lunedì 23 marzo 2009

Che partito sarà?




Nello scorso week - end il Congresso di Alleanza Nazionale ha sancito lo scioglimento del partito e la confluenza in questa nuova formazione politica, dal nome Il Popolo della Libertà. Nel prossimo, di week - end, verrà ufficialmente ad esistenza il nuovo soggetto politico, nato dall'unione di Forza Italia, Alleanza Nazionale, la DCA di Rotondi, il PRI e qualche altro mini partito.
Bene. Il progetto è ambizioso e, certamente, non potrà non costituire una rivoluzione nel sistema politico italiano, da sempre affetto dalla patologia della frammentazione, dell'immobilismo, del trasformismo, dei ribaltoni. Quello che accadrà è tutto da scoprire, così come gli equilibri politici, sia all'interno che all'esterno del partito, non sono di facile prevedibilità. Vedremo. Una riflessione però si impone. I congressi delineano gli scenari della politica italiana, ma a livello locale (regioni, provincie e comuni) cosa accadrà? Partiamo da una certezza: Il Popolo della Libertà è una grande opportunità, che non va fatta sfumare, opportunità che deve soprattutto servire a non ripetere gli stessi errori commessi in passato con Forza Italia. Anche nella nostra provincia va evitato che ci sia una gestione accentrata del partito, con uno che decide e cento che corrono ad eseguire. Va creata una formazione politica pluralista, attenta al dialogo e alle diversità, in cui le scelte siano condivise, concertate e non imposte. Di certo non è auspicabile che nel Popolo della Libertà vi sia un ras che soffochi le intelligenze e metta alla porta tutti i dissenzienti, come è stato in Forza Italia. E' necessario creare un partito in cui il nuovo deve essere una risorsa, non un problema. Ma per fare una politica nuova non bastano facce nuove, ma ci vogliono metodi nuovi, fondati sul proporre e non sul chiedere, sul progettare e non sul lustrare le scarpe al potente di turno, sul dialogo e non sull'ordine. Se pensiamo di fare una politica nuova ed efficace ignorando le idee ed industriandoci solamente a tentare di salire sul carro che al momento riteniamo vincente non andremo da nessuna parte. Ora Il Popolo della Libertà è una certezza; la novità del progetto una speranza; la liberazione dai "reucci" locali che hanno imbrigliato la politica un evento da festeggiare come una vittoria ai mondiali! Vedremo...
Lo Zuavo

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve ragazzi volevo sapere se anche i circoli della libertà confluiranno nel nuovo soggetto politico come ho sentito da qualcuno...

Grazie e buon lavoro

Circolo Eleuterìa ha detto...

Caro Anonimo, il nostro Circolo non confluirà nel nuovo soggetto politico. Siamo e restiamo associazione. Certo, l'area di riferimento è quella di centro destra e crediamo che il nuovo partito vada guardato con grande attenzione. In futuro non so quali saranno gli sviluppi ma, per ora, rimaniamo associzione "autonoma". Non so dirti, francamente, se qualche altro Circolo farà scelte diverse, né il ruolo che il Circolo a livello nazionale assumerà nella nuova formazione.
Grazie per essere venuto a trovarci nel nostro spazio virtuale e non smettere di sguire le attività di Eleuterìa.
Buona giornata a tutti

Anonimo ha detto...

Una accozzaglia!!!E con Fazz, Cus & Zac siete a posto. Geronimo

Anonimo ha detto...

A mio avviso guardare al pdl nella nostra realtà locale è un suicidio...gli esponenti di spicco saranno Mazzucco,Fazzone,Cusani....gente che la parola "etica" non la possiede nel proprio vocabolario per non scendere nei particolari....agli amici di eleuteria consiglio di allontanarsi da questi soggetti quanto prima per preservare la vostra etica....
Terracinese Critico

Anonimo ha detto...

Bhe, il nostro auspicio è che con il PDL si cambi registro rispetto alla gestione attuale di FI. Soprattutto in relazione alla collegialità delle decisioni e all'imperialismo di alcuni esponenti (uno in realtà). Era un auspicio soltanto...è prematuro valutare. Vedremo. Comunque, tengo a dire due cose: la prima è che l'etica si vede dalle azioni, dunque l'etica di Eleuterìa deriva da quello che fanno Eleuterìa ed i suoi associati; la seconda è che sarebbe un errore non guardare a realtà tanto grandi quali è la nascita del nuovo soggetto politico. Chi non si guarda intorno (indipendentemente dalle scelte) si isola...e l'isolamento non è mai una buona cosa, nè nella vita quotidiana, nè nella politica. Anche perchè, non dimentichiamo che per ogni posto che si lascia vuoto a causa del "non guardare" ci sarà sempre qualcuno pronto a riempirlo. E con i giorni che corrono non si può dire che ci sia abbondanza di "brave persone". Un ultima cosa: Terracinese critico, visto che apprezziamo la tua critica (intelligente direi) perchè non esci dall'anonimato e passi dalla critica all'azione? Con Eleuterìa, ovviamente....
Un abbraccio a tutti
Emilio Marigliani

tullio de bellis ha detto...

Ho la solita sfiducia nella politica nazionale: tutto cambia per restare uguale. Non mi fido del PDL, non credo nel PDL e non parteggio per il PDL. Mi rendo conto però della bontà dell'idea del partito unico. Sicuramente a breve termine saranno tutte rose e fiori, ma a lungo termine cosa succederà? Questo nessuno lo sa....nessuno sa che impatto potrà avere su questo nuovo partito la lotta per la successione di Berlusconi o le lotte intestine (che oggi si vedono benissimo nel PD) che nasceranno nel caso di una diminuzione nel numero delle poltrone da spartirsi.Ho nominato solo 2 variabili ma sono sicuro che anche da soli potreste trovarne altre 100. Cmq mi auguro semplicemente che almeno voi di Eleuteria continuerete a dire le cose come avete fatto finora ossia facendo le vostre valutazioni e le vostre critiche prescindendo dal quadro politico-istituzionale di riferimento e considerando solo il substrato sociale terracinese che oggi è davvero in grande difficoltà