lunedì 28 settembre 2009

O ci prendono per il sedere o sono davvero dissociati mentali...


Indichiamo alcuni link da cui emerge il modo in cui il Sindaco Nardi ha votato in conferenza dei sindaci per le questioni di Acqualatina. Indichiamo anche il link relativo al consiglio comunale in cui si è deliberato il pegno sulle azioni di Acqualatina di proprietà del Comune


http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1353


Non si è fatto mai altro che alzare la mano a seconda degli ordini di scuderia. E si badi: non è solo un atteggiamento del sindaco, ma dell'intera maggioranza. ma si può??? Valutate un po'....

Emilio Marigliani


venerdì 25 settembre 2009

Nardi: "a la batailleeeeeee!!!"

Mentre andavo a lavoro, stamattina, mi è caduto lo sguardo sulle locandine poste daventi alle edicole. "Nardi contro Acqualatina", c'era scritto. Mi sono incuriosito ed ho comprato il giornale, pensando "vuoi vedere che finalmente il sindaco ha deciso di tirare le orecchie al gestore del servizio idrico per il servzio non sempre impeccabile?"; "Vuoi vedere che finalmente si alza la voce per i lavori stradali che Acqualatina compie senza ripristinare a regola d'arte il manto di asfalto?"; "Vuoi vedere che finalmente ci si è reso conto di come il gestore idrico sia diventato una vera vessazione per i cittadini?"; "Non è che magari ci si è accorti che l'acqua è un bene primario pubblico e non può essere venduta come se fosse petrolio?"; "Sarà mica che qualchepolitico, finalmente, ha intenzione di incavolarsi per il servizio di depurazione inesistente?". Queste e molte altre sono state le ipotesi che balenavano nel mio cervello, fino a quando ho aperto la pagine di Terracina e sono tornato alla mediocre realtà dello scenario politico terracinese. Il sindaco si arrabbia sì con Acqualatina, ma non per ragioni inerenti il servizio, bensì per il fatto che nella società sarebbero entrati "i francesi". Esatto avete letto bene... il primo cittadino si è ribellato e, in un afflato autarchico d'altri tempi, ha affermato che dobbiamo "riprenderci la nostra identità culturale e politica di popoli con antiche e nobili tradizioni". La crociata contro i transalpini (che prometterebbero "mari e monti") viene poi precisata anche con il fatto che Acqualatina di marca francesce non rispetterebbe gli accordi. Il novello Crociato invita quindi gli altri comuni a ribellarsi. Bah... Cosa dire. Le affermazioni patriottistiche sembrano davvero singolari, ma che esistano dei problemi che con il gestore vanno risolti è vero (anche se nessuno, per ossequio al ras del quartere di fondani natali, lo ha mai sostenuto). E i problemi non consistono certo nel fatto che il popolo italiano ha più tradizione culturale di quello francesce, affermazione che sconfina davvero nel ridicolo. Nel nostro caso, comunque, credo che le esternazioni del primo cittadino abbiano natura esclsuivamente politica, dal momento che il Popolo della Libertà a Terracina non può di certo dirsi unito. E ringhiare ad Acqualatina può costituire un atto di ribellione (abbastanza maldestro, diciamolo pure) contro il dominus di quel partito in provincia di Latina.
Lo Zuavo

mercoledì 16 settembre 2009

Poliziotti gemelli.


