domenica 16 dicembre 2007

L'uomo è più bestia delle bestie.


Che l'uomo spesso diventi peggio di una bestia è cosa nota. E l'accostamento con le bestie lo faccio solo perchè non riesco a rendere l'idea che vorrei, per rappresentare un'idea di bestalità, di cieca ferocia. Lo vediamo tutti i giorni, basta aprire i giornali: torture su animali indifesi, su bambini, su anziani; violenze a non finire su mogli, su parenti, su figli; omicidi perpetrati con efferatezza incredibile, basta pensare a Cogne, a Parma e il piccolo Tommy, a Perugia, a Garlasco. Ma la misura sembra non essere mai colma, il fondo sembra non essere mai toccato. E così oggi leggiamo di una donna di 24 anni uccisa a coltellate insieme al figlio di 4 mesi...allucinante! Davanti ad una bestialità del genere l'età della vittima non è la cosa più rilevante, ma vi immaginate la scena di uno che infierisce con un coltello su un fagottino che peserà si e no 5 o 6 chili? Dovrete convenire con me che una mente non deviata fa fatica anche solo ad immaginare una scena del genere, un'immagine tanto raccapricciante. Vabbè che homo homini lupus (senza offesa per i lupi, che hanno molte meno colpe di tanti uomini-bestia), Hobbes non aveva torto, ma mi viene da chiedere: ma l'uomo cosa sta diventando, fin dove vuole arrivare?

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