Più volte ci siamo chiesti la funzione di alcuni membri del Consiglio comunale di Terracina. Il perchè della loro presenza...insomma, a cosa servono! Non na abbiamo mai ascoltato interventi, non risultano loro contributi al dibattito politico e, se li abbiamo individuati tra i tanti (troppi), è stato solo in occasione di qualche battuta durante le frequenti bagarre che si scatenano nell'assise cittadina.
Ci verrebbe da dire che servono a pochino, visto l'apporto politico amministrativo prossimo allo zero, se non montasse l'indignazione per il fatto che questi signori sono pagati da noi. E già, i famigerati gettoni escono dalle nostre tasche, dalle trattenute in busta paga dei dipendenti e dagli F24 dei lavoratori autonomi e dei professionisti. Ed allora la faccenda cambia, perchè si giunge facilmente alla conclusione che, se devono fare da arredamento sdotto l'aulica scritta SPQT, sarebbe meglio se non ci fossero. Almeno risparmieremmo! Ho riflettuto spesso su questo argomento e l'ho fatto ancor di più quando ho letto la recente dichiarazione di uno di costoro, tale Giuliani Valentino, eletto, mi pare, in una lista civica. Affermava che i comitati cittadini non servono a nulla. L'affermazione è grave, non solo perchè il commento è venuto a margine di uno dei più complicati dibattiti degli ultimi tempi (l'approvazione del passaggio da TARSU a TIA e l'affidamento del servizio a Terracina Ambiente S.p.a.), ma anche perchè non si porta rispetto per quelle formazioni fatte di gente che lavora, paga e che, stando almeno alla Costituzione, dovrebbe essere "sovrana". Allora, il Giuliani sia riguardoso quando parla della società civile; si potrà concordare o meno con le varie posizioni, ma no si può denigrare chi manifesta il proprio pensiero in modo libero e mette in campo tutto ciò che è in suo potere (poco, purtroppo) per contribuire al dibattito politico della città. Se poi il Giuliani ci illustrasse quale è la sua funzione in Consiglio comunale (in sostanza, che cosa ci fa) e quali brillanti risultati ha prodotto il suo acume politico gliene saremmo grati per l'eternità.
Emilio Marigliani