mercoledì 18 febbraio 2009

La disfatta

"Il Pd è il sogno della mia vita ma non sono riuscito a farlo avanzare, mi scuso e per questo lascio" (Walter Veltroni)
Non è così usuale in Italia assistere ad assunzioni di responsabilità e a dimissioni. Di questo bisogna dare atto a Veltroni ed al suo gesto di coerenza. Dopo la nascita del Partito Democratico eravamo stati molto scettici sia sulla bontà del progetto, sia sulla correttezza del modo scelto per la fusione (fredda, anzi gelida), sia sui messaggi che il nuovo partito aveva scelto per iniziare il proprio cammino (i volti nuovi, che nuovi non erano; la politica nuova, che nuova non era; la coesione interna che coesione non era; la mancanza di una chiara politica di opposizione; il crogiolarsi sull'antiberlusconismo; il parlare per slogan, tipo il "yes we can", e cose del genere).
Probabilmente, alla luce dei risultati, le stesse contraddizioni sono state ravvisate dalla gente. Comunque, crediamo che il coraggio di Veltroni vada apprezzato. Anche perchè, come capita sovente in questi casi, si assume anche colpe (molte) che non sono sue.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Evidentemente, Veltroni ha rivisto la scena di Totò in chiave più realistica e, sentendo il dolore degli schiaffi, ha capito che erano per Lui.
Certo, bisogna dargli atto di quel suo gesto di coerenza, ma la necessità di essere coerente, doveva e poteva sentirla anche prima, anziché fare il Bastian contrario su ogni parola, gesto o sguardo di Berlusconi. Sembrava Catilina che in ogni discorso inerente oppure no a Cartagine, diceva comunque: "Cartago delenda est".

Anonimo ha detto...

Ha ragione pasquino 1946 ed il vittimismo di Veltroni è proprio fuori luogo. A tal proposito cito una parte dell'intervista rilasciata da D'Alema a "La Repubblica" e ripresa da Televideo RAI di oggi 20 febbraio 09, alle ore 8,35. D'Alema dice che nel PD è mancata la politica e testualmente: - Cario Walter, nessuno ha complottato. La crisi nasce da una politica confusa -.
E ancora: - in questi mesi si è tentata la scorciatoia del rapporto taumaturgico tra il rapporto e le masse. E' mancata una politica. Ho espresso solidarietà a Walter. Gli scontri tra noi sono una favola -.

L'ex premier ha aggiunto poi di avere fiducia in Franceschini, auspicando che affronti subito i problemi.
Ma io aggiungo un pronostico: se Franceschini avrà con la politica lo stesso rapporto che ha con i microfoni della stampa, allora avrà ragione Berluconi, che dice di aver sbaragliato tutti i Segretari della Sinistra e sbaraglierà anche il prossimo.

Anonimo ha detto...

ERRATA CORRIGE

L'intervista di D'Alema comincia con "Caro Walter" e non "Cario Walter". Chiedo scusa.