lunedì 23 giugno 2008

Bilancio tragico...



Che il Comune di Terracina fosse al verde lo si sapeva (purtroppo) molto bene. Ma non crediamo che sia colpa della congiuntura economica, né tantomeno delle congiunzioni astrali, come cercano di farci credere. Lo stato di cassa è legato alla politica dissennata, al menefreghismo per qualsiasi programma che possa portare introiti, alla gestione allegra di alcune uscite, al costo enorme del carrozzone "Comune". Facciamo un esempio? Alcune famiglie terracinesi si sono arricchite con la gestione privata degli arenili: l'unico che ci ha rimesso è stato il Comune, che con le spiagge comunali ha sostenuto quasi più spese che introiti. Lì di chi è la colpa? Della crisi del '29 o dei mutui delle banche inglesi? E, se mai ci fosse ancora qualcosa da tagliare, sapete dove interverranno? Spesa sociale (chi se ne frega per i poveracci che dipendono dai servizi sociali), manifestazioni estive (tanto Terracina ha la "vocazione" turistica, quindi la "vocazione" non può essere capitolo di spesa), servizi pubblici (come se a Terracina funzionassero: chiedetelo ai turisti svedesi, che passano le ore davanti alle fermate delle circolari, convinti di essere a Stoccolma). Ma la cosa davvero assurda è la nonchalance con cui si dicono queste cose, come se i cordoni della borsa li governassero altri, come se le redini della "baracca" non fossero tenute saldamente tra le mani dalla Masci & C, che se fosse una impresa commerciale sarebbe già da tempo stata assoggettata a procedura concorsuale. Ci vuole un bel po' di faccia tosta eh, non credete? E la situazione sarà difficile che cambi, questo è ovvio. Infatti, in una situazione in cui per fare cassa nell'immediato ci manca poco che ci impegnino (dico "ci impegnino", visto che fanno e disfanno con la roba nostra) pure i lastroni di Piazza Municipio, i nostri scienziati delle finanze non immaginano che gli effetti di operazioni finanziarie e creditizie così disnvolte si protrarranno per decenni?
Emilio Marigliani

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono convinto che questo non sia un bilancio di lacrime esangue,ma un bilancio giusto.
Il qusito è perchè non è stato fatto cosi anche nell'ultimo decennio?
Perchè tutti gli Assessori che oggi piangono per i tagli quando avevano tanti soldi da elargire non pensavano all'indebitamento del Comune?
Con tutti i soldi per le manifestazioni che risultati abbiamo oggi per la promozione turistica?
Per quanto riguarda i Servizi Sociali l'argomento è delicato perchè ci sono famiglie che hanno bisogno di sostegno,ma negli anni sono stati dati appalti e incarichi a persone poco qualificate che sono costate molto e hanno prodotto poco.
Comunque i responsabili sono loro che oggi ci amministrano,dureranno altri 3 anni senza problemi,speriamo almeno che si mettano una mano sulla coscenza e iniziano anche loro a farsi più nemici che amici.
P.p.

Anonimo ha detto...

Caro Pierpaolo io a differenza tua sono convinto e lo dico da tecnico, che questo sia un bilancio ingiusto. Dico così perchè da che mondo è mondo, controllato e controllore non vanno d'accordo. Un sano amministratore non dovrebbe fare altro che dichiarare il dissesto finanziario. E' che così facendo rischierebbero di far andare al gabbio tutto "il sacro collegio". Non credo che chi ha dissipato tutto lo scibile sia ora capace di cambiare i propri modi. Non smetterò mai di dirlo:l'ignoranza è talmente radicata che a nessuno importa che il piatto di lenticchie servito oggi porterà carestia nel prossimo futuro. Badate bene che gli effetti già si fanno sentire: avete visto che desolazione in città? Eppure è luglio!!!Meditate gente, meditate. Geronimo