributo vero alla vita politica e sociale del territorio. In virtù di queste considerazioni, il nostro Circolo sta valutando l'utilizzabilità di strumenti (statutari e regolamentari) di iniziativa popolare, così da poter svolgere attività compulsiva e propositiva nei confronti dell'Amministrazione. E, a tal riguardo, è necessario che ognuno dia il proprio contributo di idee e di proposte, così che si possa elaborare un progetto di iniziativa dei cittadini che, nell'ambito dei poteri riconosciuti all'iniziativa popolare, faccia in modo che la cittadinanza diventi una vera e propria interlocutrice delle istituzioni. Che ne pensate?

domenica 16 dicembre 2007

L'uomo è più bestia delle bestie.


Che l'uomo spesso diventi peggio di una bestia è cosa nota. E l'accostamento con le bestie lo faccio solo perchè non riesco a rendere l'idea che vorrei, per rappresentare un'idea di bestalità, di cieca ferocia. Lo vediamo tutti i giorni, basta aprire i giornali: torture su animali indifesi, su bambini, su anziani; violenze a non finire su mogli, su parenti, su figli; omicidi perpetrati con efferatezza incredibile, basta pensare a Cogne, a Parma e il piccolo Tommy, a Perugia, a Garlasco. Ma la misura sembra non essere mai colma, il fondo sembra non essere mai toccato. E così oggi leggiamo di una donna di 24 anni uccisa a coltellate insieme al figlio di 4 mesi...allucinante! Davanti ad una bestialità del genere l'età della vittima non è la cosa più rilevante, ma vi immaginate la scena di uno che infierisce con un coltello su un fagottino che peserà si e no 5 o 6 chili? Dovrete convenire con me che una mente non deviata fa fatica anche solo ad immaginare una scena del genere, un'immagine tanto raccapricciante. Vabbè che homo homini lupus (senza offesa per i lupi, che hanno molte meno colpe di tanti uomini-bestia), Hobbes non aveva torto, ma mi viene da chiedere: ma l'uomo cosa sta diventando, fin dove vuole arrivare?

giovedì 13 dicembre 2007

Tranquilli un paio di ciufoli !

Ricordate Pieraccioni ne "Il Ciclone"? Quando si schiantava con il motorino nel fienile, si alzava con aria inebetita dicendo "Tranquilli...va tutto bene...non mi sono fatto nulla" e poi stramazzava al suolo privo di sensi? Mi tornava in mente stamattina, mentre riflettevo sulla disastrosa situazione sociale italiana e la mettevo in relazione con i sorrisetti e le rassicurazioni dell'homo ridens che attualmente occupa lo scranno di Palazzo Chigi. Nell'ultimo anno hanno scioperato i medici, gli avvocati, gli anestesisti, gli ergastolani (ebbene sì, il 3 dicembre scorso hanno fatto lo sciopero della fame), i Giudici di Pace, i Magistrati onorari, il Pubblico impiego; i tassisti hanno bloccato la Capitale, lo sciopero del trasporto pubblico ha fermato treni, voli, metropolitane, bus, tram e traghetti, mentre gli autotrasportatori hanno messo in ginocchio una Nazione, facendoci assistere a scene da accaparramento pre - bellico; la gente è strozzata dai mutui, i consumi crollano e da gennaio sono previsti aumenti di gas, luce, acqua, carburante, biglietti ferroviari, tassa sui rifiuti, beni alimentari, servizi assicurativi e bancari; l'Italia ha i salari più bassi d'Europa (fatta eccezione per il Portogallo), ogni anno muoiono circa 1000 lavoratori mentre stanno facendo il loro dovere, gli incidenti stradali fanno più vittime delle guerre; mezzo Paese ha i contratti da rinnovare, si prospetta uno sciopero generale per fine gennaio, la pressione fiscale è ai massimi storici, con la gente che si indebita per pagare le tasse, e la mancanza di sicurezza è sotto gli occhi di tutti; organizzano cortei anche i Poliziotti e i Vigili del Fuoco, stanchi di salari da fame e condizioni di lavoro assurde. E mi fermo qui, ma potremmo continuare fino a domani. Non vedo proprio cosa c'è da stare tranquilli. Credete che ci sia da ridacchiare?

mercoledì 12 dicembre 2007

BELLISSIMA INIZIATIVA IN FAVORE DELLA CATTEDRALE


UN GRUPPO DI AMICI TERRACINESI, DAL NOME ALICIALI', STA ORGANIZZANDO UNA FESTA CHE AVRA' COME TEMA GLI ANNI '80.
L'INCASSO DELLA SERATA SARA DEVOLUTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA CATTEDRALE DI TERRACINA. LA FESTA SI SVOLGERA' PRESSO LA DISCOTECA "IL BORSALINO" SABATO 29 DICEMBRE.
COSTO DEL BIGLIETTO 5 EURO - INGRESSO DALLE ORE 21.30
PER ULTERIORI INFORMAZIONI POTETE CHIAMARE I SEGUENTI NUMERI
347.7127084, 338.7537199, 338.96.79.700

Per lo Stato, quanto vale una vita umana?




Purtroppo siamo alle solite. Ogni volta che c'è una morte sul lavoro sentiamo sempre le solite ovvietà, le medesime promesse, le solite chiacchiere. Anzi, se ci fate caso, in questi ultimi tempi la tiritera di dichiarazioni dei politicanti di turno si ripete solo per fatti da cui scaturiscono almeno due o tre decessi sul lavoro, come se la morte di un solo poveretto che era lì per guadagnarsi la pagnotta avesse meno rilevanza di una strage...ubi maior minor cessat. E già, probabilmente anche i politici, in periodo di contenimento dei costi, ottimizzano tempi e ipocrisie. Poi però non cambia nulla e si torna alla noncuranza totale: la politica torna ad occuparsi della legge elettorale di turno, o delle dichiarazioni dell'alleato, o ancora della nascita dell'ennesimo partitino e via discorrendo; i sindacati tornano a fare i soliti "bla bla" sul welfare, sui conti, sugli aumenti, speranzosi di far fare carriera politica a qualche dirigente, ma totalmente latitanti quando si parla di sicurezza di poveri cristi; gli imprenditori tornano a fare utili sulle spalle della solita "carne da macello". E intanto si continua a morire.
Stesso dicorso potremmo fare per la sicurezza stradale. Dopo ogni strage del sabato sera si sentono i soliti proclami, le solite parole. Le strade italiane non solo assomigliano sempre più a mulattiere, ma ogni tentativo di messa in sicurezza, ogni spunto per porre un freno a questi "bollettini di guerra" quotidiani, si perde nei meandri delle commissioni, dei pareri, dei veti, degli interessi e delle corporazioni.
Ma è proprio così complicato per lo Stato italiano avvicinarsi a sembrare uno Stato serio? E' così complicato predisporre controlli che controllino, disposizioni che dispongano, sanzioni che sanzionino? E' proprio indispensabile discutere sempre e prima di tutto di risanamento, di istituzioni, di fair play istituzionale, mentre i padri di famiglia rischiano la vita per portare il pane ai loro figli e le strade uccidono più di al quaida ? No cari miei, la vita umana non ha prezzo. Al cospetto di morti tanto assurde nulla ha più valore, né lo Stato, né il Parlamento, né altro. E davanti a questa situazione è necessario che ci si ribelli, e con forza, perchè non si può consentire che ci si lasci uccidere dall'indifferenza di chi pensa solo a tenere attaccata la sedia al proprio deretano.
Si è polemizzato tanto per lo sciopero degli autotrasportatori. Avete idea della vita che fanno? Avete idea di quanto rischiano? Avete idea del modo in cui sono stati trattati? E di tutto ciò, a chi interessa? Il Governo sapeva da settimane dello sciopero, conosceva le rivendicazioni della categoria, ma nessuno si è degnato nemmeno di riceverla. Solo davanti al disastro che si sta verificando in questi giorni le sigle dell'autotrasporto sono state invitate ad un incontro, al quale però non ha partecipato nessun membro della Presidenza del Consiglio; c'era solo una lettera firmata dal Sottosegretario Letta. Ed hanno fatto bene i sindacati ad alzarsi e andare via...altro che rottura delle trattative! Allora, davanti a tanto menefreghismo, credo che lo scendere in piazza per provocare un disagio forte rappresenti l'unica forma di protesta possibile; e la colpa di ciò che sta accadendo non è certo degli autotrasportatori. Dimenticati loro e dimenticati noi: in realtà, ognuno di noi dovrebbe partecipare ai blocchi.
Emilio Marigliani

