venerdì 28 dicembre 2007

A Terracina c'è qualcuno che vuole vendere il Comune

Riportiamo un articolo apparso su La Provincia a firma di Rita Recchia.
"Scherzetto di fine anno a Terracina: secondo alcune voci trapelate nel corso della giornata, ieri mattina i primi dipendenti comunali giunti sul posto di lavoro avrebbero trovato un cartello che riportava l’annuncio ‘Vendesi Comune’. Sembra che l’avviso ‘immobiliare’ si trovasse sul cancello d’ingresso del palazzo comunale, evidentemente attaccato da qualche buontempone in vena di marachelle.Non è difficile immaginare la sorpresa di quanti si sono ritrovati di fronte al cartello che annunciava la messa in vendita del Comune, non si sa se inteso soltanto come edificio oppure se comprensivo anche di sindaco, giunta e consiglio comunali. Certo è che, nel caso in cui fosse giusta la seconda opzione, non si tratterebbe di motivo d’orgoglio da parte dell’amministrazione terracinese visto che vorrebbe dire che c’è qualcuno disposto addirittura a metterla in vendita.E poi, visto l’arrivo imminente dei saldi di fine stagione, si tratterebbe di una vendita oppure di una svendita al miglior offerente?"
Aggiungiamo: magari potesse veramente comprarlo qualcuno che vuole veramente bene a Terracina...forse l'aiuterebbe ad uscire dal pantano politico sociale in cui è immobilizzata!

Il Professore nel Paese delle meraviglie


Non è difficile immaginare la reazione che gran parte degli italiani avrà avuto nel sentire le parole di Prodi alla conferenza stampa di fine anno. I più si saranno guardati increduli, chiedendosi di cosa stesse parlando il Professore, quali siano i risultati decantati e le ragioni che dovrebbero indurci a guardare il futuro con gioia e ottimismo. Non pochi si saranno chiesti quale sia il pianeta in cui vive, come possa recitare con disinvoltura la parte del leader tranquillo e fiducioso, come possa credere che il suo sia un buon governo, lui un buon governante e il futuro italiano costellato di profumate violette e odoroso pout pourri. Secondo noi, invece, è inesatto credere che Prodi non percepisca il disagio in cui vive l'Italia, siamo convinti che conosca bene la paludosa realtà italiana, solo che fa finta di nulla per mera convenienza. In sostanza, mente sapendo di mentire, insulta l'intelligenza degli italiani, offende soprattutto la gente che, ignara e speranzosa, ha fatto il grave errore di votarlo. Che disastro! Da più parti si sono sollevate critiche alle sue parole (e più genericamente al suo operato), sia dalla stessa maggioranza che dall'opposizione. Non daremo conto dei numerosi commenti, visto che sono su tutti i giornali. Qui vorremmo soltanto evidenziare l'immagine che il leader dell'UDC Casini ha dato del Premier ("Alice nel paese delle meraviglie") per dissentire da essa. Sì, dissentiamo perchè, da buoni conoscitori del mondo delle favole Disney, Prodi è stato sì collocato nel cartone animato giusto, ma il ruolo che gli calza a pennello è quello del Cappellaio Matto. E sì, è proprio lui..."volete mezza tazza di tè"? Fate una cosa: cogliete l'occasione al volo e andate a riguardavi Alice nel paese delle meraviglie ... poi mi direte. E la Lepre Marzolina chi sarà? Secondo me Silvio Sircana (anche se con Rutelli è una bella lotta).
Emilio Marigliani

giovedì 27 dicembre 2007

Solita sceneggiata !

Siamo alle solite. Ogni tanto è Mastella a miniacciare il Governo, qualche volta Di Pietro, spesso i sinistroidi radicali. Oggi tocca a Dini, che, di fatto, sancisce la fine della variegata maggioranza che da circa due anni tiene in ostaggio l'Italia. E lo fa in modo perentorio, affermando che non esiste una maggioranza in Senato e che le preannunciate misure governative a difesa del salario sarebbero "mosse disperate".
Si tratterà delle solite dichiarazioni dei soliti minipartiti o Lambertino dice sul serio? Fatto sta che i proclami sono aria fritta se non sono seguiti da coerenti fatti. Si critica e si minaccia ma si continua a votare la fiducia. Assurdo!
Secondo noi siamo alle solite, tanto rumore per nulla. Inquietante è invece una delle frasi dette da Dini nella sortita di Santo Stefano: "Nelle prossime settimane indicheremo noi quali pensiamo essere le misure di cui il Paese ha bisogno per superare il declino". Ecco un altro mago, un altro dispensatore di ricette risolutive, che userà il suo irrisorio peso parlamentare per imporre scelte politiche, applicando ancora una volta il ricatto dei numeri. E intanto l'Italia affonda! Che ne pensate?

