Una vecchia canzone di Modugno si intitolava "Piange il telefono". Ebbene, nella vicenda di cui parliamo, nonostante il telefono c'entri (ma sia muto), a piangere dovrebbero essere i nostri concittadini, non solo perchè inermi spettatori di vicende politiche grottesche, ma (e soprattutto) perchè vittime di disservizi e ingiustizie tali da rasentare l'intollerabilità.
Avevamo parlato nel blog (e anche a mezzo comunicati stampa) dell'assurda vicenda relativa al depotenziamento della linea telefonica del Giudice di Pace di Terracina, per il mancato pagamento della bolletta da parte del Comune; avevamo discusso degli appelli istituzionali del Giudice Coordinatore e dell'altrettanto istituzionale silenzio di Amministrazione, Prefetto e compagnia; avevamo censurato il menefreghismo di chi è preposto ad assicurare che un'Ufficio giudiziario non resti telefonicamente isolato, così come avevamo ritenuto "risibile" (e pretestuosa) la giustificazione addotta dall'Assessore alle Finanze, il quale non avrebbe pagato la bolletta perchè il gestore (presumiamo Telecom Italia, ma potrebbe anche trattarsi di quell' ITALTELECOM S.r.l. di "isyparchiana" memoria...consentiteci il neologismo) avrebbe potuto essere moroso nei confronti, addirittura, dell'Agente per la Riscossione.
Ora vi diamo conto del seguito della "telenovela", con l'Amministrazione affaccendata a censurare la proposta di "colletta" provocaroriamente avanzata dal Giudice di Pace Coordinatore Dott. Fedele (ma poi, perchè ci si scandalizza, visto che, con la morosità cronica dell'Amministrazione, Terracina sembra essere diventata la Patria delle collette e delle iniziative "fai da te"), con i titoloni relativi alla lettera inviata dal Presidente del Tribunale di Latina al Sindaco (
http://rita-recchia.blogspot.com/2008/07/cartellino-giallo-per-il-sindaco-nardi.html) e con la riprova che non c'è mai limite all'indecenza, prova fornita dalla dichiarazione odierna del Primo Cittadino (
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=21830).
Bhe, non riportiamo le notizie, visto che potete leggerle tranquillamente da soli.
Notiamo solo che il richiamo del Presidente del Tribunale al Sindaco, volto (pare) a far metter mano al portafoglio per assicurare la funzionalità dello Stato di diritto, ci pare un tantino tardivo, sbrigativo e "ponziopilatesco": ricordiamo, soltanto, che è più di un mese che le linee dell'Ufficio Giudiziario sono inammissibilmente depotenziate.
E notiamo anche che, in una situazione del genere, ci vuole una bella faccia di terracotta per replicare come ha fatto il Primo cittadino: ha soltanto voluto fare inutile polemica con l'Ufficio del Giudice di Pace, null'altro. E vorremmo chiedere: è forse normale per il Dr. Nardi che un'Ufficio Pubblico resti privo di un servizio essenziale a causa di una morosità dell'Amministrazione? E' forse strano che, coloro che hanno la responsabilità dell'Ufficio, cerchino di coinvolgere le Istituzioni e l'opinione pubblica al fine di far ripristinare un sacrosanto servizio?
Ma notiamo alla fine: in tutto questo marasma istituzionale, in questo caos di silenzi e ritardi, in questa incomprensibile girandola di polemiche, chi ci rimette è sempre la gente comune..."ortolano" di turno. E ci chiediamo: esiste una qualche forma di responsabilità (non dico solo giuridica) per tutto questo cui siamo costretti ad assistere?
Emilio Marigliani