Mastella il disertore.

Che uno di "statura politica brevilinea" come il Ministro Mastella abbia deciso di disertare le prossime riunioni del Consiglio dei Ministri è cosa che non ci disturberà il sonno. Anzi, visti i risultati della politica di questo Prodi bis, se qualche suo collega facesse altrettanto la comunità non potrebbe far altro che ringraziarlo. Se la motivazione di tali minacce di astensione fosse poi la tutela della salute pubblica, dovremmo addirittura proporre Mastella per un encomio. E' invece riprovevole, secondo noi, la ragione per la quale il Ministro è divenuto "disertore": il disappunto nei confronti della riforma elettorale. Caspita! Infischiandosene delle questioni che dovrebbero invece attrarre l'attenzione del suo dicastero, non curante del fatto che la giustizia in Italia è "al conto" (non alla frutta) e che milioni di cittadini vedono ogni giorno palesemente calpestati i propri diritti, interessato più alle posizioni da mantenere (sua e di quei 3 o 4 esponenti di quello "scarabocchio" di partito che presiede), decide di "boicottare" la sede suprema in cui si prendono le decisioni di una Nazione intera perchè non gli piacciono i progetti di legge elettorale. Quindi, tutti i poveracci che, per ventura o sventura, hanno a che fare con i tribunali sappiano che, per cercare di avere un minimo di funzionamento della macchina giudiziaria, devono confidare nel buon umore del Ministro Mastella, ed augurarsi che tutte le cose gli vadano per benino. Scusatemi, ma non riesco a trovare un aggettivo per definire una situazione del genere! Richiamo soltanto l'editoriale de Il Giornale di oggi, a firma di Mario Giordano, che invitava provocatoriamente il Governo, precettatore di autotrasportatori, a precettare pure Mastella.
Emilio Marigliani

domenica 9 dicembre 2007

Rapporto CENSIS: uno sfacelo!

Lo stato della società italiana è sotto gli occhi di tutti, ma a leggere l'ultimo rapporto del CENSIS c'è davvero da rimanere basiti. Anche i termini utilizzati lasciano poco spazio alle interpretazioni "poltiglia di massa", "mucillagine sociale", "degenarazione antropologica". E così si descrive una società indifferente a fini ed obiettivi del futuro, un popolo che inclina al peggio, "più rassegnato che inarognito", un Paese disilluso, litigioso, aggressivo, senza punti di riferimento, che non costruisce un tessuto sociale ma propende per forme aggregative deboli e frammentarie. Una società che non crede nella politica, non ha figure o ideali guida, non ha fiducia e coesione, tessuto di un Paese in cui studenti e imprese sono in fuga, e, laddove c'è una minoranza vitale, questa non riesce a coinvolgere il sistema. I modelli non esistono, anzi, alle élite cui ispirarsi si sono sostituiti i finti miti: la vere élite non è più costituita dai migliori, ma da coloro che hanno più successo in modo veloce e redditizio, le veline, i calciatori. E poi i debiti che strozzano le famiglie, l'aumento del debito al consumo (ma pure l'impossibilità di rinunciare alle nuove tecnologie, celulari e TV al plasma in primis), il triste primato di ultimi in Europa per l'occupaazione femminile. E ce ne sarebbe ancora ma mi fermo qui: avanti significherebbe girare il coltello nella piaga. Siamo davvero tutto questo? E soprattutto, davvero non si può fare qualcosa per invertire il trend? Negli scorsi anni i rapporti del Censis, pur evidenziando situazioni complesse e mai felicissime, ci davano anche un po' di speranza, ci parlavano di "novità", di "scintille", di qualcosa che, sebbene in fieri, lasciava ben sperare. Stavolta no, è un autentico "bollettino di guerra". Non ditemi però che non si può fare nulla. Ci dovrà pure essere un modo per ricostruire, sulle macerie, un Paese in cui uno sia felice di vivere e non sia sopraffatto dal desiderio di espatriare.

sabato 8 dicembre 2007

La ritrovata verginità


Leggevo qualche tempo fa che negli Stati Uniti (gli americani sono forti, eh), tra signore e signorine, è in voga il ricorso alla chirurgia plastica per farsi ricostruire l'imene, così da recuparare la verginità sessuale perduta. Si potrebbe così rivivere l'esperienza della prima volta anche a distanza di anni da quella "vera", o, nel caso in cui si sia millantata una illibatezza inesistente, si consentirebbe all'ignaro compagno di dormire sonni tranquilli, nella certezza di essere stato il "primo ed unico". Cosa è capace di fare la chirurgia, eh... Ma la portata della scoperta potrebbe essere di molto ridimensionata se si considerassero le dinamiche della politica italiana, degli schieramenti e delle esperienze politiche di molti nostri rappresentanti istituzionali, i quali hanno riacquisito la verginità financo quattro o cinque volte ... Meriterebbero il premio nobel! A tale dinamica non si sottrae La Destra di Storace, formazione politica di nuovo conio che ha attratto tanto attenzione quanto polemica, ma che si propone come nuovissima nel panorama politico. E' come se la Santanchè, Teodoro Buontempo & C. non abbiano mai fatto politica, come se Storace non fosse mai stato Governatore del Lazio, Deputato, Ministro, Senatore. E, dal giorno della fuoriuscita da Alleanza Nazionale, quest'ultima diventa il covo di tutti i mali, artefice di ogni nefandezza, nemica della democrazia (soprattutto interna). Forse che con l'acquisto della verginità c'è la perdita immediata della memoria? Perchè "i destrini" dimenticano che, comunque, hanno partecipato attivamente alla politica di Alleanza Nazionale e, più in generale, della Casa della Libertà.
Le stesse singolari dinamiche nazionali si rivivono anche a livello locale, a Terracina. E' comprensibile che la giunta Nardi spesso faccia di tutto per non sottrarsi alle polemiche, compia atti e attività sovente indifendibili, ma, pur avendo concorso a quella politica, i fuoriusciti de La Destra sembra che non abbiano mai vissuto l'esperienza pluriennale di giunte non proprio capaci (eufemismo), sembra che non si siano mai occupati di politica, sembra che mentre accadevano le cose loro fossero da un'altra parte. E vanno giù a sparare a zero sui compagni di ieri, avversari di oggi (e non è escluso amici di domani). Questo modo di fare politica non solo è ingeneroso, ma è disonesto, intellettualmente e fattivamente. E, soprattutto, non porta da nessuna parte. O no?