lunedì 24 dicembre 2007

Ce ne sarebbe di carne a cuocere...

E sì, ce ne sarebbero di cose su cui discuetere. Il Governo che scorrazza con le questioni di fiducia, la questione Alitalia, ennesimo esempio della politica del non decidere (anche se alla finde decideranno, come sempre, le corporazioni e gli interessi particolari), sinistra e destra alle prese con le solite crisi di identità. Per non parlare della politica locale terracinese, dove pare (dico pare, perchè tra una settimana non sarà più così) che la maggioranza non sia più così solida e sembrano soffiare venti di crisi. Facciamo però una cosa...per qualche giorno non ci pensiamo, non discutiamo, riposiamoci un po', così da tornare più vigorosi che mai...
Quindi, BUONE FESTE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI (bhe, dal felice anno nuovo esonererei lo sciagurato Governo Prodi...come si dice a Terracina "passasse j'angel e dicesse ammen")....
AUGURI DAL CIRCOLO DELLA LIBERTA' TERRACINA "Eleuterìa"


mercoledì 19 dicembre 2007

E gli alleati perdono pezzi...

Alcune delle cose che ultimamente si sentono dai leader di UDC e AN sono anche condivisibili. Sono sempre state persone equilibrate, politici sagaci, ragionevoli, comunicatori di concetti il più delle volte condivisibili. In fin dei conti, se si filtrano le dichiarazioni delle ultime settimane, privandole di acredine e risentimenti, i valori di fondo restano gli stessi, quelli della Casa della Libertà, l'antagonismo (e l'alternanza) nei confronti della sinistra e del caotico crogiuolo prodiano. Chiudendo la manifestazione del 13 ottobre scorso, al Colosseo, Fini, che non aveva mai nascosto il desiderio di un grande partito di centro destra, ha esordito dicendo "Ecco il popolo della libertà", mentre Casini, sebbene costantemente intento a creare distinguo, non è poi lontano dalle posizioni di molti illustri esponenti di Forza Italia, e quindi del Popolo della Libertà. Senza dimenticare che anche i Circoli della Libertà, fin dal progetto originario, sono nati come base e spinta per la creazione di una grande forza liberale unitaria (si pensi all'appoggio che i Circoli hanno dato alla manifestazione di AN dell'ottobre scorso).
Ma allora, al di là delle frasi ad effetto e delle dichiarazioni al vetriolo, che succede? Le intenzioni di Berlusconi sembrano essere chiare e palesi, affidate non tanto a dichiarazioni quanto piuttosto ad azioni concrete, in alcuni casi, diremmo, dirompenti. E gli alleati? Che faranno? Mha...nel frattempo farebbero meglio a muoversi, visto che cominciano a perdere i pezzi. E probabilmente, proprio loro che ultimamente hanno accusato Berlusconi di eccessivo personalismo, che si agitano per i timori di partiti senza democrazia interna, gestiscono le rispettive compagini come se fossero roba loro. Forse è per questo che lasciano quà e là lembi di partito, sia a livello locale che a livello nazionale...la Destra di Storace e l'ultima direzione UDC ne sono il chiaro esempio. A Terracina, dopo l'adesione di alcuni esponenti di AN alla Destra, anche un consigliere UDC ha annunciato l'ingresso nel PdL, seguito dal consigliere di una società mista, sempre UDC. E sì, c'è maretta, l'equipaggio mormora, la ciurma è in agitazione! Ma se questa partita non la giocano bene, per Fini e Casini potrebbero esserci sorprese davvero devastanti. Ne siamo convinti: gli elettori stanno capendo poco. Bha...staremo a vedere!

