venerdì 28 dicembre 2007

Il Professore nel Paese delle meraviglie


Non è difficile immaginare la reazione che gran parte degli italiani avrà avuto nel sentire le parole di Prodi alla conferenza stampa di fine anno. I più si saranno guardati increduli, chiedendosi di cosa stesse parlando il Professore, quali siano i risultati decantati e le ragioni che dovrebbero indurci a guardare il futuro con gioia e ottimismo. Non pochi si saranno chiesti quale sia il pianeta in cui vive, come possa recitare con disinvoltura la parte del leader tranquillo e fiducioso, come possa credere che il suo sia un buon governo, lui un buon governante e il futuro italiano costellato di profumate violette e odoroso pout pourri. Secondo noi, invece, è inesatto credere che Prodi non percepisca il disagio in cui vive l'Italia, siamo convinti che conosca bene la paludosa realtà italiana, solo che fa finta di nulla per mera convenienza. In sostanza, mente sapendo di mentire, insulta l'intelligenza degli italiani, offende soprattutto la gente che, ignara e speranzosa, ha fatto il grave errore di votarlo. Che disastro! Da più parti si sono sollevate critiche alle sue parole (e più genericamente al suo operato), sia dalla stessa maggioranza che dall'opposizione. Non daremo conto dei numerosi commenti, visto che sono su tutti i giornali. Qui vorremmo soltanto evidenziare l'immagine che il leader dell'UDC Casini ha dato del Premier ("Alice nel paese delle meraviglie") per dissentire da essa. Sì, dissentiamo perchè, da buoni conoscitori del mondo delle favole Disney, Prodi è stato sì collocato nel cartone animato giusto, ma il ruolo che gli calza a pennello è quello del Cappellaio Matto. E sì, è proprio lui..."volete mezza tazza di tè"? Fate una cosa: cogliete l'occasione al volo e andate a riguardavi Alice nel paese delle meraviglie ... poi mi direte. E la Lepre Marzolina chi sarà? Secondo me Silvio Sircana (anche se con Rutelli è una bella lotta).
Emilio Marigliani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi siete dimenticati di scrivere che questo SIGNORE della polica italiana per ben due volte ha mandato a casa il vostro "Padre putativo" Silvio.
Sono circa due anni che non fate altro che gridare "Prodi a casa" senza spiegarne il vero motivo. Ve l'ho dico io il perchè. Sta facendo pagare le tasse agli avasori fiscali.

Anonimo ha detto...

Ma chi ha governato l'Italia, con una maggioranza Bulgara dal 2001 al 2006 attraverso leggi vergogna e le riduzioni delle tasse solo nei cartelloni publicitarie? Chi ha portato il deficit italiano al 4% ed oltre? Chi ha varato Bossi-Fini attualmente in vigore? O la legge Gasparri (Bocciata dall'Unione Europea) o la legge Castelli (Bocciata per paleseincostituzionalità) o la farsa della tassazione degli utili reinstallati in azienda di cui ha guadagnato circa 243 milioni di Euro pagati da noi cittadini? Senza dimendicare la legge che ha accorciato i termini della pescrizione anche nei processi in corso, permettendogli di evitare la galera.Liberatevi dal male. Veramente si tratta di avere il prociutto d'avanti agli occhi.
Questo personagio risponde al nome di Sivio Berlusconi.
Senza le sue televisioni ed i sui pifferai sarebbe stato il "Signor NESSUNO"
IL signor PRODI recentemente ha affermato che Berlusconi coi i sui mezzi d'informazione ha schiavizzato metà Italia. Come dargli torto. Meno male che non faccio parte di questa categoria.

Anonimo ha detto...

Mettiamo in fila un po’ di fatti, rispetto al terrorismo della destra.
Il centrosinistra ha governato questo paese per cinque anni. Ha ricevuto un paese in cui la pressione fiscale era al 42,5% e l’ha lasciato con una pressione fiscale al 41,3% (ultima revisione ISTAT). In mezzo c’è stato il più grande risanamento della finanza pubblica realizzato nella storia italiana (giudizio ufficiale di quei comunisti del Fondo Monetario Internazionale), una seria politica fiscale senza condoni ed una seria lotta all’evasione. Si è data attuazione alla regola saggia delle buone politiche fiscali: se si paga tutti si paga meno: -1,2 di pressione fiscale. La performance della destra al Governo è stata inferiore: riceve un paese con la pressione fiscale al 41,3% e lo lascia al 40,6%: -0,7 di pressione fiscale. Con la differenza che Berlusconi aveva posto al centro della sua azione politica la nota promessa “meno tasse per tutti”, con l’impegno di ridurre la pressione fiscale di un punto all’anno (e in cinque anni fanno cinque punti invece del risicato 0,7) e che questa modesta riduzione è stata finanziata totalmente in deficit, facendo nuovi debiti.