venerdì 30 novembre 2007

La tassa comunale denominata "autovelox"


Tra i vari balzelli che esistono in Italia può essere annoverata anche l'entrata per multe da autovelox, una vera e propria manna per molti Comuni che, senza grosse spese (visto che non vengono nemmeno più impegnate le pattuglie della municipale), riescono a rimpinguare le proprie casse. Spesso questo tipo di entrate consente ad amministrazioni incapaci e dissennate di evitare veri e propri dissesti finanziari. L'utilizzo di queste apparacchiature, quindi, non viene sempre impiegata per motivi di sicurezza stradale, ma con il chiaro intento di "beccare" il più alto numero di automobilisti possibile (basti pensare all'installazione di postazioni fisse in punti in cui i limiti sono bassissimi, oppure agli autovelox posizionati alla fine delle discese, o ancora alle pattuglie nascoste per non farsi vedere, con buona pace del principio della deterrenza, pure previsto dal Codice della Strada).
Per i Comuni del Sud Pontino (quelli attraversati dalla SS Flacca) l'autovelox è una vera cuccagna: basti pensare che, con questo "giochetto", il solo Comune di Gaeta nel 2007 ha incassato circa 2 milione e mezzo di euro. Del fenomeno si è occupata anche la trasmissione televisiva Ballarò, nel corso della quale è emerso che un artigiano di Terracina, che per motivi di lavoro percorreva la SS Flacca quotidinamente, ha collezionato 40 multe in un mese. E non c'è da meravigliarsi se il portalettere che mi ha consegnato una multa proveniente proprio da Gaeta, ha riferito che, in quel periodo, a Terracina ne erano state consegnate circa 4.500.
Tutto questo è veramente assurdo. Assurdo e fuori legge, visto che il Codice della Strada prevede che i Comuni debbano impiegare gli introiti derivati dalle multe in investimenti per la sicurezza stradale. Quello che però, da queste parti, avviene praticamente mai!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa non meraviglia, perché sappiamo benissimo che le abitudini sono dure da eliminare, mentre invece è molto più facile cambiarle di poco. Quindi, mentre nei tempi passati esistevano i briganti, che con quei loro fucili a forma di trombone obbligavano i viandanti a pagare un pedaggio, ora ci sono i Comuni, che nonostante sia da tempo stata tolta la Dogana e la più odiata delle tasse rappresentata dal Dazio, hanno modificato la loro abitudine istallando l'autovelox per continuare a riscuotere il pedaggio.
Non si vuole con questo dire che i vari amministratori comunali siano dei briganti, ma "a buon intenditore poche parole".

Anonimo ha detto...

non potete capire quanto è bello ricevere la letterina in busta verde contenente il verbale che attesta la tua velocità di 52 km/h...anzichè 40!! sono stata cosi folle da attraversare un semaforo dell'Appia a tale velocità...giustamente la pattuglia dei vigili mi attendeva dieci metri prima del segnale di termine obbligo dei 40 km/h!!! che efficenza!!!