lunedì 17 dicembre 2007

Dalla protesta alla proposta

L'Associzionismo a Terracina è un fenomeno vivo. Nonostante però siano numerose le associazioni che si occupano dei più svariati ambiti della vita socio politica terracinese, è palese che il più delle volte i loro interventi si limitano a costituire attività di denuncia, di critica. Basta aprire i giornali locali per notare che ogni giorno c'è l'intervento di qualche associazione, per cui le denunce, le proteste, le lamentele e le critiche abbondano, mentre scarseggia ogni forma di proposta. Intendiamoci, con questo non si vuole dire che le denunce, soprattutto sulla carta stampata, non siano utili: far sentire la propria voce, far circolare opinioni e creare dibattiti è sempre positivo, e, in diversi casi, anche il nostro Circolo ha cercato di far sentire la propria voce, in linea con la propria vocazione di tramite i cittadini e istituzioni. Crediamo, però, che sia necessario un salto di qualità, occorre che alla protesta si affianchino delle proposte. E' indubbio infatti che se la critica non è seguita da ulteriori iniziative propositive finisce per restare fine a se stessa, divenendo quindi sterile. Una denuncia fine a se stessa, poi, oltre a costituire attività estremamente agevole (criticare è sempre facile), lascia qualche perplessità in ordine alle reali finalità di colui che critica, spesso più incline a cercare facile pubblicità più che a tentare di dare un contributo vero alla vita politica e sociale del territorio. In virtù di queste considerazioni, il nostro Circolo sta valutando l'utilizzabilità di strumenti (statutari e regolamentari) di iniziativa popolare, così da poter svolgere attività compulsiva e propositiva nei confronti dell'Amministrazione. E, a tal riguardo, è necessario che ognuno dia il proprio contributo di idee e di proposte, così che si possa elaborare un progetto di iniziativa dei cittadini che, nell'ambito dei poteri riconosciuti all'iniziativa popolare, faccia in modo che la cittadinanza diventi una vera e propria interlocutrice delle istituzioni. Che ne pensate?

domenica 16 dicembre 2007

L'uomo è più bestia delle bestie.


Che l'uomo spesso diventi peggio di una bestia è cosa nota. E l'accostamento con le bestie lo faccio solo perchè non riesco a rendere l'idea che vorrei, per rappresentare un'idea di bestalità, di cieca ferocia. Lo vediamo tutti i giorni, basta aprire i giornali: torture su animali indifesi, su bambini, su anziani; violenze a non finire su mogli, su parenti, su figli; omicidi perpetrati con efferatezza incredibile, basta pensare a Cogne, a Parma e il piccolo Tommy, a Perugia, a Garlasco. Ma la misura sembra non essere mai colma, il fondo sembra non essere mai toccato. E così oggi leggiamo di una donna di 24 anni uccisa a coltellate insieme al figlio di 4 mesi...allucinante! Davanti ad una bestialità del genere l'età della vittima non è la cosa più rilevante, ma vi immaginate la scena di uno che infierisce con un coltello su un fagottino che peserà si e no 5 o 6 chili? Dovrete convenire con me che una mente non deviata fa fatica anche solo ad immaginare una scena del genere, un'immagine tanto raccapricciante. Vabbè che homo homini lupus (senza offesa per i lupi, che hanno molte meno colpe di tanti uomini-bestia), Hobbes non aveva torto, ma mi viene da chiedere: ma l'uomo cosa sta diventando, fin dove vuole arrivare?

giovedì 13 dicembre 2007

Tranquilli un paio di ciufoli !

