giovedì 7 agosto 2008

Brunetta, "il guaritore" di dipendenti pubblici.

Abbiamo discusso spesso del fatto che, se l'Italia è un paese "imbrigliato" dal punto di vista socio - economico, grande responsabilità l'hanno i sindacati. Per carità, spesso queste associazioni rappresentano un baluardo contro le ingiustizie sociali, ma, negli ultimi anni, sono diventate carrozzoni di burocrazia buoni solo ad opporsi a qualunque tentativo riformista e di modernizzazione del mondo del lavoro e della Pubblica Amministrazione. Senza contare che la funzione di tutela spesso viene deviata per difendere privilegi e comportamenti illeciti di coloro che pagano le tessere. Ricordate il putiferio che è seguito alla volontà del Ministro Brunetta di contrastare l'assenteismo nella Pubblica Amministrazione? Quanto è stato strumentalizzato il termine "fannullone"... Ebbene, sono di oggi i dati diramati dal Ministero della Funzione Pubblica secondo cui, nel corso del mese di Luglio 2008, le assenze per malattia nella Pubblica Amministrazione sono calate del 37,1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Ci sono state, dunque, circa 25 mila presenze in più negli Uffici Pubblici. E allora? Aveva torto il Ministro o avevano torto i sindacati? C'è ancora molto da fare per razionalizzare spesa e lavoro nella Pubblica Amministrazione, ma almeno, sembra, si sia iniziato ad affrontare il problema.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Bhe..negli uffici ce li avrà pure riportati. Ma voglio vedere come farà a farli lavorare veramente.

Anonimo ha detto...

Per anonimo: intanto è già una grande cosa averceli riportati...hai visto mai, che tante volte per non annoiarsi nel non fare nulla, si decidessero a fare qualche cosa.

Al il circolo Eleuterìa invece dico che non è proprio tutto esatto quanto dice, perché pur se i Sindacati in moltissime occasioni ed in particolare negli ultimi tempi hanno dimostrato di non voler accettare molte delle iniziative prospettate per modificare qualche cosa, è pur vero che:
1)-- bisogna capire che cosa si voleva cambiare,
2)-- come si voleva cambiare
3)-- l'utilità del cambiamento rispetto al possibile vantaggio futuro,
4)-- quale gradino occupava tale cambiamento nella scala delle priorità ecc.

Ma, al di la di tutte queste considerazioni, il circolo deve sopattutto considerare che ogni Sindacato, pur se qualche cosa di buono è innegabile che abbia fatto durante la sua esistenza, è pur vero che altro non è diventato che la cinghia di trasmissione delle volontà espresse nelle sedi dei partiti politici al quale fanno riferimento. Perciò il loro modo d'operare non è altro che la volontà dei politici che magari predicano che bisogna riformare una qualche cosa.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa se con il mio comportamento fanciullesco ho impedito a pasquino 1946 di dire appieno ciò che voleva dire. Infatti, egli voleva ultimare dicendo che ogni Sindacato è legato ad una fazione politica e quindi portatore delle istanze di quella parte politica, mentre invece, io volendo giocare a dama, gli impedivo di esprimere questo suo pensiero.

Anonimo ha detto...

Ha ragione pasquino 1946 nel dire che i Sindacati non sono altro che la "cinghia di trasmissione" tra gli elettori ed i partiti politici e quindi portatori d'istanze nate dentro le sezioni politiche. Basta considerare quanti personaggi, usciti dalle file del Sindacato e da esso appoggiato, hanno proseguito la loro attività in Parlamento. Tra essi, possiamo ricordare: il Ministro Scotti, Benvenuto, l'On. Bertinotti, l'On. Marini (quest'ultimo proprio onorevole non mi sembra), ecc. ecc.
Ma, oltre a considerare le istanze e gli impedimenti del Sindacato in genere, occorre pure prendere in seria considerazione ogni iniziativa di cambiamento, per cercare di rendere più utile possibile tale cambiamento, senza la balsana idea di cambiare solamente per cambiare.

Anonimo ha detto...