Emilio Marigliani

venerdì 7 dicembre 2007

Le vacche sono scappate...gara per il recupero delle corna!

Ieri avevamo parlato dell'iniziativa di Marrazzo volta a rassicurare sulla progettazione di un aeroporto nel Sud del Lazio: trovata chiaramente elettorale, tesa a non perdere consensi nelle due province di Latina e Frosinone. La cosa davvero singolare e che, dopo la decisione di collocare lo scalo a Viterbo (ampiamente preannunciata), tutti fanno a gara ad interessarsi dell'argomento. Come dire, invece di fare una politica seria per indirizzare le scelte prima che siano adottate, le nostre istituzioni strepitano e urlano a posteriori, quando i giochi sono già fatti. A questa dinamica non si sono sottratte nemmeno le istituzioni del Comune di Terracina. Disinteressati all'argomento durante il braccio di ferro tra le province laziali, la Regione e il Compagno Ministro Bianchi (non ci pare che l'argomento abbia mai trovato posto nell'agenda politica terracinese), i nostri politici si sono determinati a convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale per martedì 11 dicembre prossimo, proprio per discutere delle strategie di mobilitazione in favore dell'aeroporto civile a Latina. Bha...staremo a vedere. Assisteremo all'assise e poi vi faremo sapere. Sempre che le lacrime di coccodrillo, che i nostri esimi consiglieri comuali immancabilmente verseranno, non ci sommergano, obbligandoci ad evacuare la sala consiliare.
Emilio Marigliani

Altro che sovranità popolare: l'Italia è ostaggio dei gerontocrati non eletti.

Roma, 6 dicembre 2007, Senato della Repubblica Italiana. Francesco Cossiga, Presidente Emerito della Repubblica e Senatore a vita, interviene in aula: " Voto la fiducia al Governo, non certo per approvare questa inutile leggina, ma perchè il Governo non cada e quindi perchè non si apra una crisi che porterebbe alle elezioni". Sembra uno scherzo, ma purtroppo non lo è. Siamo ostaggio di questi signori, la cui unica parola d'ordine è "evitare le elezioni", mantenendo il Paese nell'immobilismo assoluto. Vergogna!!!
Laura Ghirardini

giovedì 6 dicembre 2007

Montezemolo e le espulsioni per gli imprenditori che cedono alle estorsioni.

Ha avuto un grande apprezzamento l'impegno del Presidente di Confindustria Montezemolo di espellere dall'associazione gli imprenditori che si rassegnano a pagare il pizzo. Il mondo politico, quello industriale e gli immancabili media hanno infatti applaudito a dichiarazioni in tal senso, ma io credo che una domanda sia lecita: è giusto giudicare ed espellere un poveraccio che ha investito tutto (energie, soldi e anima) nella creazione di un'azienda, ma, vessato dagli estorsori e abbandonato da uno Stato latitante, decide di non mettere in pericolo la vita e quella dei suoi figli cedendo alle richieste del racket? Probabilmente alla Ferrari e alla FIAT non sono mai arrivate richieste estorsive; sicuramente vanno incoraggiati e appoggiati coloro che hanno il coraggio di ribellarsi al racket, che magari fanno pure arrestare i loro aguzzini...sono eroi questi. Ritenere però che vada emarginato colui che, per paura o per tutelare sè e i suoi familiari, ceda al ricatto, non sembra una soluzione che vada perseguita...non mi sembra giusto. Tantopiù in un Paese totalmente incapace di assicurare standard minimi di sicurezza per i cittadini. Si applichi casomai Confindustria per fare in modo che lo Stato tuteli le persone, si impegni nei confronti di chi lavora e rischia la vita tutti i giorni, chieda che le istituzioni si riapproprino di quella sovranità che in troppe parti del Paese hanno irrimedibilmente perduto. E se moralizzazione degli industriali deve essere, pensi piuttosto ad espellere gli industriali che campano con la corruzione, o coloro che lucrano con l'insicurezza sul lavoro e mandano al macello migliaia di vite umane, oppure i furbetti che evadono le tasse, o ancora quelli che se ne infischiano dell'ambiente e della salute dei consumatori. Che ne pensate?

Come recuperare le vacche scappate? Tanta demagogia (e qualche bugia)


E' finito miseramente il tormentone sul terzo scalo aereoportuale del Lazio, con una decisione presa per interessi particolari (clientelari, diremmo) che vedrà l'opera costruita a Viterbo. Ma, viste le reazioni (sit - in, proteste, minacce di ricorsi) bipartisan, il Vice capogruppo PD alla Regione, Claudio Moscardelli, pensa bene di imbonire il "volgo credulone", promettendo che si farà uno scalo nel Sud del Lazio e che il Presidente Marrazzo porterà avanti la creazione di un accordo con il Governo per la realizzazione rapida di un progetto in tal senso. Ancora una volta si rinfocoleranno guerre tra territori, per poi decidere secondo la solita politica clientelare. E constatare la faccia tosta con cui vengono fatti siffatti proclami lascia sempre più sconcertati!

lunedì 3 dicembre 2007

Copia - incolla targato PD.


Abbiamo più volte evidenziato perplessità circa il carattere veramente innovativo del progetto del Partito Democratico, niente di più che la sommmatoria di due apparati di partito, DS e Margherita, preoccupati non tanto di creare un progetto comune, un programma, una strategia, ma piuttosto di far valere ognuno il proprio peso a scapito dell'altro. A questa dinamica non è sfuggito il PD terracinese, che ha eletto proprio capogruppo in Comune il Consigliere Antonio Bernardi. Quindi, niente di nuovo sotto il cielo, visto che la componente diessina è più forte di quella della Margherita e ha fatto valere il suo peso! Ma la Margherita, in applicazione ai più elementari principi "lottizzanti", ora rivendica la segreteria. Ancora una volta, quindi, l'ennesimo copia - incolla, con magistrale applicazione del c.d. "manuale cencelli", per di più caratterizzato da un capogruppo che è tutto fuorchè di primo pelo. E già, perchè il discorso che periodicamente facciamo su questo blog in merito alla "novità" dei volti del PD potrebbe essere applicato al capogruppo Bernardi, brava persona sì, ma uomo che è da sempre in politica. Io, infatti, lo ricordo consigliere comunale da sempre.
Emilio Marigliani

Mazzate indirette!