Ricordate Pieraccioni ne "Il Ciclone"? Quando si schiantava con il motorino nel fienile, si alzava con aria inebetita dicendo "Tranquilli...va tutto bene...non mi sono fatto nulla" e poi stramazzava al suolo privo di sensi? Mi tornava in mente stamattina, mentre riflettevo sulla disastrosa situazione sociale italiana e la mettevo in relazione con i sorrisetti e le rassicurazioni dell'homo ridens che attualmente occupa lo scranno di Palazzo Chigi. Nell'ultimo anno hanno scioperato i medici, gli avvocati, gli anestesisti, gli ergastolani (ebbene sì, il 3 dicembre scorso hanno fatto lo sciopero della fame), i Giudici di Pace, i Magistrati onorari, il Pubblico impiego; i tassisti hanno bloccato la Capitale, lo sciopero del trasporto pubblico ha fermato treni, voli, metropolitane, bus, tram e traghetti, mentre gli autotrasportatori hanno messo in ginocchio una Nazione, facendoci assistere a scene da accaparramento pre - bellico; la gente è strozzata dai mutui, i consumi crollano e da gennaio sono previsti aumenti di gas, luce, acqua, carburante, biglietti ferroviari, tassa sui rifiuti, beni alimentari, servizi assicurativi e bancari; l'Italia ha i salari più bassi d'Europa (fatta eccezione per il Portogallo), ogni anno muoiono circa 1000 lavoratori mentre stanno facendo il loro dovere, gli incidenti stradali fanno più vittime delle guerre; mezzo Paese ha i contratti da rinnovare, si prospetta uno sciopero generale per fine gennaio, la pressione fiscale è ai massimi storici, con la gente che si indebita per pagare le tasse, e la mancanza di sicurezza è sotto gli occhi di tutti; organizzano cortei anche i Poliziotti e i Vigili del Fuoco, stanchi di salari da fame e condizioni di lavoro assurde. E mi fermo qui, ma potremmo continuare fino a domani. Non vedo proprio cosa c'è da stare tranquilli. Credete che ci sia da ridacchiare?

mercoledì 12 dicembre 2007

BELLISSIMA INIZIATIVA IN FAVORE DELLA CATTEDRALE


UN GRUPPO DI AMICI TERRACINESI, DAL NOME ALICIALI', STA ORGANIZZANDO UNA FESTA CHE AVRA' COME TEMA GLI ANNI '80.
L'INCASSO DELLA SERATA SARA DEVOLUTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA CATTEDRALE DI TERRACINA. LA FESTA SI SVOLGERA' PRESSO LA DISCOTECA "IL BORSALINO" SABATO 29 DICEMBRE.
COSTO DEL BIGLIETTO 5 EURO - INGRESSO DALLE ORE 21.30
PER ULTERIORI INFORMAZIONI POTETE CHIAMARE I SEGUENTI NUMERI
347.7127084, 338.7537199, 338.96.79.700

Per lo Stato, quanto vale una vita umana?




Purtroppo siamo alle solite. Ogni volta che c'è una morte sul lavoro sentiamo sempre le solite ovvietà, le medesime promesse, le solite chiacchiere. Anzi, se ci fate caso, in questi ultimi tempi la tiritera di dichiarazioni dei politicanti di turno si ripete solo per fatti da cui scaturiscono almeno due o tre decessi sul lavoro, come se la morte di un solo poveretto che era lì per guadagnarsi la pagnotta avesse meno rilevanza di una strage...ubi maior minor cessat. E già, probabilmente anche i politici, in periodo di contenimento dei costi, ottimizzano tempi e ipocrisie. Poi però non cambia nulla e si torna alla noncuranza totale: la politica torna ad occuparsi della legge elettorale di turno, o delle dichiarazioni dell'alleato, o ancora della nascita dell'ennesimo partitino e via discorrendo; i sindacati tornano a fare i soliti "bla bla" sul welfare, sui conti, sugli aumenti, speranzosi di far fare carriera politica a qualche dirigente, ma totalmente latitanti quando si parla di sicurezza di poveri cristi; gli imprenditori tornano a fare utili sulle spalle della solita "carne da macello". E intanto si continua a morire.
Stesso dicorso potremmo fare per la sicurezza stradale. Dopo ogni strage del sabato sera si sentono i soliti proclami, le solite parole. Le strade italiane non solo assomigliano sempre più a mulattiere, ma ogni tentativo di messa in sicurezza, ogni spunto per porre un freno a questi "bollettini di guerra" quotidiani, si perde nei meandri delle commissioni, dei pareri, dei veti, degli interessi e delle corporazioni.
Ma è proprio così complicato per lo Stato italiano avvicinarsi a sembrare uno Stato serio? E' così complicato predisporre controlli che controllino, disposizioni che dispongano, sanzioni che sanzionino? E' proprio indispensabile discutere sempre e prima di tutto di risanamento, di istituzioni, di fair play istituzionale, mentre i padri di famiglia rischiano la vita per portare il pane ai loro figli e le strade uccidono più di al quaida ? No cari miei, la vita umana non ha prezzo. Al cospetto di morti tanto assurde nulla ha più valore, né lo Stato, né il Parlamento, né altro. E davanti a questa situazione è necessario che ci si ribelli, e con forza, perchè non si può consentire che ci si lasci uccidere dall'indifferenza di chi pensa solo a tenere attaccata la sedia al proprio deretano.
Si è polemizzato tanto per lo sciopero degli autotrasportatori. Avete idea della vita che fanno? Avete idea di quanto rischiano? Avete idea del modo in cui sono stati trattati? E di tutto ciò, a chi interessa? Il Governo sapeva da settimane dello sciopero, conosceva le rivendicazioni della categoria, ma nessuno si è degnato nemmeno di riceverla. Solo davanti al disastro che si sta verificando in questi giorni le sigle dell'autotrasporto sono state invitate ad un incontro, al quale però non ha partecipato nessun membro della Presidenza del Consiglio; c'era solo una lettera firmata dal Sottosegretario Letta. Ed hanno fatto bene i sindacati ad alzarsi e andare via...altro che rottura delle trattative! Allora, davanti a tanto menefreghismo, credo che lo scendere in piazza per provocare un disagio forte rappresenti l'unica forma di protesta possibile; e la colpa di ciò che sta accadendo non è certo degli autotrasportatori. Dimenticati loro e dimenticati noi: in realtà, ognuno di noi dovrebbe partecipare ai blocchi.
Emilio Marigliani