Oggi per entrare in Via Lungolinea, nel tratto che sta praticamente crollando, ci sarebbe voluto l'elicottero. Macchine da tutte le parti, incastrate perchè la zona rimozione posta sul latro destro della strada era occupata addirittura in doppia fila. Mi stava balenando l'idea di chiamare i Vigili, ma poi, per la fretta, ho lasciato perdere. Peccato, perchè forse li avrei colti mentre sorseggiavano il vin d'onore sotto i portici del palazzo comunale, insieme a Sindaco, Assessore ai gemellaggi (Zicchieri) e una delegazione della Polizia Municipale di Cabourg, ammirando il tramonto. Non sono mai stato a Cabourg, ma credo che quegli agenti avrebbero sgranato gli occhi davanti al disastro della viabilità a Terracina, dove i segnali di divieto sembrano essere stati messi per sport, il parcheggio a pagamento non lo paga nessuno e per circolare in alcune strade ci vogliono i cingolati. Il tutto nella latitanza dei vigili urbani. Chissà cosa avrebbero pensato nel vedere un loro italico collega mentre interviene in servizio vestito con pantaloni a pinocchietto e ciabatte infradito (perchè quì avviene anche questo), oppure nel vedere le strade cosparse di escrementi nonostante ci siano ordinanze sindacali e sanzioni precise in materia) o i cumuli di ingombranti accatastati a ridosso di ogni secchione dell'immondizia. Chissà come ci avranno ritenuti fortunati, ad avere sindaco e assessore così sportivi, che li ricevono vestiti come due che fanno giardinaggio o imbiancano una cameretta, con jeans strappati e scarpe di ginnastica... Che amarezza!

Emilio Marigliani

domenica 13 settembre 2009

Fondi: la misura è colma.


Non si può continuare a far finta di nulla, né insistere a trascinare la questione sul terreno della faida politica. E' ora che tutti smettano di strumentalizzare gli eventi ed inizino a fare gli interessi della comunità (non i propri).
Ci riferiamo agli eventi che stanno avvenendo a Fondi in questi mesi: incendi di aziende, di auto, esplosioni di bombe e, ultimo in ordine di tempo ma non di importanza, gli spari alla finestra dell'Ufficio del Giudice di Pace. E' un indecenza che si continuino a negare fenomeni malavitosi mentre in città esplodono autobombe ed impazzano gli atti intimidatori. Ancor più grave è però lo stallo dell'Esecutivo riguardo lo scioglimento del Consiglio comunale, mortificante per la città e per le Istituzioni. Il Governo deve decidere, assumendosi le proprie responsabilità e, soprattutto, rimanendo estraneo ai condizionamenti di questo o quel politico locale. Così come la Magistratura e le Forze dell'Ordine non possono continuare a mostrarsi impotenti nei confronti di manifestazioni criminose di tale gravità. I cittadini di Fondi hanno il diritto di sentirsi sicuri nella propria città. Riteniamo che il Governo debba decidere di sciogliere o di non sciogliere il Consiglio comunale, spiegando alla gente in modo trasparente le proprie conclusioni. Ma qualcosa deve decidere! Se poi gli atti intimidatori risultassero diretti contro qualcuno dei Giudici dell'Ufficio è necessario che si mettano in campo tutte le forze investigative di cui si dispone per risalire ai responsabili, perchè in uno stato di diritto non si possono tollerare fatti del genere. Il nostro Circolo esprime la più profonda solidarietà verso l'Istituzione del Giudice di Pace, così gravemente vilipesa dai fatti criminosi dei giorni scorsi, e nei confronti dei Giudici che lavorano nella sede di Fondi.

giovedì 10 settembre 2009

Fly down, please...


"Sono il miglior Presidente del Consiglio in 150 anni di Storia" (Silvio Berlusconi)


Pensavo. Bhe, la falsa modestia non è certo una virtù, ma il delirio di onnipotenza è un vero e proprio vizio, sempre da evitare. Anche perchè è indubbio che da siffatta forma di delirio difficilmente se ne esce con la mente intatta. Mi chiedevo: conoscerà i nomi, le storie, la cultura, lo spessore, le opere dei suoi predecessori? Caspita, 150 anni sono tanti. Giolitti, De Gasperi, Moro, Andreotti, Craxi, Spadolini, Ciampi, solo per dirne alcuni. Sarebbe meglio non esagerare con l'autocelebrazione. Credo opportuno evidenziare che vero leader è colui che viene riconosciuto tale dagli altri, non colui che si dispensa autoincoronazioni. E nella politica italiana di oggi talvolta viene il sospetto che le acclamazioni per Silvio Berlusconi siano dovute, più che a reale convinzione, a convenienza del momento o a mancanza di alternative. Già, meglio non esagerare con le acclamazioni e con le autocelebrazioni...non credete?

