mercoledì 25 novembre 2009

Il tempo passa, cambia poco e i buffi aumentano.


Da più di qualche anno i revisori dei conti del Comune fanno sfoggio di grande agilità linguistica, dosando e soppesando le parole che utilizzano nelle relazioni al bilancio. Sembrano alchimisti, alle prese con le varie gradazioni semantiche dei termini che in lingua italiana indicano il disastro. Cose del tipo, situazione "grave" ma non "drammatica", "preoccupante" ma non "tragico" e così via.... Ogni anno la stessa storia, con i consiglieri di maggioranza e di opposizione a sviscerare il significato dei vari termini usati, gli uni per dismostrare la solidità delle casse comunali, gli altri per evidenziare la prossimità al baratro. E poi c'è l'annosa questione dei residui di bilancio e del contenzioso: andranno considerati come debiti quei svariati miliarducci che i creditori hanno diritto di ottenere dal Comune? E di quì un'altra querelle su cosa i revisori (che sono i controllori eh...si badi, i garanti!) devono o non devono considerare. Via... giù così, a forza di esposti e denunce! Ma un dato resta, in tutta la sua portata di incontrovertibilità. Ogni giorno le notizie sulle mazzate giudiziarie che prende il Comune in favore dei vari creditori si susseguono; ogni giorno abbiamo nuove morosità, tanto che si inizia a navigare a vista (e talvolta a non pagare) anche per stipendi ed emolumenti dei lavoratori. La parola d'ordine degli amminzitratori da contrapporre ad ogni iniziativa è "i soldi non ci stanno". E allora? E' il caso di continuare a filosofeggiare o vogliamo prendere atto che qualsiasi azienda in queste condizioni sarebbe già fallita da un pezzo? Il tempo passa, ma la convinzione si fa sempre più pressante. Qui bisogna fare tabula rasa, ammettere il dissesto finanziario e ricominciare da capo. E' questo che chiediamo con forza a chi, dissennatamente, insiste a compromettere anche il nostro futuro.

Il Circolo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda: che le paghiamo a fa le tasse? ma rispondetemi eh....

Armando ha detto...

Le tasse le paghiamo perché si possa accumulare un certo capitale "da far sequestrare dai creditori", proprio come è successo adesso. Sono stati sequestrati dalla SLIA sia l'ICI che un finanziamento Regionale per adesso; in futuro, sempre se la SLIA è stata soddisfatta con questo sequestro, ci saranno altre ICI e altri finanziamenti Regionali da sequestrare per altri creditori, altrimenti ci saranno ancora altri sequestri per la SLIA stessa.

Anonimo ha detto...

I revisori sono di nomina politica e quindi di parte.
I revisori fanno la relazione in base a quello che gli danno gli uffici, e quindi non controllano tutto.
In poche parole i revisori non servono a un cazzo.
Il nucleo di valutazione che vede tutti gli atti a differenza dei revisori a che serve?

Anonimo ha detto...

Anchde il nucleo di valutazione mi pare sia di nomina politica, o no? I controllanti eletti dai controllati!!! Che puttanata..... E tutto al costo di diverse migliaia di euro da versare nelle casse di sti mastini!!!