Fascisti populisti invece di criticare i lavoratori pensate a criticare questi personaggi da voi portati in parlamento:
1)Berruti Massimo Maria (FI): condannato in via definitiva a 8 mesi per favoreggiamento.
2)Bonsignore Vito (europarlamentare FI): condannato definitivamente a 2 anni
3)Cantoni Giampiero (FI): ha patteggiato 2 anni di reclusione per corruzione e concorso in bancarotta e risarcito 800 milioni di lire
4)Ciarrapico Giuseppe (PDL): è stato condannato a 3 anni definitivi per il crack da 70 miliardi della Casina Valadier (ricettazione fallimentare) e ad altri 4 e mezzo per il crack Ambrosiano (bancarotta fraudolenta).
5)Dell’Utri Marcello (FI): condannato definitivamente a Torino a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frodi fiscali nella gestione di Publitalia (reato per cui fu arrestato per 18 giorni nel maggio 1995 e poi patteggiò la pena in Cassazione).
6)Farina Renato (FI): Farina patteggia una pena di 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar,
7)La Malfa Giorgio (FI): condannato definitivamente a 6 mesi per il finanziamento illecito della maxitangente Enimont.
8)Sciascia Salvatore (FI): condannato definitivamente a 2 anni e 6 mesi per aver corrotto alcuni ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza.
9)Tomassini Antonio (FI): medico chirurgo, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni di reclusione per falso
10)Tralascio il "Capomafia" Berlusconi per scrivere i suoi reati non basterebbe un libro intero.

Anonimo ha detto...

Quando i controlli dei "fannulloni" non si potevano fare: parola del "Giornale della Libèrta"
In un solo episodio riassume la stupidità, l’incoerenza, il pressappochismo dei berluscones. La cosa è molto semplice: i controlli dei lavoratori della pubblica amministrazione, se li fa la brunetta, sono una cosa intelligente, da applausi a scena aperta e da TG unificati. Quando invece aveva iniziato a farli Nicolai, sotto il governo Prodi, erano una stronzata.
Per chi volesse godere di questa fantastica articolessa in PDF, a firma di tale Maria Comotti, questo è il link:http://www.ilgiornaledellaliberta.it/21-12-07/Pagina%2012.pdf

Anonimo ha detto...

Bene signori Anonimi (se non siete la stessa persona)! Se vi fa piacere, avremo premura di far sì che l'On. Brunetta smettesse di fare i controlli per scovare i lavoratori disonesti, almeno fino a quando ritornerà al potere "la Sinistra", così che possa essere prerogativa della medesima sinistra, come lo è stato per tutti questi anni. In tal modo renderemo giustizia a tutti: a voi, a tutti coloro che vorreste che noi criticassimo, ed a tutti i lavoratori disonesti che potrebbero così, continuare imperterriti a porre in essere la propria disonestà. Nell'attesa intanto, vi auguro di trascorrere lietamente il Ferragosto.

Anonimo ha detto...

Meneghello da Terracina.
Come prima casa inviterei i berluscones a scrivergli una lettera nella quale chiedete di togliere tutte le tasse che il govrno Prodi ingiustamente ha messo!!! Visto e considerato che la campagna elettorale si era incentrata sulle tasse. Apettiamo. A morire cè tempo.
La verità è che 'il Paese è voluto da Berlusconoi e i suoi elettori è da marciapiede' i segni del disagio li offre (e in abbondanza) da tempo, ma la politica li toglie dai titoli di testa dai giornali e dalle TV, il popolo non deve capire, sviando l'attenzione con le immagini del 'Presidente spazzino', l'inutile 'gioco dei soldatini' nelle città, i finti problemi di sicurezza e la lotta al fannullone".
Ci aspettavamo che il successo elettorale del PdL avrebbe indotto il nuovo governo, largamente dotato dei numeri per farlo, a mantenere quanto a gran voce promesso in campagna elettorale, dando vita ad una profonda riforma fiscale e riducendo il peso delle tasse gravante sulle famiglie e sulle imprese, invertendo il corso inaugurato dal governo di sinistra. Invece, a quattro mesi dal suo insediamento, il governo aumenta le tasse giustificando la decisione con le spiritosaggini del ministro dell’Economia che si appella all’autorità di Robin Hood, rinazionalizza quella autentica vergogna nazionale che è l’Alitalia e la sua montagna di debiti (la “compagnia di bandiera” perde oltre un milione di euro al giorno), taglia le già scarse risorse delle forze armate e delle forze di polizia e manda 2500-3000 militari a presidiare discariche e svolgere compiti di ordine pubblico come se non fossero sufficienti a quello scopo i 400.000 addetti delle forze dell’ordine.I tagli prospettati dal governo nel settore della sicurezza così come nella scuola e nella sanità sono più gravi perché accompagnati da un ulteriore inasprimento della pressione fiscale che questo governo, contraddicendo le promesse elettorali, farà salire come emerge dal Dpef secondo il quale, fino al 2013, la pressione fiscale continuerà a crescere".
l’Italia vuole ed ha chiesto in modo inequivocabile un cambiamento, una inversione di rotta. Se questo governo non si affretta a darcela rischia di incappare nel profondo disprezzo degli Italiani di oggi e di quelli che verranno.