Quando si discute di tasse, l'attenzione si concentra sempre sugli scaglioni di reddito, o sugli studi di settore, o sulla possibilità di dedurre, di detrarre, di ottenere sgravi dalla denuncia dei redditi. Ci si concentra quindi sul' imposizione diretta, dimenticando che in Italia c'è una intollerabile miriade di tasse e impostucole che, permeando di sè ogni aspetto della vita delle persone, finisce per massacrare letteralmente il portafoglio di ogni famiglia. Si pensi all'uso che si fa di marche da bollo, ai diritti che vanno pagati per ottenere qualunque certificato, alle imposte locali, agli oneri di registrazione degli atti più vari (contratti di affitto, associazioni ecc.), ai contributi unificati per le spese di giustizia, e via dicendo. E si badi, gli importi non sono irrisori: per fare qualche esempio (anche se ne saprete più di me, visto che chiunque è alle prese con questi balzelli), per registrare un decreto ingiuntivo esecutivo di importo pari a 2000 euro si paga un'mposta superiore a 300 euro; per far registrare un'associazione bisogna sborsare circa 200 euro; per ottenere un certificato di residenza ci vuole una marca da 14,62, più diritti (diritti che nell'ultimo anno sono aumentati in media del 23%), e così via... potremmo continuare fino a dopodomani! E se i prezzi aumentano chi è che ci guadagna più di tutti? Lo Stato, visto che insieme al prezzo aumenta anche la quota di IVA che ogni povero Cristo sborsa ogni volta che compra un'oggetto!
E l'altra cosa secondo me "sballata" è che a questo tipo di imposte non si applica il principio costituzionale della capacità contributiva, perchè, o sei ricco o sei povero, per registrare un contratto di affitto sempre la stessa cosa devi pagare; se compra un chilo di pane Bill Gates o il barbone che vive alla Stazione Tiburtina, la quota di imposta è sempre la medesima.
Queste considerazioni vanno fatte...sul punto bisogna riflettere, soprattutto per impedire di essere raggirati dal politico di turno (di destra o sinistra che sia), sempre avvezzo a proclami in materia di abbassamento delle tasse, ma che riduce da una parte e quintuplica dall'altra.
E dall'ultima Finanziaria nulla di buono: si introduce il bollo anche su ogni assegno libero e su ogni vaglia postale!

venerdì 30 novembre 2007

La tassa comunale denominata "autovelox"


Tra i vari balzelli che esistono in Italia può essere annoverata anche l'entrata per multe da autovelox, una vera e propria manna per molti Comuni che, senza grosse spese (visto che non vengono nemmeno più impegnate le pattuglie della municipale), riescono a rimpinguare le proprie casse. Spesso questo tipo di entrate consente ad amministrazioni incapaci e dissennate di evitare veri e propri dissesti finanziari. L'utilizzo di queste apparacchiature, quindi, non viene sempre impiegata per motivi di sicurezza stradale, ma con il chiaro intento di "beccare" il più alto numero di automobilisti possibile (basti pensare all'installazione di postazioni fisse in punti in cui i limiti sono bassissimi, oppure agli autovelox posizionati alla fine delle discese, o ancora alle pattuglie nascoste per non farsi vedere, con buona pace del principio della deterrenza, pure previsto dal Codice della Strada).
Per i Comuni del Sud Pontino (quelli attraversati dalla SS Flacca) l'autovelox è una vera cuccagna: basti pensare che, con questo "giochetto", il solo Comune di Gaeta nel 2007 ha incassato circa 2 milione e mezzo di euro. Del fenomeno si è occupata anche la trasmissione televisiva Ballarò, nel corso della quale è emerso che un artigiano di Terracina, che per motivi di lavoro percorreva la SS Flacca quotidinamente, ha collezionato 40 multe in un mese. E non c'è da meravigliarsi se il portalettere che mi ha consegnato una multa proveniente proprio da Gaeta, ha riferito che, in quel periodo, a Terracina ne erano state consegnate circa 4.500.
Tutto questo è veramente assurdo. Assurdo e fuori legge, visto che il Codice della Strada prevede che i Comuni debbano impiegare gli introiti derivati dalle multe in investimenti per la sicurezza stradale. Quello che però, da queste parti, avviene praticamente mai!

giovedì 29 novembre 2007

Aereoporto: la politica della convenienza (di alcuni).


Il Ministero dei Trasporti, come anticipato per tempo dal Presidente della Regione Lazio Marrazzo, ha deciso di ubicare il terzo scalo aereoportuale del Lazio a Viterbo. E' stata quindi messa la parola fine alla gara che ha visto coinvolte la provincia viterbese, quella di Latina e quella di Frosinone per aggiudicarsi lo scalo.
Ci sarebbe molto da dire sulle strategie dei politici pontini, più inclini a fare proclami che ad applicare una politica seria per favorire la candidatura del nostro capoluogo. E, come al solito, invece di progettare seriamente valide strategie affinchè le cose vadano in un certo modo, si strepita e si protesta a decisioni (ampiamente annunciate) già definitive. Tanto l'alibi c'è, ce la possiamo sempre prendere con il governo e con la giunta regionale di centrosinistra.
La cosa davvero assurda è che, ancora una volta, le lotte di campanile sponsorizzate da quel politico (Marrazzo) o da quell'altro (Fioroni), hanno prodotto un risultato dettato da interessi particolari e totalmente confliggente con l'interesse generale. Questa è l'antipolitica!
La condizione per l'individuazione del sito era che fosse facilmente raggiungibile, e che il territorio offrisse le possibilità per la costruzione dell'infrastruttura e dell'indotto. Latina è a 30 minuti daRoma, ha già un aereporto, la ferrovia che lo costeggia, due strade statali che la collegano alla Capitale; Frosinone è, allo stesso modo, facilmente raggiungibile da Roma, a circa 80 chilometri dalla Capitale, ha l'uscita autostradale (A1) ed è sulla linea ferroviaria Roma - Napoli. La scelta,ovviamente, è ricaduta sull'unico dei capoluoghi privi di ferrovia (la Roma - Viterbo è vecchia ed a binario unico, servita da treni vecchissimi), collegata alla capitale da strade trafficatissime (percorrere le Cassia è una vera e propria "Passione") e pericolose, scelta non già perchè strategicamente collocata, ma solo per il quadrato che le giunte e i Ministri del centrosinistra sono stati in grado di fare.
Ancora una volta si è persa l'occasione per fare qualcosa di buono al di fuori degli interessi particolari, dei "favoretti" ad amici e clientes. Ancora una volta, a rimetterci, saremo tutti noi! Davvero complimenti!

sabato 24 novembre 2007

Questo addirittura giurassico.


