
Riportiamo lo stralcio di un articolo apparso sul sito di Libero. Crediamo che fotografi benissimo l'insussistenza del maggiore partito dell'opposizione. Anzichè parlare alla gente dei problemi e proporsi come valida alternativa si cavalca ancora una volta il peggior antiberlusconismo. E i fatti stanno confermando che Franceschini era la peggiore scelta che potesse essere fatta per la successione di Veltroni. Si può mai pensare che insistendo sul gossip e su Noemi il PD aumenti i propri consensi? Leggiamo va....
" A tenere banco sono le vicende Mills e Noemi: il premier riferisca in Parlamento, il premier si faccia processare. Ma nella confusione si dimentica che alcune cose le sollecita la stampa altre la politica. Infatti a dirla tutta è più il PdL a sostenere che il Pd non pensa ad altro, perché tra le fila dell'opposizione la linea non è unitaria. C'è chi vorrebbe essere più duro, come Rosy Bindi, e chi invece preferirebbe evitare, come Di Pietro e Franceschini (che oggi a Rtl ha detto: «Noi non ci siamo mai sognati di pensare che Berlusconi debba riferire in Parlamento su questa vicenda» «ma farebbe meglio a chiarire»). «Questi signori ci vogliono dire come vivere e come morire, ma non testimoniano in alcun modo i valori che propagandano. D'ora in poi Berlusconi ci risparmierà gli appelli all'insegna di Dio-Patria e famiglia» ha commentato D'Alema. Cavalcare l'anti Berlusconismo oppure passare all'attacco? Intervenire o lasciar fare agli altri (vedi stampa e Chiesa)? Castagnetti, ex leader del Ppi: «Questa storia non ci porta consensi ma stempera l'orgoglio dei mesi scorsi degli elettori berlusconiani, una parte di loro può astenersi». Il risultato è che nei fatti un po' di Noemi se ne parla e un po' no, un po' si attacca e un po' no.
Berlusconi ha lanciato l'idea di avere meno parlamentari. Il Pd si è messo al lavoro rispolverando un vecchio ddl presentato dal senatore Zanda con la riduzione si senatori e deputati e ha sfidato il PdL a procedere: «I gruppi parlamentari del Pd sono pronti a discutere e votare già domani». Alla fine non se ne è fatto nulla, e di sicuro non se ne farà: va bene parlarne, ma poi i fatti sono tutta un'altra cosa. Zigzagando in attesa delle europee dal cappello di Franceschini rispunta perfino la tassa sui ricchi, già proposta a marzo. C'è anche la mozione perché il presidente del Consiglio rinunci al lodo Alfano, ma Di Pietro non è d'accordo. Margherita Boniver, Pdl: «Sembrerà strano, ma per una volta sono d'accordo con Di Pietro il quale paragona la mozione ad un bicchiere di acqua fresca. Franceschini, che chiede al presidente Berlusconi di farsi processare immediatamente per l'oscuro caso Mills, assomiglia molto ad uno asserragliato come nel deserto dei tartari che aspetta un nemico che non c'è. Palesemente l'opposizione non sa più a che santo votarsi per cercare di arginare la catastrofe elettorale che incombe».
Catastrofe elettorale o meno, il programma di sicuro non è così palese agli occhi degli elettori e ha la destra ha il suo gioco a sottolinearlo. Già nei giorni scorsi aveva parlato Vattimo: «Invece di chiedere a Berlusconi notizie da gossip su Noemi sarebbe meglio costruire un progetto di società realmente alternativo. Fino a quando il Pd continuerà ad inseguire il premier sul suo terreno, la gente sceglierà l'originale scartando la fotocopia.
Berlusconi ha lanciato l'idea di avere meno parlamentari. Il Pd si è messo al lavoro rispolverando un vecchio ddl presentato dal senatore Zanda con la riduzione si senatori e deputati e ha sfidato il PdL a procedere: «I gruppi parlamentari del Pd sono pronti a discutere e votare già domani». Alla fine non se ne è fatto nulla, e di sicuro non se ne farà: va bene parlarne, ma poi i fatti sono tutta un'altra cosa. Zigzagando in attesa delle europee dal cappello di Franceschini rispunta perfino la tassa sui ricchi, già proposta a marzo. C'è anche la mozione perché il presidente del Consiglio rinunci al lodo Alfano, ma Di Pietro non è d'accordo. Margherita Boniver, Pdl: «Sembrerà strano, ma per una volta sono d'accordo con Di Pietro il quale paragona la mozione ad un bicchiere di acqua fresca. Franceschini, che chiede al presidente Berlusconi di farsi processare immediatamente per l'oscuro caso Mills, assomiglia molto ad uno asserragliato come nel deserto dei tartari che aspetta un nemico che non c'è. Palesemente l'opposizione non sa più a che santo votarsi per cercare di arginare la catastrofe elettorale che incombe».
Catastrofe elettorale o meno, il programma di sicuro non è così palese agli occhi degli elettori e ha la destra ha il suo gioco a sottolinearlo. Già nei giorni scorsi aveva parlato Vattimo: «Invece di chiedere a Berlusconi notizie da gossip su Noemi sarebbe meglio costruire un progetto di società realmente alternativo. Fino a quando il Pd continuerà ad inseguire il premier sul suo terreno, la gente sceglierà l'originale scartando la fotocopia.