Emilio Marigliani

Chiacchiere sui partiti inesistenti...


















Nei manuali di Diritto Pubblico e Costituzionale che hanno accompagnato i miei studi ampia rilevanza veniva riservata ai partiti politici. Né poteva essere altrimenti, considerato che la Costituzione dedica un rilievo tale a queste formazioni da porle in una posizione speciale rispetto a tutte le altre associazioni, cooptandole nel sistema fondamentale della nostra Repubblica. Nel tempo i partiti hanno assunto, però, connotati di gran lunga diversi da quelli che per loro avrebbero voluto i Costituenti, tanto da divenire centri di potere sempre più scollegati dalla società civile, lontani dalla gente e, quello che è più grave, sinonimo di negatività nel sistema politico. Oggi la situazione è ulteriormente mutata (peggiorata direi), tanto che non è arduo sostenere che i partiti politici, intesi quali formazioni sociali che vivono nella realtà politica e la elaborano, non esistono più. Proprio il principale degli elementi fondamentali del concetto di partito, ossia lo scopo (inteso quale ideologia o fattore ideale unificante le persone che nel partito si riconoscono ed operano), non si riscontra quasi più nelle moderne formazioni politiche. Tra gli associati non esiste più la condivisione della medesima visione politica, originata dalle esigenze riscontrate nella realtà da tradurre in consenso. Sintomo ne è non solo l’estrema disinvoltura con cui gli esponenti si "trasferiscono" da un partito ad un altro, ma anche la propensione dei partiti a far entrare chiunque, basta che porti in dote voti, consenso e potere. Anni fa i partiti si formavano nella fabbriche, nelle chiese, nelle piazze, negli scantinati, nelle università...oggi si formano dal notaio: due o tre persone (di idee, intenti, storie e provenienze differenti) decidono di creare un partito dall’oggi al domani, scrivono un programma (il più delle volte non dice nulla e nel quale ovviamente non credono), mettono una firma su un atto, trovano un po' di soldi e si presentano agli elettori spacciandosi per il "nuovo" che avanza. Tutto senza veri congressi, reali strutture, progetti condivisi. Tutto senza democrazia. Nelle realtà piccole, quali Terracina, i camaleontici procedimenti di trasformismo sono ancora più agevoli (e maldestri), tanto che, tra partiti, movimenti e gruppi, si fa enorme fatica a seguire gli spostamenti dei vari consiglieri comunali. La nascita recente del gruppo del Popolo della Libertà in seno al Consiglio comunale ne è la dimostrazione più evidente. Vi troviamo ex AN, ex FI, ex PRI, ex UDC (alcuni anche ex giovanardiani), ex FI che erano divenuti PRI poi diventati ex anche lì, ex MISTI...un po’ di tutto insomma! L’adesione al gruppo consiliare è avvenuto "per chiamata", ossia alcuni consiglieri sono stati chiamati per firmare la richiesta di costituzione del gruppo, altri no. E’ innegabile che partiti politici così strutturati, in cui si sta insieme non sapendo nemmeno il perché (o solo per mero interesse personale), non hanno alcun valore e non potranno mai costituire linfa sana per le Istituzioni. E’ necessario che la società civile si riappropri del suo ruolo, creandosi spazio nella politica e selezionando le leve da indirizzare verso le cariche pubbliche. In sostanza, serve gente che viva tra la gente e lavori per la gente!
Emilio Marigliani

lunedì 7 settembre 2009

Numero per la raccolta degli ingombranti.


Terracina è bistrattata non solo dal disinteresse amministrativo e dall'incuria, ma anche dall'inciviltà di molti nostri concittadini. Ma la rinascità di una città parte dalle piccole cose... come questa. Oltre ad evitare che si creino le disgustose cataste di ingombranti agli angoli di ogni strada crediamo che costituisca una prova di civiltà. E non è complicatissimo...basta fare un numero di telefono e fissare un appuntamento. E' un nostro diritto ed un nostro dovere. Così come è nostro dovere segnalare e pubblicizzare le disfunzioni del servizio, qualora esistenti.