"NOI RAPPRESENTIAMO IL NUOVO"

1949. Massimo D'Alema nasce a Roma, figlio di Giuseppe, che fu deputato del PCI, e Fabiola Modesti;

1958. Iscritto bimbo ai pionieri di Monteverde Vecchio (associazione comunista di ragazzi e ragazze, fino ai 15 anni), a soli nove anni ne fu scelto rappresentante;

1963. Il quattordicenne Massimo D'Alema si iscrive alla Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI);

1967. Dopo aver conseguito la maturità classica (ed essersi distinto per l'attività politica svolta negli anni del liceo, al Doria di Genova), si trasferisce a Pisa, per frequentare il corso di filosofia alla Normale (anche all'università, il giovane si distingue per la partecipazione alle contestazioni studentesche e si ritira dagli studi poco prima di discutere la tesi) ed entra, insieme a Fabio Mussi, nella dirigenza locale del PCI;

1970. A Pisa entra nel comitato federale del partito, divenendo capogruppo in consiglio comunale. In questi anni conquista l'attenzione dei vertici del partito, anche se la sua linea non manca di destare discussioni e contestazioni: è ritenuto un saputello presuntuoso e si temono le sue relazioni coi movimenti estremisti;

1975. D'Alema viene scelto quale segretario della FGCI;

1980. L'operato della sua segreteria viene considerata troppo "a sinistra"; quindi è mandato in Puglia;

1981. Massimo D'Alema viene nominato segretario regionale del PCI in Puglia;

1983. Massimo D'Alema viene eletto membro della direzione nazionale del PCI;

1987. E' eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati, nel collegio Lecce-Brindisi-Taranto;

1988. Viene chiamato alla direzione de L'Unità, dove manterrà l'incarico fino al 1990;

1990. Dopo la svolta della Bolognina, divenne coordinatore della segreteria del noenato Partito Democratico della Sinistra;

1992. Viene escluso dalla direzione del partito e diviene capogruppo del PCI dalla Camera (essendo stato rieletto in quel ramo del Parlamento);

1994. Dopo diversi anni di incessante attività quale mediatore (primo Governo Amato, Presidenza Scalfaro e Governo Ciampi), viene eletto segretario del PDS, spuntandola sull'altro candidato Walter Veltroni. Nello stesso anno viene eletto nuovamente deputato, anche se le elezioni vengono vinte da Berlusconi;

1996. Riconferma il suo seggio parlamentare;

1997. Viene eletto Presidente della Commissione Bicamerale per le Riforme Istituzionali;

1998. A seguito della caduta del Governo Prodi, viene nominato Presidente del Consiglio dei Ministri;

1999. Cade nuovamente il Governo da lui presieduto, ma nasce il D'Alema bis;

2000. Massimo D'Alema si dimette a seguito della sconfitta nelle elezioni regionali, di cui egli s'era annunciato certo vincitore;

2004. Viene eletto al Parlamento europeo (fino al 2006);

2006. Viene eletto, ancora una volta, alla Camera dei Deputati;

2006. Viene nominato Ministro degli Affari Esteri da Romano Prodi;

2007. Viene chiamato in Senato per riferire sulla politica estera del Governo, ma la mozione presentata dalla maggiornaza che sostiene Prodi viene battuta in votazione. Prodi si dimette, ma, ricevuto nuovamente l'incarico di formare un nuovo governo, vi riesce; per cui D'Alema è confermato Ministro degli Esteri;

2007. Viene nominato tra i 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico, che riunisce i leader delle componenti del medesimo PD.

Porca miseria, la storia politica di D'Alema non finiva più. Visto che ha iniziato a fare politica a 9 anni, m'ero ripromesso di scrivere un post sui trascorsi di "Baffetto" durante le ferie di Agosto, ma poi, dovendo scegliere tra i nuovissimi De Mita, Violante, Fassino, Castagnetti eccetera ho detto: vabbè, visto che è sabato mi cimento nell'impresa...
E quindi, dicevamo, ecco un altro esponente del nuovo partito democratico. Se poi calcolate che, al di là degli incarichi, grazie ad un'indubbia capacità politica e di mediazione, D'Alema ha messo lo zampino in moltissimi fatti della politica italiana degli ultimi venti anni, figurarsi la novità dove sta. Vi riporto la frase di un'intervista rilasciata da D'Alema a Repubblica e apparsa il 1 aprile 2006, quando era in vista la vittoria elettorale della sinistra: "Io giro l'Italia e il tema drammatico che vedo emergere è la profonda sofferenza e la grande inquietudine della gente. Il Paese è pervaso da una passione triste. L'unico che si è dipinto un sorriso in faccia è il Cavaliere, ma lui com'è noto vive in un'altra dimensione che non ha niente a che vedere con la realtà". Mi piacerebbe sapere se ancora oggi "Baffetto" gira pe l'Italia e se vede le macerie di un anno e mezzo di governo di sinistra. Chiudo con una domanda: secondo voi, oltre che il politico, D'Alema sa fare qualche altra cosa? Se non fosse stato deputato di profesione, nella vita, cosa avrebbe fatto, secondo voi? Anzi, vado a organizzare un sondaggio sul punto e Voi non scordate di andare a votare!

Emilio Marigliani

venerdì 23 novembre 2007

Quanta ipocrisia!!!










Se le lacrime di coccodrillo fossero preziose, l'Italia sarebbe il Paese più ricco del mondo! Ve lo ricordate il Ministro Pierluigi Bersani, quando tuonava contro le compagnie petriolifiere per il caro benzina e le convocava immeditamente presso il suo Ministero? Sembrava che dovesse crollare il mondo! E dopo, cosa è cambiato? Un bel nulla! Ma certo che non cambia nulla, ed è facile anche spiegare perchè, anche quando il petrolio scende, alla pompa di benzina non troviamo mai belle notizie. La realtà, caro Filosofo Bersani (no no, è davvero lauerato in filosofia), è che il caro benzina dipende sì dalle variazioni del prezzo del petrolio (e le compagnie ci mettono del loro), ma anche dalle tasse, sempre più alte. Negli ultimi sette anni sono salite del 9% sulla benzina e del 23% sul gasolio (ve lo ricordate il superbollo?). E i dati non sono forniti dalle sfasciste forze di opposizione, bensì dall'Associazione Italiana Economisti dell'Energia, il cui Presidente ha pure evidenziato che con l'aumento della materia prima lo Stato ci guadagna, visto che aumenta anche l'IVA e i poveri automobilisti vengono bastonati due volte.

Emilio Marigliani

mercoledì 21 novembre 2007

Avanti Savoia!!!


Arieccoli! Ogni tanto ricompaiono, ma stavolta è davvero uno spasso. Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia hanno avanzato nei confronti dello Stato italiano una richiesta di risarcimento di 260 milioni di euro, perchè vittime di "ingiusto esilio". Hai capito? La reazione politica, biparisan, è stata di incredulità. Qualcuno (come Andreotti) ha precisato che non ve ne sono i presupposti, ma Casa Savoia insiste, pretendendo anche la ripetizione dei gioielli della Corona e dei Palazzi (tra cui il Quirinale) che erano appannaggio della real casa. Il precedente è davvero pericoloso: pensate se si presentassero gli eredi di Dante Alighieri per chiedere al Comune di Firenze il risarcimento per l'esilio del loro avo (magari con gli interessi di 700 anni e rivalutazione monetaria), o magari gli eredi dei Borbone, per spiegare azione possessoria di spoglio nei confronti dello Stato o degli eredi di Garibaldi... Senza parole!

