sabato 3 novembre 2007

Allarme della stampa rumena!!!



Sappiamo bene che tutto questo tran tran mediatico sui rimpatri dei rumeni è l'ennesimo fumo negli occhi, l'ennesima trovata mediatica, volta non solo a tentare di far vivacchiare questo governo, ma anche, e soprattutto, a non pregiudicare ulteriormente il futuro candidato alla guida del centrosinistra, Walterino.
Gli stranieri però, non avvezzi alle cose politiche italiane, ci prendono sul serio.
E i giornali rumeni lanciano l'allarme: "occhio, tornano i cattivi dall'Italia".
Secondo loro, a seguito dei rimpatri dall'Italia (se veramente ce ne saranno in numero consistente, ciò che ci sembra davvero improbabile), la Romania deve aspettarsi un' ondata di delinquenza.
Ora, cercando di non generalizzare, consapevole che il problema immigrazione è più ampio di quello legato alle recenti vicende che hanno visto protagonisti Rumeni (sennò sembra una crociata contro la Romania, cosa che non è giusto fare), volevo fare una considerazione solo su quest'allarme mediatico d'oltreadriatico. I Rumeni temono la delinquenza che proviene dall'Italia...ma ci rendiamo conto???

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non deve meravigliare che i Rumeni temono la delinquenza che proviene dall'Italia, ma deve meravigliarti il fatto che essi temono la DELINQUENZA RUMENA che proviene dall'Italia. D'altra parte, essi l'avevano risolto il problema della delinquenza all'interno del loro territorio... l'avevano esportata in Italia.

Antonio Candeliere ha detto...

il problema sono le leggi permissive italine e non i rumeni.

Anonimo ha detto...

Siamo d'accordo che il problema non sono i rumeni. L'attenzione si è soffermata sui rumeni per gli ultimi fatti di sangue, ma il problema è un problema strutturale, legislativo e politico. L'escalation della delinquenza non ha colori, nè nazionalità...un violentatore rumeno sta sullo stesso piano di uno di Grosseto o di Stoccolma...e allo stesso modo vanno trattati e puniti. Qui si voleva solo far notare il paradosso lanciato dall'allarme dei giornali rumeni...quella è una cosa che allo stesso tempo fa sorrisa e indigna.
Emilio

Anonimo ha detto...

Caro Emilio, questa cosa non deve far sorridere, perché sta diventando un caso diplomatico. E' vero che un delinquente Rumeno deve essere messo sullo stesso piano di un delinquente Italiano o Francese o di chissà dove, ma quì sta diventando un caso diplomatico solamente con la Romania proprio per l'ultimo caso di violenza ed i giornali che in Romania non devono essere migliori dei nostri, visto l'allarme ed il clamore che stanno facendo sul ritorno dei Rumeni, aiutano e fomentano, come se il pacchetto di leggi sulla delinquenza riguardasse solo i Rumeni.

Anonimo ha detto...

La cosa che mi lascia perplesso sono le considerazioni fatte sia dal rappresentante in Italia dell'associazione dei Rumeni che le interviste fatte in Romania. Partiamo con ordine. Il rappresentante aveva candidamente ammesso ai microfoni dei cronisti che in Italia si è troppo permissivi, con tutti, infatti la loro polizia non tollererebbe e non tollera i comportamenti che i Rumeni tengono da noi. Inoltre, essendo regimi ex comunisti sono abituati al rigore delle forze di polizia. Gli intervistati in Romania, poi, ammettevano, altrettanto candidamente, che in loro esiste la convinzione che commettere reati in Italia non costa nulla vista la clemenza delle Leggi. MA CI RENDIAMO CONTO??? MA CE LI ABBIAMO GLI ATTRIBUTI?? Possibile che dobbiamo essere gli zimbelli di tutti?? Ora invitando il primo ministro rumeno il governo che pretende? Che questi dica che vanno bene i rimpatrii?E poi chiediamo aiuto alla loro polizia!!VERGOGNA!Geronimo

Circolo Eleuterìa ha detto...

Caro Geronimo...l'Italia tutto è tranne che uno stato serio. Si è preso un provevdimento e si è cercato di legittimarlo chiedendo aiuto al Premier rumeno. E' come se gli Stati Uniti varano una legge per far fornte all'immigrazione di cubani e chiedono aiuto a Castro....bhooo! Saremo noi che non capiamo, saremo idealisti, non ci renderemo conto delle difficoltà...può essere vero tutto! Ma una cosa è certa: l'Italia non merita questa continua incapacità di decidere e questo dilettantismo!