giovedì 4 ottobre 2007

Trasversalità o schizzofrenia?



Apriamo Il Giornale del 4 ottobre 2007, pag. 4, e leggiamo il titolo: "Fini - Di Pietro, patto contro l'antipolitica". In sostanza i due leader, vicini su molte posizioni, hanno presentato (e pubblicizzato) un pacchetto di proposte per ridurre i costi della Politica. Nell'articolo si riporta la dichiarazione del Ministro secondo cui "è necessario dare risposte concrete alle domande del Paese reale. C'è una caduta verticale della credibilità delle istituzioni, aggravata dal comportamento di chi le governa".
E così mi viene da pensare...ma siamo proprio sicuri che Di Pietro è consapevole di essere Ministro del Governo in carica?
E comunque, se poi andiamo alla pagina accanto de Il Giornale (la n. 5) leggiamo dell'indignazione della Casa delle Libertà per non aver raggiunto la maggiornaza al Senato sulla questione Visco. E, circa il contegno parlamentare osservato dall'Italia dei Valori, leggiamo, nell'articolo di centro pagina: "il deputato di AN [Gasparri] sintetizza così Di Pietro si rivela il solito quaraquà". Bhe...l'opinione dell'Onorevole Gasparri non è proprio campata in aria, visto che i dipietristi, prima del dibattito al Senato, avevano fortemente criticato l'operato di Visco, per poi tornare sui propri passi dopo una trattativa (sarà sicuramente il solito piatto di lenticchie) con Prodi. Ma la cosa che mi lascia perplesso è questa: a pagina 4 AN e Di Pietro a braccetto, a pagina 5 AN critica aspramente ed ironicamente i soliti "dietrofront" del Ministro. Altro che trasversalità, questa è schizzofrenia pura. E per fortuna che il Ministro invocava una maggiore credibilità delle istituzioni!

Emilio Marigliani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che Di Pietro sia maestro di ambiguità. Basta pensare al sit inn che ha organizzato contro il governo per l'indulto...se fosse stato coerente come dice almeno si sarebbe dimesso.

Anonimo ha detto...

La coerenza dei nostri politici (Di Pietro incluso)è una cosa (che non hanno né sanno che esiste), le dimissioni sono un'altra.
La mancanza di coerenza può provocare qualche sberleffo, le dimissioni possono provocare la perdita della poltrona con tutto quello che ne consegue (come stipendi, potere, ecc.).
Perciò faremmo bene a disilluderci, perché non ci saranno dimussioni da parte di nessuno e potremo toglierceli di torno solo dopo la fine della legislatura.

Anonimo ha detto...

Il Ministro ha invocato una maggiore credibilità delle Istituzioni (parola astratta), non una maggiore credibilità di chi (persone concrete) fa parte delle Istituzioni e ne determina i risultati.