giovedì 13 marzo 2008

Assurda pure questa!

Eccone un altra: Di Pietro cadida al Senato la madre di uno dei bambini di Rignano Flaminio. Roberta Lerici, presidente, pure, dell'Associazione Genitori Rignano Flaminio. Non ci si ferma proprio davanti a niente per prendere qualche voto in più! Non davanti al dolore di chi ha vissuto esperienze massacranti; non davanti alla sofferenza di chi è stato condannato dalla società e dalla televisione prima che, eventualmente, da un giudice; non davanti allo Stato di diritto, spesso decantato a sproposito dall'ex PM di Mani Pulite, ma mai, evidentemente, davvero considerato (e, direi, conosciuto). Credo che siamo oltre ogni decenza! Se pensano che la politica possa riappropiarsi del suo ruolo facendosi prestare i protagonisti dalla cronaca nera (vittime o carnefici che siano) stiamo freschi!
Ci pensate? Di Pietro scrive le leggi, Bruno Vespa le sentenze, e, magari, Marrazzo (o quello che l'ha sostituito a Mi manda Raitre) le fa rispettare. Ecco in quale direzione oggi va in Italia la ripartizione del potere dello Stato teorizzata da Montesquieu.
Ma in una società lacerata quale quella italiana, davvero ci possiamo permettere il giustizialismo di Di Pietro e le candidature cui stiamo assistendo? Davvero si può lasciare che, per evidente convenienza partitocratica, questi signori passino così disonvoltamente sui diritti delle persone? Riflettiamoci...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' l'ennesima prova che chi dirige sia a dx che sx non ha a cuore le problematiche della gente comune.
Vogliono solo apparire e stupire.
Non è solo Berlusconi che pensa che servono in Parlamento solo 30 cervelli e 1.000 alzatori di mano sempre presenti.
Se c'è troppa gente che pensa nessuno è libero di fare i porci comodi suoi,lo stesso succede da noi a Terracina che in diverse Amministrazioni abbiamo avuto e abbiamo gente che ha grossi problemi a leggere,quindi vota alla cieca quello che gli dicono i pochi Cervelli presenti.

Anonimo ha detto...

Allora è proprio il caso di dire che "stiamo ghiacciati", perché la politica e i politici, nessuno escluso, non vogliono appropriarsi del ruolo istituzionale di loro competenza per il bene comune, in quanto a nessuno interessa; vogliono solamente appropriarsi di più voti possibili rispetto all'avversario, per poter continuare a fare il proprio interesse particolare.
Nemmeno Pierpaolo, né Berlusconi hanno ragione, perché per i nostri politici in Parlamento non occorrono nemmeno i 30 cervelli e 1000 alzatori di mano, ma bastano un solo cervello e 1029 alzatori di mano.

Anonimo ha detto...

Di Pietro e gli altri politici non hanno vergogna e superano ogni limite di decenza, invece la Roberta Lerici e tutti i personaggi come Lei, sia maschi che femmine, conoscono la decenza???

Anonimo ha detto...

ma sta gente ha scambiatp le elezioni per "Amici" di Maria De Filippi???

Anonimo ha detto...

Caro Pierpaolo i pochi cervelli presenti, però, sono grandi perchè se riescono a farla franca per tanti anni, se riescono a beffare legge ed opinione pubblica!!! Nella loro disonestà sono molto intelligenti. Geronimo

Anonimo ha detto...

Purtroppo Geronimo quello che hai detto è vero,speriamo che chi deve garantire il rispetto delle regole prima o poi intervenga in maniera decisa,almeno cosi abbiamo la possibilità che ai vertici delle varie Istituzioni ci saranno meno cervelloni furbi e più gente comune che si mette a servizio della comunità.

Anonimo ha detto...

L’Italia dei Valori, candidando la Lerici, dimostra di non tener conto di uno dei Valori più importanti che stanno alla base della nostra società: la RAGIONE.
Sarebbe bastato veramente anche solo il semplice buon senso per non credere all’esistenza di una banda di anziane maestre di un paesino di provincia, da sempre stimate da tutti, che impazziscono improvvisamente tutte assieme e commettono le peggiori nefandezze sui piccoli a loro affidati dentro e fuori la scuola e senza che mai nessuno abbia notato niente.
Se non fosse sufficiente il buon senso per capire che si tratta di una grossa montatura, si può far riferimento ai dati oggettivi, sui quali si DOVREBBE basare qualsiasi inchiesta che si rispetti.
Purtroppo l’inchiesta sui presunti abusi a Rignano non merita alcun rispetto in quanto ha seguito il proverbio: “Si chiudono le stalle dopo che sono scappati i buoi” che nel caso in questione significa: “Si sono cercate le prove – senza trovarne alcuna – dopo che 6 poveri malcapitati sono finiti in carcere”.

