martedì 29 aprile 2008

Si commenta da sola !


Ognuno ne potrebbe scattare a iosa di foto sul degrado e la sporcizia di Terracina. Un nostro amico ce ne ha inviata una sola...triste...che riassume il disinteresse nei confronti della cura e della pulizia. Terracina ha vocazione turistica? Probabilmnente è vero, ma è rimasta solo la "vocazione", il desiderio cioè di essere un posto di villeggiatura, dal momento che i luoghi che dovrebbero essere più accoglienti (come Villa Tomassini, luogo dello "scatto") si presentano così. Chissà che cosa diranno i malcapitati turisti nel girare la città tra le erbacce del modello "foresta pluviale" e le cartacce che si accumulano agli angoli delle strade.
Ah, dimenticavo di ringraziare il nostro amico che ci ha mandato questa immagine.
Emilio Marigliani

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Pur ringraziando, ancora una volta, tutti coloro che contribuiscono allo scambio di idee e di opinioni a mezzo di questo blog, rinnoviamo l'invito a continuare a commentare i post. Al contempo, però, riteniamo opportuno ricordare agli amici che ci frequentano di usare sempre linguaggi ed espressioni rispettosi di tutti e consoni ad un civile dibattito democratico e pluralista.
L'Amministratore

lunedì 28 aprile 2008

Grande vittoria!



Certo, non siamo di Roma...ma sarebbe stato veramente il colmo se nella capitale fosse stato rieletto Rutelli. Rutelli, altro uomo nuovo del PD, la più clamorosa "banderuola" che la politica italiana abbia mai conosciuto, l'ovvietà fatta persona. E nemmeno hanno fatto in tempo a pubblicare i dati che subito a sinistra è cominciato il "tutto contro tutti"...tutti accusano tutti, ma nessuno fa un esame di coscienza.
Un mega in bocca al lupo al nuovo Sindaco Gianni Alemanno...anche lui saprà che ora viene il bello!

mercoledì 23 aprile 2008

Terracina, orfana di vera politica.







In questi giorni tiene banco la discussione sull’aumento della TARSU. Non potrebbe essere altrimenti, dal momento che stanno arrivando gli avvisi pagamento della tassa per l’anno 2008, aggiornate con gli aumenti degli ultimi 2 anni, che hanno determinato un rincaro di circa il 45%. E tutto avviene secondo il solito copione, con le associazioni che urlano allo scandalo (ma non vanno oltre le urla) e la gente incavolata che, oltre a mugugnare e fare la processione davanti agli uffici comunali preposti per chiedere spiegazioni, continuerà a pagare alla maniera di sempre, lamentandosi come sempre e continuando a vivere come sempre. Bhe, effettivamente il disservizio di nettezza urbana è arrivato ai limiti di guardia.
Ma le novità di questi giorni non finiscono qui, perché apprendiamo dei rincari dei parcheggi a pagamento, apprendiamo della probabile estate senza vigili urbani, e contiamo a vivere in una città in cui ci sono problemi di bilancio anche per le spese correnti di più piccola entità.
Al di là però dei singoli problemi, tutti urgenti e di notevole gravità, quello che lascia davvero sconcertati è la totale mancanza nella nostra Amministrazione di una progettualità, di una politica di programma che vada oltre il vivacchiare per mettere una toppa qua e una pezza là. Qui ci siamo ridotti a fare amministrazione vivendo alla giornata, tentando di scollinare oggi e sperando che si possa arrivare a domani. Non possiamo nemmeno pensare alle politiche di promozione turistica o enogastronomica, ai problemi delle infrastrutture, a progetti culturali, ai ritardi della nostra industria o altro. Qua dobbiamo continuamente a confrontarci col problemuccio di domani, perché potremmo finire sotto monnezza, o potremmo ricevere un decreto ingiuntivo di qualche milione di euro da parte di qualche creditore spazientito, o una mattina potremmo trovarci un grattacielo abusivo in Piazza della Repubblica senza uno straccio di vigile che possa fare un verbale! Ma si può reggere una città in questa maniera? In una situazione in cui il menefreghismo e la scarsa capacità amministrativa, uniti al disamore per il proprio territorio e ai continui favori e favoretti da fare al proprio bagaglio elettorale (al limiti dell’affarismo) hanno fatto regredire Terracina in tutti i settori; si può tollerare una situazione in cui non c’è un solo aspetto amministrativo in cui si possa dire “è stato fatto un buon lavoro”? Si chiacchiera tanto, si fanno proclami, ma poi il fallimento della politica (tanto della maggioranza che dell’opposizione, accomunate da una disarmante inconcludenza) è sotto gli occhi di tutti. E però vero che questi politici sono lo specchio della società, perché se coloro che esprimono una “certa politica” continuano a prendere montagne di voti, evidentemente ce li meritiamo! O no? In un quadro così fosco, c’è posto per un po’ di speranza? Noi crediamo di sì. L’unica speranza è l’impegno di tutti…è necessario rimboccarsi le maniche e lavorare tutti (e sodo), tutti (insieme), senza delegare e mettendo da parte steccati e impostazioni ideologiche. E’ il momento della determinazione (e non solo delle lagnanze inconcludenti), occorre lavorare per una vera e propria rinascita di Terracina. Anche perché, peggio di così, facciamo fatica ad immaginarla.
Emilio Marigliani

