martedì 5 febbraio 2008

Abbiamo toccato il fondo...

Riportiamo un articolo apparso su La Provincia a firma Rita Recchia.

"Biblioteca al freddo, continuano le polemiche Terracina (05/02/2008) - Prosegue il gelo all'interno della biblioteca comunale 'Adriano Olivetti' di Terracina dopo che è stato messo il sigillo al contatore del gas per morosità da parte del comune.Riscaldamenti perennemente spenti, dunque, e stanze sempre più vuote visto che studenti e semplici appassionati di lettura stanno disertando i locali per evitare di trascorrere le ore al freddo. Un sistema, questo, che di certo non possono adottare anche gli impiegati della biblioteca che si stanno organizzando nei limiti del possibile portando giacche di lana pesante da casa o addirittura stufette elettriche. Addirittura il locale al piano rialzato rimane praticamente chiuso dal momento che quelle stanze sono ancora più umide e, quindi, ancora più fredde di tutte le altre. A 'gelare' maggiormente è il pensiero che il pesante disagio possa durare ancora a lungo alla luce del debito tutt'altro che indifferente accumulato dall'amministrazione comunali nei confronti dell'ente erogatore del gas. Si tratta di una situazione particolarmente avvilente che oramai va avanti da svariate settimane senza che si sia intervenuti in qualche modo per porvi rimedio. Se non fosse per gli impiegati e per qualche sporadico visitatore mordi e fuggi, la biblioteca, solitamente con i tavolini tutti occupati, sarebbe una sorta di deserto della lettura, il che è davvero un peccato dal momento che la biblioteca comunale è, anzi, era quotidianamente frequentata da un corposo numero di persone che vi si recano non soltanto per i testi ma anche per le occasioni culturali che vengono organizzate all'interno, soprattutto la presentazione di libri e cortometraggi a firma di artisti della zona. La pubblica fruizione della cultura gelata dai debiti: a Terracina succede anche questo.Ri.Re."

Capito? Quando si arriva a questo punto non è facile risalire. E credete che da situazioni del genere si possa venirne fuori? Speriamo di sì!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' sbagliato il titolo del Post, perché il fondo non è ancora stato toccato, in quanto lo toccheremo allorché ci sequestreranno l'intera struttura della biblioteca per debiti. I nostri amministratori riiusciranno così a fare quello che non sono riusciti a fare con il palazzo della Bonifica. Del resto, l'astronomico debito accumulato dai nostri amministratori, debito che non si è creato in poco tempo, non ha impensierito molto, tanto che si è pensato di alienare perfino quelle poche cose che potrebbero procurare un introito per le casse comunali, quali l'arenile ed i parcheggi a pagamento. Gli imprenditori privati fanno a gara per poter gestire una cinquantina di metri di arenile, perché ci guadagnano; il Comune su chilometri di spiaggia ci rimette (sembra il marchese Del Grillo). Se il Comune chiude i battenti per i debiti, non è problema dell'Amministrazione Comunale; l'unico problema dell'amministrazione è quello di prelevare dalle casse Comunali. E quando fra poco il Comune avrà perso tutto per debiti, allora si che avremo toccato il fondo

Anonimo ha detto...

E invece no, caro pasquino 1946, perché il fondo, non solo è stato toccato, ma addirittura su di esso è stata scavata una voragine, un pozzo senza fine. A nulla varrà l'entrata tributaria dovuta all'ICI, né alla TARSU né all'introito derivante dall'arenile o dai parcheggi a pagamento, fin tanto che l'amministrazione continuerà a divorare più di quello che entra, inventandosi mille motivi per giustificarsi.

Anonimo ha detto...

Caro Pasquino lo sai che sono sensibile alle battute del marchese del Grillo, ma a questi signori gioverebbero un pò di lezioni di economia d'impresa da parte di Gasperino il carbonaro!!!!Ricordi le fascine e la carbonella? Attenzione, poi, il vostro leader continua a propinarci la favoletta dell'abolizione dell'ici!!!!E se lo facesse? Addio Comune di Terracina!!!!Potrebbero optare per la vendita in barattolo dell'aria di mare oppure di immondizia visto che quella prodotta in gran quantità giace per le strade.Geronimo
P.S. Pasqì si tropp forte, ma tanto a ccà chi te sente?

Anonimo ha detto...

Un salutone gigante a te, Geronimo.
Parlando del marchese Del Grillo, mi riferivo proprio a Gasperino er carbonaro, che prorio con la "lezione delle fascine e della carbonella" ha fatto scoprire l'imbroglio. Per quanto riguarda poi, l'attenzione da dedicare al nostro leader per la questione dell'ICI, ti faccio notare che a tutt'oggi gli unici leaders siamo io, il presidente del circolo eluterìa ed i soli soci del circolo; gli altri sono delle semplici comparse. Inoltre, qualora qualcuno volesse togliere dalla circolazione l'ICI, manderemo gli amministratori a mangiare a casa di colui che avrà avuto tale ardire, dal momento che qui rimarrebbe ben poco, anzi nulla da rosicchiare.

Anonimo ha detto...

Caro Pasquino si tende sempre a bollare come demagogo colui che afferma di contribuire al risanamento dei pubblici bilanci mediante la riduzione dell'indennità degli amministratori. Ma conti alla mano non è così!!!Mille euro moltiplicati per 40 (credo tanti siano i consiglieri comunali)più assessori, city manager....fanno una bella cifra che potrebbe essere utilmente spesa per riasfaltare, ad esempio qualche disastrata strada. E' demagogia?E poi è giusto legare la retribuzione al rendimento, quindi più rendi al municipio più incassi. Ma questo city manager, parola mai più maldestramente usata, COSA PRODUCE PER IL COMUNE?Solo sprechi, clientele, disastri. Una industria privata lo avrebbe già mandato a casa e lo avrebbe anche denunciato alla magistratura per risarcimento dei danni. Cosa che dovrebbero fare tutti i terracinesi. Geronimo

Anonimo ha detto...

Carissimo Geronimo, a parer mio una spesa di quaranta mila euro (tanti sarebbero mille euro moltiplicato quaranta)sarebbero ampiamente sopportabili dalle casse del Comune e rimarrebbe ancora una cospigua somma da poter spendere in altri modi. Il guaio secondo me è che questo deve essere anche il parere dei consiglieri comunali, assessori e city manager che quindi, senza indugio provvedono all'uopo.