giovedì 1 novembre 2007

Ditemi cosa provereste!!!


Amate una persona, fate progetti insieme a lei, vi nutrite del suo sorriso, delle sue carezze, del suo conforto. Fareste tutto per lei, sapete di poter contare su di lei, è un appoggio concreto e spirituale. Progettate la casa futura, la vacanza, il ballo di sabato sera. Sognate la felicità dei giorni a venire, dei figli, immaginate di convivere con lei le visite domenicali dei nipoti, quando ci saranno, quando il bianco avrà ricoperto i vostri capelli, ma non vi avrà tolto la gioia di condividere ogni evento, ogni momento, tutto. Immaginate tutto questo...provate ad immedesimarvi, chiudete gli occhi e cercate di assaporare la bellezza di una vita in due, immersa in un amore vero e totale. Mentre vagate con la mente immaginate però un corto circuito, provate a prefigurarvi un'invasione, una forza che afferra l'altro lato della vostra anima e la trascina in un campo, percuotendola per non farla urlare, poi in una baracca. Abusa ripetutamente di lei, la annienta, la sevizia, la rapina e, quando lei è esanime, la trascina ai margini di un fosso e ve la getta dentro, come fosse un sacco di spazzatura. La lascia lì. Provate ad immaginare e a prefigurare i vostri pensieri...cosa provereste? E cosa provereste poi, il giorno dopo, a sentire le ovvietà delle pseudo istituzioni, convinte nel dire che queste cose non si devono fare, ma incapaci di tutelare chi ha confidato in loro, votandoli. E cosa provereste davanti a coloro che propugnano la tolleranza nei confronti di tutti, il diritto alle baraccopoli, il diritto ai flussi incontrollati di immigrati, l'avversione nei confronti di qualunque regola, qualsiasi controllo e qualsiasi diritto. Cosa provereste davanti ai discorsi del Ferrero di turno, di Giordano, di Diliberto? Come non dare ragione alle teorie leghiste, non desiderare la pena di morte, non desiderare che la vostra amata possa aver avuto nella borsetta una Beretta calibro 9, da scaricare nel cervello del suo aggressore... Si è vero: se pensaste questo vi imbarbarireste anche voi. Secendereste allo stesso livello della bestia (senza offesa per le bestie vere) che ha fatto tutto ciò. Ma credo sia meglio vivere in una società barbara e intollerante, nella quale la legge è ferrea e certa, e chi sbaglia paga amaramente, piuttosto che assistere impotenti a questo massacro quotidiano, a queste innumerevoli "marocchinate del terzo millennio" di cui, coloro che minimizzano e si oppongono ad ogni legislazione un po' più efficace, sono "concorrenti morali".
Si è vero, non bisogna generalizzare, ma se, come ha detto Veltroni, il 75% degli arresti effettuati a Roma l'anno scorso ha riguardato rumeni, qualcosa vorrà dire. E non possiamo fare finta di niente, non dobbiamo e non vogliamo fare finta di niente!!!
E' ora di finirla! Quì ci vuole uno stato che diventi serio e forte, che parli di meno e agisca di più, che emani leggi forti e investa per imporne il rispetto, che ci tuteli veramente non a chiacchiere (o che ci dia la possibilità di tutelarci da soli) e che non esiti addirittura a comprimere alcuni diritti costituzionali, per evitare che sentimenti di odio e vendetta possano innescare reazioni difficilmente controllabili!!!

Emilio Marigliani


6 commenti:

Anonimo ha detto...

rabbia...schifo...paura..amarezza...impotenza..voglia di imparare a picchiare più che a difendersi...ecco cosa prova una ragazza che tutti i giorni scende da un treno e si ritrova sola!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo in pieno con quanto affermato da Marigliani. Sottolineo che le libertà costituzionali, o comunque, i diritti costituzionali non è detto che vengano lesi in caso di applicazione, diciamo, ferrea della giustizia. Applicando le leggi e tutelando la parte che in quel momento è debole, costituisce attuazione in concreto della Carta Costituzionale. Questa non dice certo di stuprare, di rubare, di deturpare, di far vivere le persone nella paura, così come non dice di attuare uno stato di polizia. Ma quando occorre difendere la società buona da quella marcia, lo stato (lo scrivo volutamente con la minuscola poichè il nostro è un piccolo e misero stato)deve mostrare i muscoli e affermare la legalità sul sopruso e la prevaricazione. Geronimo

Anonimo ha detto...

