sabato 16 febbraio 2008

L'UDC corre da solo...e alla fine scomparirà.


Epilogo del tormentone di questi giorni: l'UDC correrà da solo alle prossime elezione e Pier Ferdinando Casini sarà candidato Premier. Tanto di cappello davanti ad una tale dimostrazione di orgoglio, ma crediamo che le prossime consultazioni costituiranno il capolinea per la breve storia della formazione centrista. E già ... Perchè se può essere condivisibile la voglia dell'UDC di non mandare in soffitta simbolo e valori, non si può ignorare che l'accelerazione bipolare in atto nella politica italiana falcidierà le formazioni più recalcitranti verso le aggregazioni (l'UDC ha già perso pezzi consistenti). Continuare a proporre insieme simboli diversi, caldeggiando distinguo, oltre che a rappresentare una ripetizione di errori del passato, equivarrebbe a creare un bipolarismo di facciata, pronto a sfasciarsi alle prime intemperie. E allora non possiamo che prevedere una disfatta per i Casiniani, augurando loro che possano almeno guadagnarsi l'onore delle armi. Quello su cui invece sarebbe bene che riflettesse il "bel Pier" è il tipo di partito che ha allevato in questi anni: un accentramento di potere del tutto scollegato dalla società civile, privo di realtà movimentiste, non più punto di riferimento per i cattolici, dove la politica, anche a livello locale, è sempre stata in mano a pochi signori delle tessere. Costoro, talvolta di insignificante spessore politico, sopravvissuti al naufragio della Balena bianca, hanno di fatto custodito gelosamente le proprie rendite di posizione (nella nostra zona ve ne sono lampanti esempi), impedendo qualsiasi flusso nuovo nel partito o applicando i princìpi del più ferreo nepotismo. Ha criticato il bel Pier "il populismo" di Berlusconi, dimentico però che il popolo, volente o nolente, ha diritto alla partecipazione, elemento, questo, di cui l'UDC si è sempre disinteressata. Nessuna attenzione al popolo dunque, nè considerazione per quegli uomini "liberi e forti" che l'UDC, anzichè ricercare, ha sempre allontanato da sè. Un partito così ingessato non aveva futuro prima e non ha speranze oggi.

Emilio Marigliani

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Casini ha detto che Berlusconi e il Popolo della Libertà sono avversari.
Per questo motivo in tutte le Amministrazioni di centro destra e per prima quella di Terracina quei pochi che stanno rimanendo nell'UDC devono passare all'opposizione e dimettersi da tutti gli incarichi.
Se hanno effettivamente una storia ed un'identità da tutelare,allora iniziassero subito a lasciare le poltrone che hanno per merito del polo unito.
Pierpaolo

Anonimo ha detto...

Seeee....dalle poltrone non li togli nemmeno se usi il flex!!! Casini è coerente a cavoli suoi. Poi mi fa ridere quando dice che chi cambia simbolo o lo fa per vergogna o per opportunismo: e lui, quando ha creato il simbolo del CCD??? Lo ha fatto per vergogna o per opportunismo? In fin dei conti, quando ha creato il CCD la Democrazia Cristiana ancora esisteva...vergogna o opportunismo? E la risposta non è molto difficile da dare!
O zappatore...

Anonimo ha detto...

Tranquillihhh!!! Tranquillihhh!!! Voi non l'avete ancora capito! Ma l'on. Casini è una persona molto istruita e certamente non gli sfugge uno dei dettati della Fisica che dice:"nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Perciò, vedrete che alla fine riuscirà a trasformarsi nel modo a Lui più congeniale.

Anonimo ha detto...

QUEST'ULTIMA E' LA LEGGE DI LAVOISIER.GERONIMO