giovedì 22 gennaio 2009

Grattino illegale.


Cerchi frettolosamente di arrivare alla tua destinazione, dove ti stanno già aspettando. Trovi (a fortuna) un posto, lotti per ottenerlo e finalmente parcheggi. Scendi di corsa dall'auto, ti avvedi che ci sono le strisce blu, ti guardi intorno e ... il vuoto. Le colonnine per il parcheggio a pagamento non ci sono, oppure sono fuori servizio. Passa un signore, gli chiedi come fare per pagare, gli mostri una manciata di monete, quasi a dimostrare la tua solvibilità e il tuo essere buon cittadino; lui ti dice che devi cercare un tabaccaio, per comprare i grattini...così funziona! Sempre più in ritardo ti butti alla ricerca di un tabaccaio o di un edicola, ma quello vicino li ha finiti, l'altro è chiuso, l'altro è a 500 metri e via dicendo. Allora scatti, sperando che sia più veloce tu ad arrivare al tabaccaio, comprare il grattino e tornare, di quanto lo possa essere un vigile nel farti la multa (mentre tu peregrini, come uno scemo, alla ricerca del grattino). Quante volte abbiamo vissuto questa esperienza...quante parolacce dette, quante corse, quante multe. Ed allora, come non condividere la sentenza resa recentemente dal Giudice di Pace di Terracina in materia di parcheggio a pagamento e grattini? L'assunto è lineare e semplice. E' giusto che se vi sono le strisce blu debba avvenire il pagamento per la sosta, ma, in casi del genere, la somma è da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta. Questo dice la legge e a questo deve uniformarsi sia l'automobilista che l'amministrazione. Il cittadino, giustamente, non può essere costretto a (testuale) "esporre carte e a fare lunghe peregrinazioni alla ricerca di un esercizio commerciale provvisto della carta". Insomma, i Comuni avranno pure diritto al pagamento del parcheggio, ma si organizzino per la riscossione in base alla legge, senza rendere insormontabile anche una cosa semplice come lasciare la propria vettura in sosta. E speriamo che le amministrazioni si uniformino a questi principi di buon senso senza fare storie, senza ricusazioni, senza ricorsi in Cassazione, senza querele: insomma, senza tutte quelle "cosucce" cui siamo da tempo abituati e che, spesso, ci fanno vergognare degli amministratori che abbiamo democraticamente mandato "lì sopra".
Lo Zuavo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fossero solo queste le cose che in Italia non funzionano? Vogliamo parlare degli adempimenti che un povero Cristo deve fare in materia fiscale? O le peregrinazioni che ci costringe a fare la burocrazia? Comunque la sentenza è giusta e se diceva che i parcometri devono prendere anche le banconote (e non solo le monete) sarebbe stato ancora meglio. Già, perchè se tu vuoi parcheggiare e non hai soldi spicci non ci sono santi...è giusta sta cosa???

Emilio Marigliani ha detto...

Tutto giusto, ma avete riprodotto l'unico parcheggio in cui era agevole trovare i grattini. Là vicino infatti c'è un cinese che ha un negozio di vestiti e che qust'estate li vendeva e li compilava pure...e quale instancabile lavoratore (cinese, appunto) spesso in estate fa pure l'orario continuato! Una battuta che non è mia ma la prendo in prestito: facciamo la proposta al Comune di ingaggiare un po' di cinesi da mettere in questi parcheggi. Ed è un complimento per i cinesi, visto che quando a vendere i biglietti ci hanno messo ragazzi italiani gli introiti, sovente, si volatilizzavano...

Anonimo ha detto...

Bella questa foto. "deserto dall'alto". Geronimo