La necessarietà della formazione politica


In questo periodo di grandi stravolgimenti politici, in cui i partiti nascono e si trasformano con una velocità impressionante e la frammentazione partitica aumenta a dismisura, crediamo che non si consideri con la dovuta attenzione quella che è, sicuramente, una necessità per ogni forza politica e per ogni classe dirigente: la formazione.
Non è possibile, infatti, dimenticare l'importanza della formazione politica, dello studio, dei seminari, del trasferimento di esperienza tra chi la politica l'ha fatta e chi si appresta a viverla.
Per quanto l'onestà (e la novità) delle persone costituisca elemento altrettanto imprescindibile per coloro che si affacciano sulla vita pubblica, non è possibile che le nostre istituzioni (sia a livello locale che nazionale) siano spesso infarcite di persone che non hanno la benchè minima preparazione, né giuridica, né politica, né istituzionale. Si badi, qui non si vuole sostenere che ogni consigliere, ogni assessore, ogni deputato, debba essere un costituzionalista, ma solo evidenziare come, molto spesso, si trovino a ricoprire questi ruoli soggetti privi di qualsiasi formazione, che spesso sono stati eletti per colpi di fortuna o per spinte clientelari. Certo, hanno avuto la legittimazione popolare attraverso il voto, ma allora è compito dei pariti e delle formazioni che li presentano nelle liste di prepararli alla vita pubblica, assisterli. I pariti di oggi, però, interessati più (anzi, soltanto) ai numeri che alla qualità delle proposte, preferiscono rincorrere i consensi, con ogni mezzo (lecito o meno), invece che creare una vera classe dirigente, preparate e formata, da proporre agli elettori. Ed è un gran peccato!

Emilio Marigliani


Mi ami,ma quanto mi ami...

Ricordate il famosissimo spot della TELECOM che ha lanciato il talento cinematografico di Cristiana Capotondi? Una ragazza parlava per ore con il suo ragazzo al telefono, chiedendo "Mi ami? Ma quanto mi ami....Mi pensi? Ma quanto mi pensi..." e intanto la madre, incavolata, esclamava "Ma quanto mi costi!!!". Bene, ripensavo ieri a questo spot, mentre leggevo che il Comune di Terracina, al 31 dicembre del 2006, ha accumulato spese per servizi telefonici pari a circa 581.000 euro. Esatto, proprio un miliardo del vecchio conio! Ovviamente, visto che non c'è una lira, l'Amministrazione ricorre ancora una volta al factoring. E qui un'ulteriore domanda: con sprechi del genere (la consistenza della cifra, ovviamente, solleva più di qualche dubbio sulla manica larga nell'uso di telefono e servizi connessi) per quanto vogliamo continuare ad indebitare le generazioni future???

martedì 20 novembre 2007

Grazie a Prodi revocato!!!

Non facciamo in tempo a fare una valutazione tecnica delle foto sexy omaggiate a Prodi ,che veniamo travolti da notizie non proprio sbarazzine. La Finanziaria per il prossimo anno, qualora fosse approvata (ma ormai è scontato), prevede un taglio di 350 milioni di euro alle ferrovie. Di conseguenza l'Amministratore delegato fa sapere che, ove i tagli divenissero definitivi, verrebbe cancellato il 20 % dei treni locali... tanto chi se ne frega se i pendolari viaggiano come le bestie: la priorità è tagliare, mica far vivere le persone da cristiani! Se la Polizia Stradale ferma un camion che trasporta pecore o maiali accatastati nel cassone, irroga (giustamente) delle sanzioni severissime. I pendolari invece possono anche viaggiare uno sull'altro, qual'è il problema? Ah dimenticavo: non solo i treni diminuiranno, ma, come se non bastasse, i biglietti aumenteranno del 15%. Ma si può andare avanti così???

Grazie Prodi!!!

Governare una Nazione non è facile, lo sappiamo benissimo. Una Nazione come l'Italia poi, alle prese con una gravissima crisi sociale, economica e culturale (prima che politica), è impresa ancora più ardua. Se poi la maggioranza è eterogenea e sovente scellerata, le probabilità di ben governare si approssimano allo zero. Questo Governo, forse, lo zero lo ha addirittura superato, tendendo a meno infinito (sarebbe contento il mio professore di matematica nel sentirmi parlare così): il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ma una volta tanto incappiamo in qualcosa che riteniamo positivo (la buonanima di un mio vicino di casa direbbe "merce e mestecanza") per cui dire "grazie Romano", finalmente hai causato (certamente involontariamente) qualcosa di bello. Ed è questo che si può dire del sexycalendario che 13 ragazze di Reggio Emilia hanno assemblato per sostenere il loro beniamino, facendosi immortalare senza veli. Si dicono Cento per cento "Romano girls" (sigh!) e il nostro augurio è che, ammirandole, il Premier possa fare un bel sorriso e almeno perdere quell'espressione un po' da tontolone (a tratti irritante) che troppo spesso ha stampato sul volto.
Emilio Marigliani

lunedì 19 novembre 2007

Populista sarà lei!


Ogni tanto le mode lanciano nuove terminologie, ed ora è il turno della parola "populista". Non si fa altro che parlare di populismo, e lo si usa con intenti tanto dispregiativi che non mi meraviglierei se, ad un incrocio, l'automobilista che si vede tagliata la strada da un indisciplinato motociclista, aprisse il finestrino, tirasse fuori il dito medio e urlasse "sto populista"!!! Ma a parte la povera sorte dei termini che finiscono col suffisso "ismo", tutti destinati ad indicare spregevoli ed estremistiche negatività (decadentismo, laicismo, clericalismo, berlusconismo, giustizialismo, libertarismo, settarismo e così via), che cosa vorrà dire, poi, "populismo"???
Ciò che sorprende è che ultimamente, nelle cose di politica, viene utilizzato quando qualcuno si confronta col popolo, chiede un supporto al popolo, tenta di coinvolgere il popolo, cerca di trovare forza nel popolo. Caspita! Ma sbaglio o l'art. 1 della Costituzione recita che la sovranità appartiene al popolo? Saranno stati populisti anche i Padri costituzionali? E sì, perbacco, hanno previsto anche il populisticissimo istituto del referendum...che svergognati!
E quando Pertini diceva "libero fischio in libera piazza", cantava l'inno del populismo, allora. Populista anche lui. E che pensare di Luigi Sturzo, che ficcava il nome del "popolo" ovunque! Negli ultimi dieci giorni, poi, è diventato un insulto con cui apostrofare Berlusconi. Mah...
Quando tutti (dico tutti) i nostri politici ci stressano con le letterine pre elettorali, quelle che iniziano con "Gentile Amico e gentile Amica", sono molto populisti; per fortuna che il giorno dopo le elezioni si dimenticano del popolo, smettendo di essere, per il nostro bene, appunto, "populisti".

Emilio Marigliani

Un nuovo successo!!!