lunedì 21 aprile 2008

Convegno sul disagio giovanile: un bel successo !


















Grande partecipazione al Convegno - Dibattito sul disagio giovanile, organizzato dal nostro Circolo nella giornata di Venerdì 18 aprile. E partecipazione non solo degli "addetti ai lavori", ma anche di tante madri e tanti padri che hanno manifestato un interesse notevole per i molteplici temi trattati. In una sala completamente piena, l'incontro si è articolato in due parti: la prima in cui i relatori hanno presentato diversi aspetti del problema, ciascuno inquadrandolo dalla visuale della propria esperienza professionale; la seconda dando voce agli intervenuti, che hanno potuto formulare domande ed esprimere proprie considerazioni. Don Massimo Castagna, la Prof.ssa Laura Di Girolamo e la Dott.ssa Annalisi Micci hanno potuto quindi analizzare comportamenti giovanili con cui si confrontano ogni giorno, tentando di individarne le cause e indicare un percorso di comportamento che gli educatori devono seguire per ottenere risposte dai giovani (le "regole d'oro", secondo la terminologia della Dott.ssa Micci). E' stato però evidenziato che il disagio giovanile può essere affrontato solo se tutti coloro che hanno il ruolo di educatori agiscono in sinergia, affrontando il problema in modo collaborativo e non squalificandosi a vicenda (collaborazione tra le "Agenzie educative", come le ha definite Don Massimo Castagna). Altra nota positiva è stata non solo la presenza all'incontro delle Istituzioni locali, rappresentate dal Sindaco Stefano Nardi e dagli Assessori Luciano Pecchia e Franco Ferrari, ma anche di diversi consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, e rappresentanti di associazioni, segno che sui grandi temi si possono percorrere strade condivise. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Circolo della Libertà "Eleuterìa" Laura Ghirardini, lieta dell'ottima riuscita del primo convegno organizzato dal Circolo e più che mai decisa a ripetere l'esperienza su altre tematiche di pari importanza e attualità.

giovedì 17 aprile 2008

Costano anche quando sono fuori dalle scatole!