Mastella il disertore.

Che uno di "statura politica brevilinea" come il Ministro Mastella abbia deciso di disertare le prossime riunioni del Consiglio dei Ministri è cosa che non ci disturberà il sonno. Anzi, visti i risultati della politica di questo Prodi bis, se qualche suo collega facesse altrettanto la comunità non potrebbe far altro che ringraziarlo. Se la motivazione di tali minacce di astensione fosse poi la tutela della salute pubblica, dovremmo addirittura proporre Mastella per un encomio. E' invece riprovevole, secondo noi, la ragione per la quale il Ministro è divenuto "disertore": il disappunto nei confronti della riforma elettorale. Caspita! Infischiandosene delle questioni che dovrebbero invece attrarre l'attenzione del suo dicastero, non curante del fatto che la giustizia in Italia è "al conto" (non alla frutta) e che milioni di cittadini vedono ogni giorno palesemente calpestati i propri diritti, interessato più alle posizioni da mantenere (sua e di quei 3 o 4 esponenti di quello "scarabocchio" di partito che presiede), decide di "boicottare" la sede suprema in cui si prendono le decisioni di una Nazione intera perchè non gli piacciono i progetti di legge elettorale. Quindi, tutti i poveracci che, per ventura o sventura, hanno a che fare con i tribunali sappiano che, per cercare di avere un minimo di funzionamento della macchina giudiziaria, devono confidare nel buon umore del Ministro Mastella, ed augurarsi che tutte le cose gli vadano per benino. Scusatemi, ma non riesco a trovare un aggettivo per definire una situazione del genere! Richiamo soltanto l'editoriale de Il Giornale di oggi, a firma di Mario Giordano, che invitava provocatoriamente il Governo, precettatore di autotrasportatori, a precettare pure Mastella.
Emilio Marigliani

domenica 9 dicembre 2007

Rapporto CENSIS: uno sfacelo!