Ancora un grande successo per l'iniziativa che il nostro Circolo ha portato avanti sabato e domenica scorsi. La mattina non ci davano il tempo di montare il gazebo, tanto era la voglia che le persone avevano di partecipare alle raccolte di firme che proponevamo. Le persone erano entusiaste di poter discutere, di potersi confrontare, di dibattere circa i problemi con i quali fanno i conti tutti i giorni; tanto di carattere locale che nazionale. Ed è stato un successo anche di numeri: in soli due giorni, e unicamente nel nostro unico stand, abbiamo raccolto 491 firme di disappunto nei confronti del Governo Prodi e 516 firme per le primarie sulle sicurezza, proposte che verranno inserite in un progetto di elaborazione di proposte di legge di iniziativa popolare.

mercoledì 14 novembre 2007

17 -18 Novembre 2007


IL Circolo della Libertà Terracina "Eleuterìa" sarà in piazza il 17 (Viale della Vittoria) e il 18 Novembre (P.zza Garibaldi) per proporre le primarie della sicurezza.
Apriamo dibattiti, facciamo circolare le idee, non rassegnamoci ad accettare passivamente le scelte inadeguate che ci vengono imposte. Vieni a dire la tua.
E, ancora una volta, "LA PAROLA ALLA GENTE!"

Ridicolo!

Tranquilli ragazzi eh...tranquilli che stavolta la Polizia non se la svigna! Il Ministro Amato infatti, intervenendo sul rischio di tafferugli ai funerali del ragazzo ucciso in autostrada, ha detto che in caso di disordini la Polizia non farà come domenica sera, ma interverrà con durezza! Ancora una volta quindi ammette di non aver saputo gestire la situazione, di essere stato inadeguato, di aver sbagliato a non reagire...ammette che domenica si sono dati ordini da non ripetere!
Ma cosa dovremo fare per liberarci di questi scienziati? Senza andare a rivangare il periodo Craxiano (di cui Amato fu protagonista di rilievo, non lo si dimentichi), vi ricordate la svalutazione della lira, la manovra "lacrime e sangue", il prelievo forzoso del 6 per mille sui conti correnti bancari, tutti provvedimenti che ebbero per artefice il Dott. Sottile, nominato all'uopo Presidente del Consiglio? Tutti successoni....un gran bel figurone!
Sarà pure un luminare del diritto, ma io non gli farei gestire nemmeno un campo di carote...

Emilio Marigliani

martedì 13 novembre 2007

Il dilettantismo al governo.

E' un insigne costituzionalista. Lo abbiamo sempre apprezzato quando ha teorizzato, sui libri, forme di stato e di governo, sistemi elettorali, poteri istituzionali, competenze degli enti locali. Ma al di là dei libri, fuori dalle stanze universitarie, la realtà è ben diversa. E l'inadeguatezza del Ministro Amato risulta drammaticamente lampante.
Dopo i continui tagli agli stanziamenti per la tutela dell'ordine, nell'incuranza più completa per il continuo allarme dei cittadini, letteralmente terrorizzati, arriva una domenica in cui un agente spara da 50 metri ad altezza uomo e fredda un poveretto che stava dall'altra parte dell'autostrada; vengono artatamente diffuse notizie di scontri tra tifosi all'autogrill per poi scoprire che di scontri non v'era nemmeno l'ombra; si consente ad una masnada di delinquenti di decidere se il campionato di calcio si debba giocare o meno, di picchiare giornalisti e cameraman; si consente di assaltare caserme e uffici pubblici, si scappa davanti ai facinorosi, resi ancora più forti da una debolezza omai cronica dello Stato. Che amarezza deve aver provato il cittadino comune nel vedere le camionette della Polizia in fuga, inseguite dai tifosi; agenti a gambe levate, incuranti di quello che i violenti potevano fare, della distruzione che si lsaciavano alle spalle. E quanto indigna sapere poi che, nel turno 13-19, la Capitale d'Italia era difesa da 7 volanti della Polizia. Sette volanti per 4 milioni di abitanti!
Si è criticato tanto l'atteggiamento delle Forze dell'ordine per i fatti del G8, ma, anche se tra deprecabili eccessi e indubbia disorganizzazione, almeno lo Stato faceva mostra di contrastare gli atti di violenza, lo Stato andava incontro ai facinorosi, dando di sè un'immagine, comunque, di autorevolezza.
Qui no. Quì lo Stato si è disinteressato di tutto, rimasto in balìa di poche centinaia di avanzi di galera che, per ore, hanno avuto in mano l'Italia.
Si vergogni il Ministro Amato, che ha pure il coraggio di assumersi la responsabilità di ciò che è accaduto, ma non ha la dignità di riconoscere il proprio fallimento, e, quindi, dimettersi.

Emilio Marigliani

lunedì 12 novembre 2007

Di nuovo in piazza!!!

Nel prossimo fine settimana il Circolo allestirà uno stand in piazza, sabato in Viale della Vittoria (angolo Via Bottasso), domenica in Piazza Garibaldi. Lo scopo è quello di scendere tra la gente, per raccogliere proposte, creare dibattiti, favorire discussioni. Nell'occasione, gli interessati potranno compilare il modulo approntato dal Circolo per segnalare i problemi più sentiti in materia di sicurezza (nell'ambito dell'iniziativa "Primarie per la sicurezza"), istanze che verranno trasfuse in petizioni popolari da presentare al Parlamento. Inoltre, potrà essere sottoscritta la petizione lanciata dal Presidente Berlusconi per far sentire il dissenso nei confronti del Governo Prodi.
Riteniamo che lo stato dell'attuale politica (italiana e locale), in cui le istituzioni sono sempre più lontane dai cittadini, possa essere fronteggiato solo con una massiccia partecipazione, in ogni forma possibile, formulando proposte e concretizzando le proteste. E ci piacerebbe che siano in molti a venire a conoscere il Circolo "Eleuterìa" presso il nostro stand.

domenica 11 novembre 2007

Transformers!!!

"NOI RAPPRESENTIAMO IL NUOVO"
1954. Francesco Rutelli nasce a Roma;

1976. Rampollo di un'agiata famiglia della Borghesia romana, dopo aver conseguito la maturità classica ed essersi iscritto alla Facoltà di Architettura (non conseguirà mai la laurea), approda al partito radicale di Pannella;

1979. Viene nominato segretario del partito nella regione Lazio;

1980. Viene eletto alla segreteria nazionale del partito;

1982. Sposa la giornalista Barbara Palombelli;
1983. Viene eletto alla Camera dei Deputati tra le liste del Partito Radicale ed è capofila della battaglia per i diritti civili portata avanti dai Radicali (in questo periodo viene anche arrestato per aver fumato in pubblico uno spinello);

1987. Viene confermato deputato, eletto nel Collegio di Napoli;

1989. Il Partito Radicale si trasforma in Partito Radicale Transnazionale e il giovane Rutelli, unitamente ad alcuni fuoriusciti dai Radicali e da Democrazia Proletaria, partecipa alla nascita di una nuova formazione ecologista di sinistra, denominata Verdi Arcobaleno;

1992. Diviene capogruppo alla Camera dei Deputati della Federazione dei Verdi;

1993. Viene nominato dal neo Presidente del Consiglio Ciampi Ministro per l'Ambiente, ma rimane in carica solo un giorno, poiché si dimette per protestare contro la decisione della camera di non concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi;