Tanto i fautori, quanto detrattori del sistema elettorale proporzionale hanno le loro ragioni.
E’ vero infatti che questo modello tutela le minoranze, consentendo anche a coloro che hanno votato per partiti minori di essere rappresentati in Parlamento (si consideri che, in un sistema proporzionale con sbarramento come il nostro, forze come La Destra o Sinistra Arcobaleno non potranno rappresentare i milioni di elettori che hanno comunque espresso preferenza in loro favore), arricchendo così la dialettica democratica e parlamentare; è anche vero, però, che la frammentazione politica non consente governabilità, dal momento che il proliferare di “partitini” imbriglia l’azione di governo con una serie di veti e di ricatti, che finiscono per fiaccare l’azione di qualsiasi esecutivo. Si dovrà comunque convenire che un Paese quale l’Italia non può essere schiavo dell’ingovernabilità; si è dunque sempre manifestata la necessità di un sistema elettorale che porti verso la riduzione delle forze in Parlamento.
Con le scelte operate da Veltroni e Berlusconi c’è stata una svolta epocale.
Al di là del sistema elettorale vigente, sono probabilmente riusciti a dare l’incipit a quella cultura del bipolarismo di cui in Italia c’è grande bisogno (e i risultati lo dimostrano). Il tutto con buona pace delle diversità e delle minoranze, che, sebbene fondamentali in democrazia e nel tessuto sociale, non possono ingessare il sistema parlamentare come è avvenuto fino ad ora. Ma ci saremo veramente liberati, almeno per ora, dei partitini? Anche se sembrerebbe di sì, non è propriamente così, dal momento che le stesse forze politiche che per esiguità di consensi non sono riuscite ad entrare in Parlamento continueranno a percepire milioni e milioni di pubblico denaro sotto forma di finanziamenti. Questa è veramente un’indecenza (aggiungiamo “bipartisan”, dal momento che i nostri politici vanno sempre a braccetto quando si tratta di mettere le gambe sotto il tavolo ed abbuffarsi di denaro pubblico). Un po’ di numeri: il Partito Socialista (0,98% alla Camera e 0,87% al Senato) percepirà un milione e 58 mila euro all’anno sino alle prossime elezioni regionali, un milione e 42 mila euro fino alle Europee dell’anno prossimo, 650 euro all’anno fino al 2011; l’Udeur (non ha concorso alle ultime politiche) percepirà un milione e 102 mila euro fino alle prossime regionali, 657 mila euro fino alle Europee e 716 mila euro fino al 2011; La Destra (2,40% alla Camera e 2,10% al Senato) percepirà 336 mila euro sino alle regionali, più due milioni di euro all’anno sino al 2013; Sinistra democratica, Rifondazione comunista, i Verdi e il Pdc, che come sinistra arcobaleno hanno racimolato il 3,08% alla Camera e il 3,21% al Senato, dovrebbero incassare circa 20 milioni di euro, importo ripartito tra i singoli partiti. E considerate pure che per le prossime politiche si parla di “monte premi” vicino ai 100 milioni di euro, oltre ai finanziamenti per i giornali di partito che incassano milioni ma non vendono nemmeno una copia (e oltre annessi e connessi). Anche se ce li fossimo tolti dalle scatole e fossero gli ultimi soldi che queste forze politiche irrisorie arraffano, è tollerabile pagare liquidazioni del genere? E’ sopportabile vedere questi sprechi quando milioni di italiani sono sulla (e oltre) soglia di povertà? Questa è una porcheria che dovrebbe davvero finire!
Emilio Marigliani

martedì 15 aprile 2008

Grande vittoria...ma ora viene il bello!!!

