lunedì 28 luglio 2008

A Terracina "io c'entro" poco...

Era ovvio che lo strappo avvenuto a livello nazionale, prima delle elezioni politiche, tra l'UDC e il PDL avrebbe avuto delle ripercussioni anche a livello locale. Era prevedibilissimo che ci sarebbero stati molti "salti della quaglia" e che i mutati scenari avrebbero portato, prima o poi, all'esclusione dei centristi da numerose maggioranze amministrative. Si sapeva, insomma, che anche a Terracina il partito di Casini, come forza di governo, avrebbe avuto vita breve. Se tutto ciò era prevedibile, però, non se ne potevano immaginare le modalità, perchè nessuno avrebbe mai potuto prevedere che assessori e Presidente del Consiglio centristi sarebbero stati letteralmente "defenestrati". Ora una domanda: l'uscita dalla maggiornaza dell'UDC, in realtà, è stata determinata dai mutati equilibri tra segreterie politiche o c'è altro? Non potrebbe forse essere stata l'occasione per il Sindaco di liberarsi di una "zavorra", tanto più se questa era divenuta "mezza vuota" in termini di forza politica? Secondo noi...la seconda. E ora i reduci del terremoto UDC parlano di "vedute diverse su molti fronti" e di "epilogo" dovuto a loro "richieste mai ascoltate". Per piacere, lascino perdere... la realtà è tuttaltra cosa. Quando mai abbiamo sentito l'UDC "nostrana" discutere dei problemi di Terracina in termini che non fossero meramente apologetici verso le scelte del Sindaco o degli assessori che contano? Anche quando, timidamente, qualche esponente centrista ci ha provato (vedi la questione del city manager o le polemiche di aprile scorso), la "strizza" di perdere la poltrona ha fatto ridimensionare ogni velleità di rivolta. E quanti "affarucoli" (in senso buono, eh...) quell'accondiscendenza ha favorito! E allora non ci vuole Nostradamus per capire che, se fai il tirapiedi sempre e comunque, nel momento in cui i tuoi muscoli si sgonfiano finisci nella polvere. E' questo che è successo a Terracina, semplicemente questo! E ora? Ora i reduci dicono "ci muoveremo altrove per cercare un dialogo con le forze politiche". Dialogo..cioè? Cominceranno a fare apologia per qualcun'altro? Sarà un altro errore! Il "dialogo", come dicono loro, dovrebbero cercarlo con la gente, con l'elettorato, che non va "accarezzato" solo sotto elezioni, ma rispettato attraverso una vera azione politica sul territorio, cosa che l'UDC non ha mai fatto! Abbiamo già avuto modo di dire che la loro semi estinzione è dovuta al fatto che si è lasciato crescere un partito imbrigliato da gerarchie e potentati, in cui ogni velleità di modernizzazione e di ricambio è stata schiacciata dal potere di pochi vecchi (guardate cos'era l'UDC in provincia di Latina), dal nepotismo e dalle rendite di posizioni ereditate dalle correnti DC (lo dicevamo, con Emilio, il 16 febbraio 2008 http://circoloeleuteria.blogspot.com/2008/02/ludc-corre-da-soloe-alla-fine-scomparir.html ). Concludiamo: la polverizzazione di una forza moderata non fa mai bene ad un'assise elettiva e non nascondiamo che nel progetto di grande centro destra, di cui anche i Circoli della Libertà costituiscono un ingranaggio, sarebbe stato utile avere la componente di centro; ma dobbiamo riconoscere che l'UDC, almeno a Terracina, non si è mai rispecchiata in quei valori che il movimento afferma di avere ereditato dalla Democrazia Cristiana.
Lo Zuavo

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