1993. Aderisce al movimento referendario di Mario Segni e ad Alleanza Democratica;

1993. Viene eletto Sindaco di Roma;

1997. Viene riconfermato nella carica di Sindaco della Capitale;

1999. Viene eletto deputato al Parlamento Europeo nelle file del movimento politico I Democratici ;

2001. E' proposto dalla coalizione di centrosinistra L'Ulivo quale candidato alla Presidenza del Consoglio dei Ministri, ma perde la competizione elettorale contro Silvio Berlusconi e la Cdl;

2002. Contribuisce a condurre i Democratici, il PPI e Rinnovamento Italiano a fondersi nel nuovo partito della Margherita, di cui diviene presidente federale;

2006. Viene eletto alla Camera dei Deputati;

2006. Viene nominato Ministro dei Beni Culturali, nonché Vice Presidente del Consiglio dal Premier Romano Prodi;

2007. E' eletto membro del Comitato nazionale per il Partito Democratico, dichiarando il proprio sostegno alla candidatura di Walter Veltroni a segretario.
Nowhere man (Uomo inesistente), è il titolo di una celebre canzone dei Beatles. Ed a questa canzone penso ogni volta che ascolto le dichiarazioni di Rutelli, infarcite di "si deve", "bisogna", "occorre", "sarebbe necessario" ecc. Cioè, il nulla...l'ovvietà e l'inconsistenza portate all'ennesima potenza.
Anche lui, come vediamo, "homo novus", impegnato in politica da soli trent'anni e deputato da più di 25 (carriera parlamentare interrotta dalla carica di primo cittadino). Anche lui, come la Bindi, censore indegerrimo della prima Repubblica (famosa è rimasta l'invettiva contro Craxi, a cui augurava di mangiare in una gavetta a San Vittore) e promessa della seconda. Ma lui, pure opportunista e trasformista come pochi (Pannella, gli spinelli, l'anticlericalismo e la disobbedienza civile; l'opportunità ambientalista, il motorino e l'ecologia; le sfuriate referendarie e Mario Segni; il "filopapismo", il cilicio e la Binetti; la Margherita ed il Partito Democratico), sempre pronto a cavalare l'onda giusta.
Mi viene una domanda. Se non fosse stato il politico (uso un termine grosso) che è, cosa avrebbe fatto nella vita l'odierno "novizio" Francesco Rutelli?
Emilio Marigliani

venerdì 9 novembre 2007

Che fallimento!

Ogni giorno ce n'è una. Oggi abbiamo scoperto che il Governo chiuderà 43 distaccamenti della Polizia Stradale, su 200; gli agenti della Polstrada, ora in forza ai distaccamenti da togliere di mezzo, verranno inviati a svolgere altri incarichi. Questo è il segno della politica del Governo sulla sicurezza, prova lampante della natura demagogica dei provvedimenti ultimamente proposti dal Ministro Amato. Quello che però lascia veramente senza parole è assistere alla smobilitazione continua di ogni pezzo dello Stato, tagli, svendite, chiusure...come si fa con le imprese sottoposte a procedure concorsuali. Con la politica disastrosa di questo Governo, Prodi non sembra più un Presidente del Consiglio, bensì un Commissario liquidatore. Anzi, un Curatore fallimentare!!!
Emilio Marigliani

Lettera sul degrado dei canali

Riportiamo il testo della lettera inviata dal Circolo della Libertà Terracina "Eleuterìa" agli Assessori Regionali e Provinciali all'Ambiente, al Sindaco di Terracina e al Consorzio di Bonifica per denunciare lo stato di degrado dei canali che si trovano nel territorio comunale. Della missiva è stata data notizia sulla stampa locale
"Diversi cittadini ci hanno segnalato lo stato di incuria in cui versano i canali che si trovano a Terracina e nei suoi dintorni.
In particolare il canale Linea Pio VI, che, pur attraversando il centro della città e costeggiando l’Appia, è in più punti ostruito da cumuli di rifiuti, ricettacolo per topi e animali di ogni genere.
In corrispondenza di Piazza Gregorio Antonelli, nel punto in cui il canale è interrato e chiuso con una grata, si raccoglie sporcizia varia e rami, che non vengono rimossi.
Da diverse settimane, a pochi metri dalla inferriata che delimita il tratto interrato del canale, s’è abbattuto un albero che, obliquo nell’acqua, ne ostruisce il corso (alleghiamo anche n. 2 fotografie, forniteci da cittadini). In corrispondenza di quel punto, inoltre, proprio per il mancato deflusso, s’è creata una barriera di sporcizia, maleodorante, che rappresenta un evidente pericolo nel caso in cui dovessero verificarsi altre precipitazioni con conseguente innalzamento del livello dell’acqua.
La preoccupazione dei cittadini è quindi legittima, legata anche al timore che, nel caso di ostruzione o insufficienza del canale, si verifichino straripamenti. Quasi ogni anno, lungo l’Appia, appena fuori il centro abitato in direzione Roma, si è costretti a creare argini per evitare che il canale inondi la statale, con evidente pericolo per la circolazione; talvolta, addirittura, il percorso dell’Appia è stato deviato.
Nostro tramite, quindi, i cittadini invitano le istituzioni competenti a vigilare costantemente sulle condizioni dei canali circostanti Terracina, attivandosi per mantenerli puliti e liberi da accumuli di detriti, ed evidenziano, nello specifico caso segnalato, la necessità di rimuovere con sollecitudine l’albero caduto nel canale Linea Pio VI, in prossimità della grata di P.zza Gregorio Antonelli.
Confidando in un celere riscontro porgiamo
Distinti Saluti.
Il Presidente
Dott. Marco Marigliani

Se si clonassero i Vigili Urbani...


E' sempre più raro incontrare a Terracina dei Vigili Urbani. E questo non è un luogo comune, visto che la gran parte dei cittadini che si è avvicinata allo stand che il nostro Circolo ha allestito in Viale della Vittoria domenica 21 ottobre scorso ha proprio denunciato questa carenza. Segno evidente che il problema è sentito!
E come dice il proverbio, quando non ci sono i gatti i topi ballano. La sosta selvaggia è divenuta la regola a Terracina: auto davanti ai passi carrabili, in zona romozione, in seconda fila. Si passa col rosso, i motorini sfrecciano ovunque (condotti da "furbacchioni" con il casco sistematicamente slacciato) e, se si forma un ingorgo, bisogna affidarsi alla Divina Provvidenza.
Senza contare le altre competenze della Polizia Municipale, svolte alla meno peggio, sempre in affanno a causa di una cronica carenza di organico.
Ma invece di tentare di porre rimedio ad una situazione così allarmante, ecco qua l'ennesimo spot dell'Amministrazione: verrà creato un distaccamento della Polizia Locale a Borgo Hermada. Decisione sacrosanta, visto che gli abitanti della frazione non sono cittadini di serie B, e più volte hanno denunciato la carenza di vigilanza e di controlli. Però, come diceva Lubrano, "la domanda nasce spontanea": i locali di questo nuovo comando, già tra l'altro individuati, con quali uomini verranno riempiti??? Avranno mica trovato la formula per clonarli??? Siamo alle solite...vecchia cara demagogia!