Si è scritto tanto sui risultati di queste elezioni. Si è detto tutto e il contrario di tutto, quindi non staremo qui a riscrivere le stesse cose che da due giorni spopolano su giornali e TV. L'unica cosa che però va evidenziata è la portata del successo, davvero consistente e, perchè no, anche un po' insperato (quantomeno in questi termini). Ma è solo l'inizio...ora viene il bello! Governare un Paese come l'Italia non è semplice...anzi! Con le macerie che sono state lasciate poi... Ma questo è il momento di rimboccarsi le maniche, perchè come si è contribuito alla schiacciante vittoria elettorale, così si può contribuire ad una rinascita del Paese! Grande risultato e... grandi prospettive. E allora...un MEGA IN BOCCA AL LUPO AL POPOLO DELLA LIBERTA', IN SENO AL QUALE IL CONTRIBUTO DEI CIRCOLI SI SENTE...ALTROCHE'.
Un grande in bocca al lupo anche alla nostra amica Anna Maria Mancuso, prima dei non eletti in Senato, ma che, quasi sicuramente, riuscirà a varcare la soglia di Palazzo Madama nel caso in cui eletti nella stessa lista ricevano incarichi di governo o rinuncino al seggio nel Lazio in favore di seggi acquisiti in altre regioni. E allora...buon lavoro Anna Maria!
Un ultimo dato, che ci inorgoglisce. A Terracina la vittoria del Popolo della Libertà è stata schiacciante, con più del 60% sia al Senato che alla Camera. E questo in barba alla novità rappresentata dal PD (credeteci, qua da noi il PD è davvero una "minestra riscaldata"), al fatto che altri parititi hanno candidato persone del luogo (La Destra e UDC) e in barba pure ai contraccolpi che la politica dell'Amministrazione cittadina, non proprio eccelsa nel governo della città, avrebbe potuto causare.
Grandi risultati dunque, ed è da qui che bisogna partire per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

venerdì 11 aprile 2008

CONVEGNO DIBATTITO


IL CIRCOLO DELLA LIBERTA’ TERRACINA "Eleuterìa"
presenta
convegno - dibattito
"DISAGIO GIOVANILE:
RAGAZZI DIFFICILI O ADULTI DIFFICILI ?"

VENERDI’ 18 APRILE 2008 – ORE 17.00
HOTEL BLU RIVER
Via Pontina km 106 – Terracina

INTERVERRANNO
Don Massimo Castagna
Dott.ssa Annalisa Micci
Prof.ssa Laura Di Girolamo

MODERA
Avv. Laura Ghirardini


INGRESSO LIBERO
____________________________________________________________________________________________
INFO circoloeleuteria@libero.ithttp://www.circoloeleuteria.blogspot.com/
329.3675507 347.1065392

giovedì 10 aprile 2008

Forza Anna Maria !!!


E' stata davvero una bella serata quella trascorsa ieri in compagnia della candidata al Senato per il Popolo della Libertà Anna Maria Mancuso. Abbiamo infatti avuto modo di conoscere l'unica candidata nel Lazio che proviene dai Circoli della Libertà. E credete, è una persona veramente in gamba, determinazione e grinta da vendere, espressione della società civile che, grazie al grande progetto dei Circoli, è arrivata ad avere la possibilità di entrare in Parlamento (possibilità oltretutto concreta, dal momento che la posizione in lista le consente di essere sicuramente eletta nel caso in cui al Senato, nel Lazio, il Popolo della Libertà dovesse aggiudicarsi il premio di maggioranza).
Quindi, domenica e lunedì ci raccomandiamo ... diamo il voto al Popolo della Libertà. Si permetterà così all'Italia di risollevarsi dall'oscurantismo in cui è piombata nei due anni di governo delle sinistre, dando al contempo un grande contributo al progetto dei Circoli della Libertà, mandando al Senato una di noi, un'amica che sarà sempre disponibile ad ascoltare la gente.
Nella foto la Sig.ra Mancuso è in compagnia del Presidente del Circolo di Terracina Laura Ghirardini, di quello di B.go Hermada Pierpaolo Marcuzzi, del Presidente del Coordinamento Provinciale dei Circoli Giovanni Perrotta e del Presidente del Circolo di Fondi Giuseppe Lauretti.
Allora...la croce sul simbolo del Popolo della Libertà e... forza Anna Maria!

mercoledì 9 aprile 2008

Ma non erano gli unici che avevano a cuore l'ambiente?