Certo, quello che è successo ha veramente dell'incredibile e non vi sono parole adatte a commentare il fatto nel modo più adeguato; c'è solamente la rabbia nei confronti della bestia che ha posto in essere un tale comportamento, e nei confronti di coloro che con immensa ipocrisia predicano la fratellanza a chi fratellanza non merita. Rabbia nei confronti di chi con scellerata furbizia ha chiesto di essere eletto perché avrebbe tutelato nel migliore dei modi l'interesse e la serenità di tutti, ma poi, per intervenire in modo forse parzialmente adeguato ha dovuto vedere un ennesimo cadavere.
Ma ora non preoccupiamoci più, perché il Capo del Governo, On. Prodi ci ha assicurato che ora, dopo il fatto, il Governo ha fatto quello che doveva: Egli ha chiesto al Presidente Rumeno l'autorizzazione a fare un pacchetto di leggi contro la criminalità e, se il Presidente Rumeno non ha niente in contrario (perché se ha qualche cosa in contrario non se ne fa niente), a decidere di espellere coloro che infrangono le leggi italiane; ha mandato un telegramma di condoglianze al marito della vittima, Capitano di Vascello, allegando le condoglianze per tutti i famigliari; ha detto categoricamente che queste cose non devono più avvenire.
Perciò, ora siamo tutti a posto, anche la vittima è a posto, prossimamente ci saranno i funerali.
Chi invece non è a posto sono i responsabili delle camere penali, che poiché l'On. Prodi ha fatto il pacchetto di regole contro la criminalità con conseguente espulsione, sono scesi in agitazione.

Circolo Eleuterìa ha detto...

Quando parlavo di compressione dei diritti costituzionali,mi riferivo al fatto che, la gravità della situazione attuale, richiede misure speciali, da applicare anche qualora queste stridano con principi affermati dalla Costituzione. Faccio un esempio: il rimpatrio coattivo, trattandosi di provvedimento che incide sulla libertà personale, dovrebbe essere
previsto nel rispetto del dettatto di cui all'art. 13 della Costituzione, con la procedimentalizzaizone propia della norma e l'intervento della Magistratura. Concedere il potere ad un'autorità amministrativa quale il Prefetto, sebbene pare che nel provedimento vi sia l'intervento del Giudice di Pace (mi pare di aver sentito così), espone la norma al rischio di declaratoria di incostituzionalità. Ma la realtà che viviamo impone, secondo me, che si cozzi con principi costituzionali e con quelli comunitari...è necessario farlo! Quindi ben vengano normative speciali. LO stesso discorso, per esempio, può essere fatto per la Bossi - Fini: l'originaria formulazione legislativa, a tratti, faceva a pugni con diversi dettati costituzionali, ma resta il fatto che alcune norme di quel provvedimeneto le stiamo rimpiangendo. Ecco a cosa mi riferivo. Se ragioniamo da puristi del diritto, poi, le Camere Panali avranno pure ragione, ma credo che questo non sia il momento per vedere le cose da puristi...ognuno fa il suo lavoro, per carità, gli avvocati fanno il loro, ma non importa. Qui ci vuole rigore a dispetto di tutto e tutti! Chiudo con una considerazione: se nel periodo delle Brigate Rosse lo Stato non avesse compresso o limitato alcuni diritti costituzionali (basta pensare alle modalità con cui si effettuavano le perquisisioni), credete che la questione si sarebbe potuta risolvere??
Emilio

Anonimo ha detto...

Ma tra coloro che devono essere accompagnati coattivamente alla frontiera ci sono anche i sig.i Ferrero, Giordano, Diliberto e Bertinotti? Siihhh!!! Che ficata...abbiamo fatto bingo!

Anonimo ha detto...

L'intervento della magistratura è previsto, nello specifico il giudice di pace, anche se rifondazione vuole emendare per sottoporre il rimpatrio al tribunale monocratico al fine di ingarbugliare il tutto. Certo che occorrerebbe parzialmente comprimere alcune garanzie costituzionali, ma con la certezza che trovandoci di fronte a governanti onesti questi le ristabiliscano ad emergenza passata. Purtroppo in Italia siamo abituati a vedere che il provvisorio diventa definitivo.Geronimo