Anonimo ha detto...

Non capisco cosa voglia significare il termine "berluscones": se si tratta di un termine latino detto all'accusativo plurale o se è un modo "oltremodo sciocco" per indicare che ci sono tanti Berlusconi, oppure se è un modo di dire altrettanto sciocco e senza significato alcuno.
Io però, meno scioccamente di chi usa tale terminologia, dico che non è necessario scrivere al Capo del Governo, tale On. Berlusconi, per fargli toglere, secondo le promesse della campagna elettorale, le tasse che il precedente Governo guidato dall'On. Prodi ha istituito ingiustamente. Come pure meno scioccamente di come qualcuno avesse potuto presupporre durante la campagna elettorale, non ho mai immaginato che l'On. Berlusconi avesse o avesse trovato una bacchetta magica, una volta vinte le elezioni.
Ma, nonostante questo, "chi non vuole vedere" che già si è cominciato a fare ciò che Meneghello da Terracina ha chiesto, non lo vedrà ne ora ne mai.
Infatti, solamente una persona disinformata o di parte (opposta a Berlusconi) può dire ciò che dice Meneghello ed in particolar modo nella prima parte del suo scritto, che addirittura è difficile decifrare.
E, a proposito di tasse, è innegabile che una certa riduzione già ci sia stata, basti pensare all'ICI che è stata tolta, mentre invece il Governo Prodi aveva stabilito una riduzione per l'anno 2008 del 1,33 x 1000; basti solamente pensare all'eliminazione dell'obbligo della cosiddetta "rintracciabilità dei pagamenti" che era utile solamente alle banche, a scapito dei cittadini; basti ancora pensare all'eliminazione di tutti quei lacci e laccetti che erano utili solamente per aumentare il numero delle leggi e per rendere più complicato il rapporto con l'Amministrazione Tributaria.
Non voglio dilungarmi oltre nell'elencazione delle cose già fatte e se qualcuno disinformato volesse aggiornarsi, potrebbe cominciare a leggere il giornale "il sole 24 ore" o in alternativa "Milano Finanza". La cosa meno utile in assoluto è la disinformazione, oppure il modo usuale di "parlare per sentito dire".

Anonimo ha detto...

Non capisco cosa voglia significare il termine "berluscones": se si tratta di un termine latino detto all'accusativo plurale o se è un modo "oltremodo sciocco" per indicare che ci sono tanti Berlusconi, oppure se è un modo di dire altrettanto sciocco e senza significato alcuno.
Io però, meno scioccamente di chi usa tale terminologia, dico che non è necessario scrivere al Capo del Governo, tale On. Berlusconi, per fargli toglere, secondo le promesse della campagna elettorale, le tasse che il precedente Governo guidato dall'On. Prodi ha istituito ingiustamente. Come pure meno scioccamente di come qualcuno avesse potuto presupporre durante la campagna elettorale, non ho mai immaginato che l'On. Berlusconi avesse o avesse trovato una bacchetta magica, una volta vinte le elezioni.
Ma, nonostante questo, "chi non vuole vedere" che già si è cominciato a fare ciò che Meneghello da Terracina ha chiesto, non lo vedrà ne ora ne mai.
Infatti, solamente una persona disinformata o di parte (opposta a Berlusconi) può dire ciò che dice Meneghello ed in particolar modo nella prima parte del suo scritto, che addirittura è difficile decifrare.
E, a proposito di tasse, è innegabile che una certa riduzione già ci sia stata, basti pensare all'ICI che è stata tolta, mentre invece il Governo Prodi aveva stabilito una riduzione per l'anno 2008 del 1,33 x 1000; basti solamente pensare all'eliminazione dell'obbligo della cosiddetta "rintracciabilità dei pagamenti" che era utile solamente alle banche, a scapito dei cittadini; basti ancora pensare all'eliminazione di tutti quei lacci e laccetti che erano utili solamente per aumentare il numero delle leggi e per rendere più complicato il rapporto con l'Amministrazione Tributaria.
Non voglio dilungarmi oltre nell'elencazione delle cose già fatte e se qualcuno disinformato volesse aggiornarsi, potrebbe cominciare a leggere il giornale "il sole 24 ore" o in alternativa "Milano Finanza". La cosa meno utile in assoluto è la disinformazione, oppure il modo usuale di "parlare per sentito dire".