Un amico ci ha inviato una foto secondo noi molto significativa. Dopo il volantinaggio fatto da alcuni sostenitori di un certo partito politico (non diciamo quale, altrimenti veniamo bacchettati di faziosità) ecco come appariva domenica sera la centralissima Piazza Garibaldi. Noi, giustamente, quando organizziamo i gazebo, oltre ad evitare il volantinaggio (che pare essere vietato) ci muniamo di scopa e secchio dell'immondizia; i sostenitori terracinesi di questo partito (di cui non diciamo il n0me, per non essere tacciati di faziosità), che pensano pure di essere gli unici ambientalisti sulla faccia della terra, lasciano questo porcile. Complimenti !!!

martedì 8 aprile 2008

IL CAMPER DELLA LIBERTA'

MERCOLEDI' 9 MAGGIO IL CAMPER DELLA LIBERTA' CON LA CANDIDATA AL SENATO ANNA MARIA MANCUSO ARRIVERA' A TERRACINA ALLE 17.30, IN PIAZZA MAZZINI.
POI ALLE 20.30 LA MANCUSO SARA' AL GRAN GALA' DI B.GO HERMADA.
VI ASPETTIAMO...

venerdì 4 aprile 2008

ANNA MARIA MANCUSO INCONTRA GLI ELETTORI



MERCOLEDI' 9 APRILE ARRIVERA' IN PROVINCIA DI LATINA IL CAMPER DELLA LIBERTA' CHE PRESENTERA' LA CANDIDATA AL SENATO PER IL POPOLO DELLA LIBERTA ANNA MARIA MANCUSO.
IL CAMPER ARRIVERA' A TERRACINA ALLE 17.30, MENTRE, ALLE 20.30 CI SARA' UN BUFFET FINALE PRESSO LA SALA GRAN GALA' DI BORGO HERMADA, CUI TUTTI I SOCI E GLI AMICI DEL CIRCOLO SONO INVITATI.
SARA' UN'OTTIMA OCCASIONE NON SOLO PER CONOSCERE ED ASCOLTARE L'UNICA CANDIDATA CHE, NEL NOSTRO COLLEGIO, PROVIENE DAL CIRCOLO DELLA LIBERTA', MA ANCHE PER AVVICINARSI ALLA BELLA REALTA' COSTITUITA DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE A LIVELLO NAZIONALE.
E' IMPORTANTE CHE I CIRCOLI, IN SENO AL GRANDE PROGETTO DEL POPOLO DELLA LIBERTA', POSSANO ESSERE RAPPRESENTATI, E, PER QUESTO, OCCORRE CHE SI DIA UN CONSISTENTE CONTRIBUTO POSSIBILE ALLE LISTE DEL PDL.
CERCHIAMO DI ESSERE IN MOLTI MERCOLEDI E SFORZIAMOCI DI ESSERE ANCORA PIU' NUMEROSI NELLE URNE ELETTORALI.

CON IL CIRCOLO PER IL POPOLO DELLA LIBERTA'