Roberta Lerici però si ostina ancora, a dispetto dell’assoluta mancanza di prove e riscontri oggettivi, a voler fare l’acchiappafantasmi; e accetta sfacciatamente una candidatura al Senato continuando a far credere che nella scuola di Rignano gli abusi ci siano stati e che proprio su di essa ha formato e approfondito le sue conoscenze giungendo alla conclusione, da lei ripetuta all’infinito con voce roca e monotona: “I bambini stanno male, stanno veramente male”.

Giusto il verbo al presente signora Lerici, perché questi bambini, usciti dalla scuola nel giugno 2006 stavano benissimo; lo provano le recite sul palco del teatro Paladino, la cena al ristorante per festeggiare la fine dell’anno scolastico, le dichiarazioni dei loro pediatri che non hanno mai notato il minimo segno di violenza fisica o di disagio psicologico; ma soprattutto lo prova la mancanza di qualsiasi segnalazione di maltrattamenti, nel corso dell’anno scolastico da parte dei genitori ( ai quali, stranamente, non sfuggiva neanche un piccolo graffietto di cui chiedevano sempre la causa alla maestra).

La perfetta salute dei piccoli presunti abusati si è protratta ben oltre le vacanze estive, fino al fatidico 12 ottobre. Giova puntualizzare che a luglio 2006 sono state presentate le prime 6 denunce, tra agosto e settembre altre 2; di questi 8 bambini, 3 si sono ripresentati a scuola a settembre; ma dal 12 ottobre in poi le denunce sono arrivate a 22, il che significa che le prime 6 coppie di genitori, allarmati e suggestionati da uno di loro, avrebbero pensato agli abusi sui loro figli solo alla fine dell’anno scolastico ma, il che è ancora peggio, altre 16 coppie si sarebbero accorte delle inaudite violenze perpetrate per mesi ai danni dei loro figli solo nel corso del successivo anno scolastico 2006; dopo cioè aver chiuso l’anno in bellezza e in perfetta armonia con le maestre, invitandole anche a cena e facendo loro regali, aver trascorso le vacanze estive tranquilli e beati con i loro figli, averli rimandati a scuola al nuovo scolastico e poi… Dal 12 ottobre in poi raffica di denunce. Esiste una logica in tutto questo?
La “logica” dei genitori denuncianti è che hanno notato, dopo il 12 ottobre, comportamenti da loro ritenuti “strani” nei bambini: 1 – riportare a casa la merenda non consumata; 2 – addormentarsi senza neanche pranzare; 3 – farsi a volte la pipì sotto; 4 – fare capricci per andare a scuola la mattina; 5 - “toccarsi” nelle parti intime.
E poi… col passare dei mesi questi bambini: “ stanno molto male, sempre più male”.
Si dice: “tolto il dente passato il dolore”, come mai allora la situazione di questi bambini si è aggravata dopo che sono stati tolti dalla presunta fonte del male?

CHI HA FATTO STAR MALE - DOPO - QUESTI BAMBINI?

Evidentemente chi ha inculcato nella loro mente l’idea che potessero essere stati violentati dalle loro amate maestre, trasformatesi improvvisamente in mostri.
Chi li ha trattati e curati come bambini abusati, quando non lo erano affatto, sottoponendoli a stressanti e umilianti visite mediche e psicologiche.

Chi li fa vivere da circa due anni in un ambiente carico di tensioni, di paure, di angosce, di rancori…

Chi li ha strappati dal loro mondo incantato per sbattere loro in faccia una realtà fatta di menzogne, sospetti, diffidenza, paura, ansia, vergogna, conoscenze abiette e perverse…

Chi li ha portati via dalla loro amata scuola e dai loro compagni, facendoli vivere come bambini ghettizzati, costretti a frequentare una scuola sconosciuta e lontana o a stare a casa da soli.

Chi ancora si ostina a portarli davanti al giudice per far ripetere loro quei nomi o quelle frasi suggeriti chissà quante volte.

Poveri bambini!

E povere malcapitate maestre, marito di una di loro, bidella e benzinaio cingalese.

ATTENZIONE! Siamo tutti in pericolo, adulti e bambini!

La Lerici ed altri come lei vogliono ripristinare la caccia alle streghe (per il loro tornaconto) facendo leva sulle paure della gente, seminando il panico, minando le istituzioni.

Per non cadere nella loro trappola DIFENDIAMOCI usando la ragione e il buonsenso.