venerdì 2 novembre 2007

Finora ha sempre e solo distrutto...



"NOI RAPPRESENTIAMO IL NUOVO"

1951 Maria Rosaria Bindi (detta Rosy) nasce a Sinalunga (SI);

1980 Ricercatrice universitaria, è accanto al Prof. Vittorio Bachelet quando viene ucciso da un commando delle Brigate Rosse;

1984 Viene nominata Vice Presidente nazionale dell’Azione Cattolica;

1989 Viene eletta al Parlamento Europeo tra le liste della Democrazia Cristiana;

1992 E’ tra i firmatari, insieme ad altre personalità provenienti di massima dall’azione cattolica, di Carta’93, lettera di un gruppo di intellettuali che prese l’iniziativa di “ritrovarsi a pensre da cristiani la politica”;

1993 E’ eletta Segretario regionale della DC nel Veneto;

1993 Ad Abano Terme dichiara estinta la Democrazia Cristiana e proclama la nascita del Partito Popolare Veneto, di cui si autoproclama segretario;

1994 Aderisce al Partito Popolare Italiano e, nelle sue liste, viene eletta deputato;

1995 Concorre alla costituzione de “L’Ulivo”, raggruppamento di forme eterogenee che ha come leader Romano Prodi;

1996 Viene nominata Ministro della Sanità dal neonominato Presidente del Consiglio Romano Prodi, carica che manterrà fino al 2000;

2001 Viene eletta deputato per la terza volta e aderisce al gruppo de La Margherita;

2006 Vienile eletta alla Camera dei Deputati ed è nominata Ministro per le politiche per la famiglia;

2007 Annuncia la sua candidatura a segretario del Partito Democratico, cariche alla quale è però eletto Walter Veltroni.

Continua il nostro viaggio tra gli elementi di "novità" del Partito democratico.
Anche se non paragonabile alla trafila politica di Walter Veltroni, anche la Bindi ha un curriculum di tutto rispetto. Si, nuova anche lei!
Ma la cosa che più dovrebbe far riflettere è che Rosy Bindi è una delle promesse della Seconda Repubblica, rimasta però promessa. E’ colei che non ha esitato ad affossare la Democrazia Cristiana in nome di un rinnovamento che aspettiamo ormai da 15 anni.
Non era credibile allora, quando parlava di rinnovamento, figurarsi ora.
Se poi consideriamo che nel lontano 10 luglio del 1993, all’atto di dichiarare l’estinzione della Democrazia Cristiana, l’allora segretario regionale del Veneto di quel partito destituiva i vecchi capi di corrente, cosa dovremmo pensare del suo ingresso in un partito che, già da prima della nascita, conta ben 8 correnti ufficiali (Riformisti; I Popolari; Democratici Rinnovatori; Cristiano Sociali; A sinistra; Ambiente, Innovazione Lavoro; Ecologisti democratici; Ulivisti).
Caspita! Riflettendo sulle dichiarazioni della Bindi alla prima uscita ufficiale del nuovo PD (costituente, occasione definita “una bella giornata conclusa male”), secondo cui la segreteria di Veltroni applicherebbe regole antidemocratiche, non c’è da stare molto tranquilli. I corsi e ricorsi della storia. Che la novella “pasionaria”, già protagonista di una storica distruzione, abbia in animo di mettere la parola fine anche al Partito Democratico?
Emilio Marigliani

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche questa foto ve l'ha fornita Fede? Se lo invitate a dibattere, accompagnato da quella strappona della Senette, voglio il posto in prima fila!!!!Geronimo