Il 13 e il 14 aprile è necessario fare quadrato. Bisogna evitare che la stessa sinistra che tanti danni ha prodotto in questi due anni possa continuare a massacrare il Popolo italiano. La sinistra dei Bersani, dei Visco, delle Binetti, delle Bindi, dei D'Alema, dei Di Pietro, dei Sircana, dei Santoro, ...tutti personaggi "nuovi" (secondo loro), tutti politicamente vergini, come pure lo è (secondo lui) Veltroni...come lo sono i giovani sconosciuti (o quasi) inseriti nelle liste ma sponsorizzati dai grandi vecchi. La sinistra della demagogia, della lotta di classe, del giustizialismo ottuso, dell'indulto, della grande editorìa italiana,...la sinistra del disastro Alitalia, degli inni a Nassyria, del Grande Fratello bancario, dell'immigrazione incontrollata, della fine del concetto di famiglia, dell'anticlericalismo, dell'ambientalismo più ottuso, della pressione fiscale insopportabile, del mancato controllo sui prezzi, dell'impoverimento delle famiglie, delle contestazioni antiamericane, della giustificazione ai no global, del permissivismo più sconcertante, della legalizzazione delle droghe, dei radicali, delle false liberalizzazioni...la sinistra dei programmi sconclusionati, delle correnti sempre in lotta, del dire tutto e il contrario di tutto, delle contraddizioni ... la sinistra della finzione e dell'imbroglio. Quando è caduto il Governo Prodi lo si è preso come una liberazione...sembrava un nuovo 25 aprile nei confronti dell'arroganza di chi non ha mai avuto i numeri per governare ma si è intestardito nel farlo, ignorando che così si faceva solo del male al nostro Paese.
Ebbene, i due anni di Govrno Prodi dobbiamo averli bene in mente oggi, quando l'incazzatura di allora va trasformata in energia, in scelta elettorale ...e non dimentichiamocente quando metteremo nuovamente la crocetta su uno di quei simboli, che non può essere altro che quello del Popolo della Libertà.
Di cose che non vanno ce ne sono, e, siccome siamo intelletualmente onesti, non possiamo dire che con il centro destra tutto cambierà e tutto sarà rose e fiori. Ma innanzitutto cambiare si deve, almeno bisogna proivarci ...osteggiare questa sinistra vetero comunista si è necessario..
Ci sono realtà nuove all'interno del centro - destra, come il Circolo della Libertà...e anche nel nostro Collegio del Lazio, al Senato, c'è una candidata che proviene dai Circoli...come si dice (con termine orrendo) "in quota ai circoli". Si tratta di Anna Maria Mancuso. Non dobbiamo farci sfuggire questa occasione di appoggiare i Circoli all'interno del Popolo della Libertà, di portarli nelle Aule parlamentari, soprattutto al Senato dove, se non si vince con decisione, non si potrà mai governare.
Proviamo ad appoggiare questa nuova realtà del Popolo della Libertà e dei Circoli in seno ad essa.
VOTIAMO PER IL POPOLO DELLA LIBERTA'

SENTITEVI QUESTA

"Se votassero solo quelli che leggono i giornali, non ci sarebbe partita. Ma siccome vige il suffragio universale, state attenti:è nella fascia meno acculturata che sfonda la destra".
Massimo D'Alema, Corriere della Sera, 30 marzo 2008

Avete capito, loro sapienti, noi somari? Ma secondo voi, se non era per il partito...un "acculturato" del genere... cosa avrebbe fatto nella vita?

mercoledì 2 aprile 2008

Riduzione del numero dei parlamentari? Una baggianata!