Lo stato della società italiana è sotto gli occhi di tutti, ma a leggere l'ultimo rapporto del CENSIS c'è davvero da rimanere basiti. Anche i termini utilizzati lasciano poco spazio alle interpretazioni "poltiglia di massa", "mucillagine sociale", "degenarazione antropologica". E così si descrive una società indifferente a fini ed obiettivi del futuro, un popolo che inclina al peggio, "più rassegnato che inarognito", un Paese disilluso, litigioso, aggressivo, senza punti di riferimento, che non costruisce un tessuto sociale ma propende per forme aggregative deboli e frammentarie. Una società che non crede nella politica, non ha figure o ideali guida, non ha fiducia e coesione, tessuto di un Paese in cui studenti e imprese sono in fuga, e, laddove c'è una minoranza vitale, questa non riesce a coinvolgere il sistema. I modelli non esistono, anzi, alle élite cui ispirarsi si sono sostituiti i finti miti: la vere élite non è più costituita dai migliori, ma da coloro che hanno più successo in modo veloce e redditizio, le veline, i calciatori. E poi i debiti che strozzano le famiglie, l'aumento del debito al consumo (ma pure l'impossibilità di rinunciare alle nuove tecnologie, celulari e TV al plasma in primis), il triste primato di ultimi in Europa per l'occupaazione femminile. E ce ne sarebbe ancora ma mi fermo qui: avanti significherebbe girare il coltello nella piaga. Siamo davvero tutto questo? E soprattutto, davvero non si può fare qualcosa per invertire il trend? Negli scorsi anni i rapporti del Censis, pur evidenziando situazioni complesse e mai felicissime, ci davano anche un po' di speranza, ci parlavano di "novità", di "scintille", di qualcosa che, sebbene in fieri, lasciava ben sperare. Stavolta no, è un autentico "bollettino di guerra". Non ditemi però che non si può fare nulla. Ci dovrà pure essere un modo per ricostruire, sulle macerie, un Paese in cui uno sia felice di vivere e non sia sopraffatto dal desiderio di espatriare.

sabato 8 dicembre 2007

La ritrovata verginità


Leggevo qualche tempo fa che negli Stati Uniti (gli americani sono forti, eh), tra signore e signorine, è in voga il ricorso alla chirurgia plastica per farsi ricostruire l'imene, così da recuparare la verginità sessuale perduta. Si potrebbe così rivivere l'esperienza della prima volta anche a distanza di anni da quella "vera", o, nel caso in cui si sia millantata una illibatezza inesistente, si consentirebbe all'ignaro compagno di dormire sonni tranquilli, nella certezza di essere stato il "primo ed unico". Cosa è capace di fare la chirurgia, eh... Ma la portata della scoperta potrebbe essere di molto ridimensionata se si considerassero le dinamiche della politica italiana, degli schieramenti e delle esperienze politiche di molti nostri rappresentanti istituzionali, i quali hanno riacquisito la verginità financo quattro o cinque volte ... Meriterebbero il premio nobel! A tale dinamica non si sottrae La Destra di Storace, formazione politica di nuovo conio che ha attratto tanto attenzione quanto polemica, ma che si propone come nuovissima nel panorama politico. E' come se la Santanchè, Teodoro Buontempo & C. non abbiano mai fatto politica, come se Storace non fosse mai stato Governatore del Lazio, Deputato, Ministro, Senatore. E, dal giorno della fuoriuscita da Alleanza Nazionale, quest'ultima diventa il covo di tutti i mali, artefice di ogni nefandezza, nemica della democrazia (soprattutto interna). Forse che con l'acquisto della verginità c'è la perdita immediata della memoria? Perchè "i destrini" dimenticano che, comunque, hanno partecipato attivamente alla politica di Alleanza Nazionale e, più in generale, della Casa della Libertà.
Le stesse singolari dinamiche nazionali si rivivono anche a livello locale, a Terracina. E' comprensibile che la giunta Nardi spesso faccia di tutto per non sottrarsi alle polemiche, compia atti e attività sovente indifendibili, ma, pur avendo concorso a quella politica, i fuoriusciti de La Destra sembra che non abbiano mai vissuto l'esperienza pluriennale di giunte non proprio capaci (eufemismo), sembra che non si siano mai occupati di politica, sembra che mentre accadevano le cose loro fossero da un'altra parte. E vanno giù a sparare a zero sui compagni di ieri, avversari di oggi (e non è escluso amici di domani). Questo modo di fare politica non solo è ingeneroso, ma è disonesto, intellettualmente e fattivamente. E, soprattutto, non porta da nessuna parte. O no?

Emilio Marigliani

venerdì 7 dicembre 2007

Le vacche sono scappate...gara per il recupero delle corna!

