sabato 26 gennaio 2008

Eurispes: un Paese in caduta libera!

Dopo aver letto i risultati del rapporti Censis, che fotografava della società italiana come "poltiglia di massa" o "mucillagine sociale", arriva il rapporto EURISPES a darci conto dello stato socio - economico dell'Italia del 2007. E i risultati sono davvero preoccupanti.
I numeri e le statistiche non ci hanno mai fatto impazzire, ma crediamo che stavolta, riportarne alcuni in modo asettico e senza commenti, renda l'idea della situazione. Ne diamo quindi conto di qualche dato, tra quelli che riteniamo più significativi:
- Solo il 38,2% della famiglie italiane riesce ad arrivare alla fine del mese (1 famiglia su tre); il dato è drasticamente in calo rispetto al risultato dell'anno scorso, quando le famiglie che arrivavano al 27 senza problemi erano il 51,9%;
- la povertà dilaga nel Paese ed è sempre più giovane: a rischio povertà il 23% delle famiglie italiane (circa 15 milioni di persone), in un Italia che vive una fase di (testuale) "prezzi alla tedesca e redditi greci";
- è aumentato il giro di affari del credito al consumo, che ha visto un incremento del 17,6% rispetto all'anno passato, mentre i prestiti per fronteggiare i debiti sono saliti del 9,9% nel solo primo semestre del 2007;
- il 74,4% degli italiano ha limitato le uscite serali, il 63% ha rinunciato al cinema in favore della videocassette;
- più di 20 milioni di lavoratori sono sottopagati (si guadagna il 10% in meno dei Francesi, il 20% in meno dei Tedeschi e il 25% in meno degli Inglesi);
- l'economia sommersa ha generato il 35% del PIL, mentre l'economia criminale ne ha creato l'11,3%;
- l'occupazione è in calo (-0,4% rispetto al 2006), mentre il 78,5% degli italiani vede con sfiducia e pessimismo la situazione economica che si prospetta nei prossimi mesi.
Ci fermiamo qui, ai dati econmico - sociali, senza analizzari altri aspetti del Rapporto.
Ebbene, dire che tutto questo è colpa solo del Governo Prodi sarebbe forse troppo ingeneroso e sicuramente falso, ma una cosa dobbiamo comunque evidenziarla. Illustri esponenti della ex maggioranza, in questi giorni, non perdono occasione per evidenziare il risanamento dei conti pubblici operato da Prodi, citando anche le dichiarazioni del Commissario Almunia. Ebbene, indipendentemente dal fatto se sia vero o meno, crediamo che non si possano perseguire risultati del genere affamando la gente, facendo pagare sempre di più a chi già paga le tasse (e continuando ad ignorare gli evasori totali) e basando la politica di un Paese su una pressione fiscale intollerante. Soprattutto, non ci sono esigenze di risanamento che tengano davanti al massacro socio economico di una Nazione. E non si dimentichi poi che la pancia vuota, quando non spinge ad imbracciare i forconi, è sempre cattiva consigliera politica.
Emilio Marigliani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ebbene, è vero ciò che dicono esponenti della maggioranza che in questi mesi ha sorretto il governo Prodi e cioè che tale governo ha dato un rilevante contributo per il risanamento dei conti pubblici, MA NON DICONO che per ottenere tali risultati, essi, capitanati dall'on Prodi e dal suo braccio destro on. Fernandel hanno operato come quell'imprenditore che di fronte al colossale debito accumulato dalla sua azienda, non ha pensato niente di meglio che fare una rapina in banca per procurarsi il denaro, o magari dedicarsi alle estorsioni. Ed ecco allora caricare di ulteriori tasse chi già quasi deve sobbarcarsi di un mutuo per poter pagare quelle esistenti, mentre, chi non le pagava, ancora riusciva, continuava e continua a non pagarle. NON DICONO che per un caso fortuito e non previsto dell'economia, c'è stata pure un'entrata tributaria superiore alle attese e della differenza (tra preventivata e realmente riscossa) che cosa ne è stata fatta? Che cosa ne è stato di quel famoso tesoretto?
Anziché ridistribuirlo tra coloro che hanno contribuito a tale accumulo mediante un esborso superiore di tasse, oppure, e la cosa sarebbe stata la più giusta, usarlo per diminuire quel tanto decantato debito pubblico, o ancora, usarlo per incrementere l'organico della Guardia di Finanza per i controlli e per poter scovare gli evasori, non si è pensato niente di meglio che ridistribuire pochi euro tra coloro che NON HANNO CONTRIBUITO, perché o indigenti o senza reddito, al maggior esborso di tasse. NEMMENO DICONO quale è stato il costo per porre in essere l'indulto, per poi ritrovarci nella stessa situazione precedente con l'aggiunta di altri danni dovuti alla libertà dei delinquenti liberati
Ci spiegassero queste cose!

Anonimo ha detto...

Lasciamo perde pasquino...non vogliamo nemmeno farcele spiegare ste cose, basta che si levano dalle scatole...speriamo solo di non cadere dalla padella nella brace...l'Italia sta veramente massacrata e l'ennesimo governucolo di incapaci sarebbe davvero il colpo di grazia...

Anonimo ha detto...

Ed a proposito di forconi, attenti a quello che facciamo, perché se dovessimo andare alle elezioni anticipate e dovesse vincere Berlusconi, i seguaci di Diliberto inseguirebbero (non ho capito bene chi: se Diliberto oppure Berlusconi e chi lo ha votato)con i forconi. E' questo l'avvertimento lanciato da Diliberto ai microfoni dei TG RAI oggi, domenica 27 gennaio 2008. Peccato che vicino ai cronisti dei TG non ci sia stato qualcuno con il forcone per cominciare a farne assaggiare le punte a Diliberto.