Anonimo ha detto...

Meneghello da Terracina
Ma chi ha governato l’Italia, con una maggioranza bulgara, dal 2001 al 2006 attraverso le leggi vergogna e le riduzioni delle tasse solo nei cartelloni publicitarie? Chi ha portato il deficit italiano al 4% ed oltre? Chi ha varato leggi come la Bossi Fini attualmente in vigore? O la legge Gasparri (bocciata dall’Unione Europea) Veramente si tratta di avere il prsciutto davanti agli occhi. Berlusconi avrebbe avuto l’Italia in mano se veramente avesse approvato lui stesso una legge sul conflitto d’interessi. Avesse dato prova di voler veramente guidare l’Italia. Quando nel 1994 si presentò davanti alle telecamere questa era la carta da giocare: invece ha preferito tenersi tutto e creare il mito dei comunisti. Certamente non contestiamo il fatto che lui sia stato un grande imprenditore (con delle pecche, leggiti il curriculum vitae). Ma non può essere allo stesso tempo controllore e controllato. Con le sue televisione usate spesso per umiliare il politico di turno che gli da fastidio con l'aggravante che lo accompagna una claque assordante di turiferi e flabellieri che eccepiscono, protestano, ringhiano a comando e cronacanti di attenzione cerimoniosa che hanno la generosa tendenza a nascondere o minimizzare ciò che accade a vantaggio di ciò che si dice. Quando la necessità lo impone, il lavoro incrociato di questa orchestra con coro, al servizio della vittima unica, produce un catalogo di verità rovesciate che confonde l'opinione pubblica; istupidisce gli avversari politici. Occorre chiedersi se sia saggio lasciare che gli strumenti della comunicazione sociale siano asserviti ad un protagonismo indiscriminato o finiscano in balia di chi se ne avvale per manipolare le coscienze. Provate a non guardare i telegiornali nazionali per qualche giorno, già da subito il mondo sembrerà migliore di quello che ci vogliono far credere.

Anonimo ha detto...

Meneghello da Terracina L’Ici è stata tagliata, e da giugno tutti i proprietari non
hanno pagato la tassa sulla prima casa. Ma il governo
Berlusconi ha tolto l’imposta comunale sugli immobili ai più
ricchi. Ai meno abbienti, infatti, l’aveva già levata il governo
Prodi. La scelta di Tremonti, dunque, rischia di privilegiare
anche chi problemi economici non ne ha e di mettere in crisi le
casse dei Comuni che vedono sparire una delle loro principali
fonti di finanziamento. E va a finire che a pagarne le
conseguenze saranno di nuovo i più disagiati che non avranno
più tutti i servizi comunali che l’Ici garantiva.
In Italia l'evasione fiscale è diventata un non problema. Nonostante in campagna elettorale Silvio Berlusconi ne abbia fatto uno dei suoi punti programmatici, a pochi mesi dal suo insediamento il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha smantellato l'apparato costruito da Vincenzo Visco. E dire che in termini di gettito l'evasione fiscale rappresenta 7 punti percentuali di Pil. Cioè 100 miliardi di euro circa. Soldi che ogni anno lo Stato non incassa e che rappresentano il 15% delle entrate totali. Soldi che qualsiasi altro Stato reclamerebbe. Non il nostro. Che si è mosso, invece, in direzione opposta sotto la bandiera della semplificazione legislativa.
Con un colpo di spugna il ministro Tremonti ha anche cancellato la tracciabilità degli assegni in chiave antiriciclaggio. Con il precedente governo Prodi tutti i pagamenti verso i professionisti superiori a una certa entità (fissata prima a 1000 poi a 100 euro) dovevano essere fatti senza l'utilizzo dei contanti. Oggi quell'obbligo è stato elevato. Oltre a riaprire la strada all'evasione fiscale, l'innalzamento del limite per uso del contante da 5mila a 12.500 euro è diventato un oggettivo aiuto alle criminose attività di riciclaggio.
W gli evasori fiscali. W i Berluscones