Quando si parla di riduzione del numero dei parlamentari lo si fa spesso (diciamo pure sempre) in modo vergognosamente demagogico. L’argomento sembra infatti essere diventato il cavallo di battaglia di tutti i partiti. E non potrebbe essere altrimenti: in un dibattito politico che si caratterizza per la pochezza dei contenuti e per l’aggressività della dialettica, ognuno tenta di imbonirsi il confuso elettore, con la speranza che il miraggio di un abbattimento dei costi del Palazzo possa portare qualche voto in più nelle proprie “tasche”. Sono i politici stessi che, però, quando prospettano la riduzione dei Parlamentari come panacea di tutti i mali, oltre che mettere in atto un vero e proprio imbroglio, cavalcano, essi stessi, l’antipolitica. Perché vedete, il problema della politica italiana non è che coloro che siedono in Parlamento devono essere “di meno”, bensì che devono lavorare “di più”, lavorare sul serio e, soprattutto, essere realmente chiamati a dare conto delle proprie azioni. Quindi da scacciare, da stigmatizzare, da bandire non è la “politica”, ma la "cattiva politica”; non l’attenzione, ma il privilegio; non il giusto compenso, ma l’affarismo. E se ci pensate bene, la riduzione del numero dei parlamentari rischia di essere, oltre che un falso problema, un grosso errore. A dire il vero proposte di questo genere sono l’emblema delle soluzioni all’italiana: non si va ad analizzare dove stia il cancro della politica nostrana, ma si evita di confrontarcisi, percorrendo la soluzione più comoda e più popolare (chi se ne frega, poi, se non è quella giusta). E’ come per la lotta all’evasione fiscale: ci sono un mucchio di evasori e la soluzione è aumentare le imposte per chi già le paga, non già farle pagare a tutti; o come avviene, che ne so, per la violenza negli stadi: uno Stato serio, per evitare le violenze assurde della domenica pomeriggio, porrebbe in essere un’intensa attività sociale e culturale, accompagnata ad una repressione decisa e coerente dei fatti di violenza, così da garantire anche il corretto svolgimento delle attività sportive, cui i tifosi hanno pure diritto. Noi invece chiudiamo gli stadi per tre o quattro settimane, facciamo giocare a porte chiuse, rimandando il problema a quando le porte verranno riaperte e si dovranno ricominciare a contare i feriti o, purtroppo, i morti. Le solite “italianate”!
I Costituenti non erano mica impazziti (né tantomeno mangiapane a tradimento) quando hanno stabilito il numero dei deputati e senatori; né erano impazziti i membri delle Camere quando, nel 1963, hanno portato il numero dei deputati a 630 e quello dei Senatori a 315. Il ragionamento era logico, perché avevano concepito il sistema in modo tale che il numero di parlamentari fosse proporzionale al numero di abitanti, così divisi in circoscrizioni territoriali. Il Parlamentare doveva essere espressione del territorio, della sua gente, affinché le istanze anche del più lontano lembo di Italia potessero arrivare nelle Aule romane. E la finezza era stata concepita soprattutto per il Senato, che si è voluto eleggibile su “base regionale” (poi, per la pessima applicazione, il principio della regionalità ha perso tutta la sua forza). Ve la sentireste allora di dire che il quadro è sbagliato? E' strano che la gente elegga la propria gente? Sbagliata è la deriva cui il sistema è stato abbandonato (o meglio, accompagnato), l’uso che è stato fatto delle leggi elettorali, fino ad arrivare al punto che, oggi, non c’è il minimo collegamento tra eletto ed elettore, tra territorio e Parlamentare. Il Pugliese viene eletto in Veneto, il Ligure in Sicilia, il Sardo in Umbria…tutti si buttano dove ci sono i “posti”. Questa porcheria è forse colpa del numero dei parlamentari? Con questo sistema, certo, non ha senso avere 1000 membri del Palazzo, ma non avrebbe senso nemmeno averne 500 o 100. Basterebbero solo 7 o 8 persone, i segretari di partito, tanto sono loro che decidono le sorti della politica italiana. Poche teste pensanti e tanti “culi di pietra”, come qualcuno ha detto. Discutiamone finché vogliamo, ma smettiamola di dire che la riduzione del numero dei parlamentari è un atto necessario e positivo. Io ne vorrei pure 3000 se veramente facessero il loro lavoro e la Comunità si giovasse del loro contributo. Casomai andrebbero ridotti i privilegi, gli sprechi (quello sì!), e al contempo studiato un sistema che costringa chi ha ruoli di responsabilità a lavorare bene, rendendo conto a chi lo ha eletto. Anche perché, chiunque si interessa di lavori parlamentari può appurare che, se fatta bene, l’attività di parlamentare non è mica cosa da niente. Ma per ogni parlamentare che si taglia, almeno nel sistema pensato dai Padri costituzionali (quello Alto, non certo la brutta copia che ci propinano oggi), viene affievolita la voce di una parte di quel Popolo che dovrebbe essere Sovrano.
Emilio Marigliani