

"La demagogia è l'arte di trascinare e incantare le masse che, secondo Aristotele porta all'oligarchia o alla tirannide". La definizione non è di certo nostra, ma del Prof. Giovanni Sartori, uno dei maggiori politologi italiani, sempre acuto e chiaro nell'individuare e definire fenomeni socio politici (o pseudo tali). Ci pensavo stamattina, quando riflettevo sul micro mondo politico cittadino e consideravo che il gruppo dell'UDC presentarà questa mattina una mozione in cui si chiede che tutti i consiglieri comunali si sottopongano al narcotest. All'iniziativa è stato dato un ampio risalto, sulla scorta del fatto che bisogna discutere dell'uso di droga nella nostra società e, per poterlo fare, occorre dare prova di condotta specchiata ed illibata. L'iniziativa, secondo noi, potrebbe anche essere condivisibile se non fosse che emana un nausabondo odore di demagogia. Ma vi risulta mai che in Consiglio comunale si siano svolti dibattiti sulle politiche giovanili, sulle cause degli evidenti disagi, sul modo di fronteggiare piaghe sociali quali l'uso di alcool e stufefacenti tra i giovani? C'è mai stata, negli ultimi anni, una forza politica o qualche consigliere che si siano interessati veramente alla questione? Non ci risulta. Anzi, ogni qualvolta c'è stato qualche timido tentativo di sollevare questioni di diagio sociale di tal genere si è messo in moto il meccanismo del "benaltrismo", con dotte "bollature" di esimi politici che rammentavano l'esistenza di "ben altri" problemi. Ora arriva l'UDC che non ci pare sia mai stata impegnata, almeno e livello locale, su queste questioni, ma che, tramite la proposta, stuzzica quei sentimenti di avversione della gente nei confronti dello strapotere dei politici, anche alla luce delle recenti gesta marrazziane. E li cavalca, li sfrutta e, consentiteci, li strumentalizza. Secondo noi, in una realtà locale in cui i problemi irrisolti sono la stragrande maggioranza, con la demagogia non si va da nessuna parte. Serve sollecitare politiche soeciali vere, perseguire il confronto, studiare i fenomeni e tentare soluzioni, senza fare battute per ottenere un po' di visibilità e qualche consenso da coloro che con i politici hanno il dente avvelenato. La politica dei proclami e delle bouatades è politica da bar...
Emilio Marigliani