Ieri avevamo parlato dell'iniziativa di Marrazzo volta a rassicurare sulla progettazione di un aeroporto nel Sud del Lazio: trovata chiaramente elettorale, tesa a non perdere consensi nelle due province di Latina e Frosinone. La cosa davvero singolare e che, dopo la decisione di collocare lo scalo a Viterbo (ampiamente preannunciata), tutti fanno a gara ad interessarsi dell'argomento. Come dire, invece di fare una politica seria per indirizzare le scelte prima che siano adottate, le nostre istituzioni strepitano e urlano a posteriori, quando i giochi sono già fatti. A questa dinamica non si sono sottratte nemmeno le istituzioni del Comune di Terracina. Disinteressati all'argomento durante il braccio di ferro tra le province laziali, la Regione e il Compagno Ministro Bianchi (non ci pare che l'argomento abbia mai trovato posto nell'agenda politica terracinese), i nostri politici si sono determinati a convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale per martedì 11 dicembre prossimo, proprio per discutere delle strategie di mobilitazione in favore dell'aeroporto civile a Latina. Bha...staremo a vedere. Assisteremo all'assise e poi vi faremo sapere. Sempre che le lacrime di coccodrillo, che i nostri esimi consiglieri comuali immancabilmente verseranno, non ci sommergano, obbligandoci ad evacuare la sala consiliare.
Emilio Marigliani

Altro che sovranità popolare: l'Italia è ostaggio dei gerontocrati non eletti.

Roma, 6 dicembre 2007, Senato della Repubblica Italiana. Francesco Cossiga, Presidente Emerito della Repubblica e Senatore a vita, interviene in aula: " Voto la fiducia al Governo, non certo per approvare questa inutile leggina, ma perchè il Governo non cada e quindi perchè non si apra una crisi che porterebbe alle elezioni". Sembra uno scherzo, ma purtroppo non lo è. Siamo ostaggio di questi signori, la cui unica parola d'ordine è "evitare le elezioni", mantenendo il Paese nell'immobilismo assoluto. Vergogna!!!
Laura Ghirardini

giovedì 6 dicembre 2007

Montezemolo e le espulsioni per gli imprenditori che cedono alle estorsioni.

Ha avuto un grande apprezzamento l'impegno del Presidente di Confindustria Montezemolo di espellere dall'associazione gli imprenditori che si rassegnano a pagare il pizzo. Il mondo politico, quello industriale e gli immancabili media hanno infatti applaudito a dichiarazioni in tal senso, ma io credo che una domanda sia lecita: è giusto giudicare ed espellere un poveraccio che ha investito tutto (energie, soldi e anima) nella creazione di un'azienda, ma, vessato dagli estorsori e abbandonato da uno Stato latitante, decide di non mettere in pericolo la vita e quella dei suoi figli cedendo alle richieste del racket? Probabilmente alla Ferrari e alla FIAT non sono mai arrivate richieste estorsive; sicuramente vanno incoraggiati e appoggiati coloro che hanno il coraggio di ribellarsi al racket, che magari fanno pure arrestare i loro aguzzini...sono eroi questi. Ritenere però che vada emarginato colui che, per paura o per tutelare sè e i suoi familiari, ceda al ricatto, non sembra una soluzione che vada perseguita...non mi sembra giusto. Tantopiù in un Paese totalmente incapace di assicurare standard minimi di sicurezza per i cittadini. Si applichi casomai Confindustria per fare in modo che lo Stato tuteli le persone, si impegni nei confronti di chi lavora e rischia la vita tutti i giorni, chieda che le istituzioni si riapproprino di quella sovranità che in troppe parti del Paese hanno irrimedibilmente perduto. E se moralizzazione degli industriali deve essere, pensi piuttosto ad espellere gli industriali che campano con la corruzione, o coloro che lucrano con l'insicurezza sul lavoro e mandano al macello migliaia di vite umane, oppure i furbetti che evadono le tasse, o ancora quelli che se ne infischiano dell'ambiente e della salute dei consumatori. Che ne pensate?

Come recuperare le vacche scappate? Tanta demagogia (e qualche bugia)


E' finito miseramente il tormentone sul terzo scalo aereoportuale del Lazio, con una decisione presa per interessi particolari (clientelari, diremmo) che vedrà l'opera costruita a Viterbo. Ma, viste le reazioni (sit - in, proteste, minacce di ricorsi) bipartisan, il Vice capogruppo PD alla Regione, Claudio Moscardelli, pensa bene di imbonire il "volgo credulone", promettendo che si farà uno scalo nel Sud del Lazio e che il Presidente Marrazzo porterà avanti la creazione di un accordo con il Governo per la realizzazione rapida di un progetto in tal senso. Ancora una volta si rinfocoleranno guerre tra territori, per poi decidere secondo la solita politica clientelare. E constatare la faccia tosta con cui vengono fatti siffatti proclami lascia sempre più sconcertati!

lunedì 3 dicembre 2007

Copia - incolla targato PD.


Abbiamo più volte evidenziato perplessità circa il carattere veramente innovativo del progetto del Partito Democratico, niente di più che la sommmatoria di due apparati di partito, DS e Margherita, preoccupati non tanto di creare un progetto comune, un programma, una strategia, ma piuttosto di far valere ognuno il proprio peso a scapito dell'altro. A questa dinamica non è sfuggito il PD terracinese, che ha eletto proprio capogruppo in Comune il Consigliere Antonio Bernardi. Quindi, niente di nuovo sotto il cielo, visto che la componente diessina è più forte di quella della Margherita e ha fatto valere il suo peso! Ma la Margherita, in applicazione ai più elementari principi "lottizzanti", ora rivendica la segreteria. Ancora una volta, quindi, l'ennesimo copia - incolla, con magistrale applicazione del c.d. "manuale cencelli", per di più caratterizzato da un capogruppo che è tutto fuorchè di primo pelo. E già, perchè il discorso che periodicamente facciamo su questo blog in merito alla "novità" dei volti del PD potrebbe essere applicato al capogruppo Bernardi, brava persona sì, ma uomo che è da sempre in politica. Io, infatti, lo ricordo consigliere comunale da sempre.
Emilio Marigliani

Mazzate indirette!

Quando si discute di tasse, l'attenzione si concentra sempre sugli scaglioni di reddito, o sugli studi di settore, o sulla possibilità di dedurre, di detrarre, di ottenere sgravi dalla denuncia dei redditi. Ci si concentra quindi sul' imposizione diretta, dimenticando che in Italia c'è una intollerabile miriade di tasse e impostucole che, permeando di sè ogni aspetto della vita delle persone, finisce per massacrare letteralmente il portafoglio di ogni famiglia. Si pensi all'uso che si fa di marche da bollo, ai diritti che vanno pagati per ottenere qualunque certificato, alle imposte locali, agli oneri di registrazione degli atti più vari (contratti di affitto, associazioni ecc.), ai contributi unificati per le spese di giustizia, e via dicendo. E si badi, gli importi non sono irrisori: per fare qualche esempio (anche se ne saprete più di me, visto che chiunque è alle prese con questi balzelli), per registrare un decreto ingiuntivo esecutivo di importo pari a 2000 euro si paga un'mposta superiore a 300 euro; per far registrare un'associazione bisogna sborsare circa 200 euro; per ottenere un certificato di residenza ci vuole una marca da 14,62, più diritti (diritti che nell'ultimo anno sono aumentati in media del 23%), e così via... potremmo continuare fino a dopodomani! E se i prezzi aumentano chi è che ci guadagna più di tutti? Lo Stato, visto che insieme al prezzo aumenta anche la quota di IVA che ogni povero Cristo sborsa ogni volta che compra un'oggetto!
E l'altra cosa secondo me "sballata" è che a questo tipo di imposte non si applica il principio costituzionale della capacità contributiva, perchè, o sei ricco o sei povero, per registrare un contratto di affitto sempre la stessa cosa devi pagare; se compra un chilo di pane Bill Gates o il barbone che vive alla Stazione Tiburtina, la quota di imposta è sempre la medesima.
Queste considerazioni vanno fatte...sul punto bisogna riflettere, soprattutto per impedire di essere raggirati dal politico di turno (di destra o sinistra che sia), sempre avvezzo a proclami in materia di abbassamento delle tasse, ma che riduce da una parte e quintuplica dall'altra.
E dall'ultima Finanziaria nulla di buono: si introduce il bollo anche su ogni assegno libero e su ogni vaglia postale!